Chi conosce più da vicino il calcio di Pulis, lassù in Oltremanica, lo ha definito un mini-Mou. Tralasciando il paragone eccellente, per caratteristiche ci sta tutto: lo scozzese non ama il possesso palla e si basa molto sul talento dei suoi uomini offensivi, affidandosi a tanti esperti giocatori più dietro.
Il Monday Night di oggi, giocato in casa contro il Burnley, ha perfettamente rispettato questi criteri: il West Brom ha dato una prova di un calcio veloce e spettacolare, in pieno stile Premier League del nuovo millennio. Il risultato finale? 4-0. I gol nel primo tempo, da parte di Phillips, Morrison e Fletcher; arriva solo nella seconda porzione di gara la meritatissima marcatura per l'uomo-squadra Rondon. Brutta serata, sportivamente, per quella che prima della sosta era stata una delle rivelazioni del campionato. Stop pesante, ma una classifica che, nonostante il sorpasso degli odierni avversari, sorride ancora: 12esimo posto, non male, assolutamente, per le ambizioni di salvezza. Le Baggies invece scalano la classifica e si portano a -2 dal Watford, stazionando al 9° posto. Segue il racconto del match.
Pulis conferma il suo 4-2-3-1 che inizia con Foster in porta. In difesa, Dawson fa il terzino destro adattato, dall'altro lato c'è Nyom; Evans e McAuley in mezzo. In mediana c'è il duo Yacob-Fletcher. Dietro all'unica punta Rondon agiscono Brunt, Morrison e Phillips. La risposta di Dyche è schierata con un 4-5-1 ibrido con un 4-4-1-1, visto che una delle mezzali, ovvero Hendrick e Marney, sale sempre in appoggio all'unica punta Vokes. Più larghi sulla linea di centrocampo Arfield e Gudmundsson, in cabina di regia c'è Defour. Lowton, Mee, Keane e Ward compongono il comparto difensivo; fra i pali c'è il veterano Heaton.
Pronti-via i padroni di casa sono già avanti: la palla messa dentro da Morrison, verso il limite dell'area, viene deviata da Marney che sbaglia però a darla a Phillips, che si trova spalle alla porta e marcato da un avversario all'interno dei 16 metri più caldi del campo; l'esterno si tramuta in centravanti d'occasione e si gira palla al piede per poi scaricare di potenza regalando una gioia ai tifosi dell'Hawthorns, il tutto dopo appena 4 minuti di gioco. Passano appena 120 secondi per ritrovare gli ospitanti in avanti, con la palla larga ancora per Morrison che dal fondo la mette dentro, anche qui c'è una respinta sfortunata ma quantomeno verso fuori area, dove il sinistro sporco di Brunt parte verso la porta ma trova le mani di Heaton.
Accenno di reazione al 14esimo per gli ospiti che su palla inattiva sanno sempre rendersi pericolosi: il cross da un calcio di punizione sulla trequarti trova due sponde che lasciano da solo sul secondo palo Hendrick che prova a scavalcare Foster, il quale era in uscita, con un tocco sotto: la sfera termina di poco larga oltre l'angolo. Gol sbagliato, gol subito: una delle leggi essenziali del calcio, essenziale come l'azione del raddoppio delle Baggies: il contropiede inizia con la palla su Rondon che, a centrocampo e spalle alla porta, scarica su Morrison, attivissimo in avvio; quest'ultimo dopo una discreta cavalcata, visto l'errore di Mee che non annulla al trequartista la possibilità di tirare col piede preferito, scarica proprio col destro in maniera irraggiungibile per Heaton realizzando il 2-0 dopo appena 16'.
Alla mezz'ora chance per Rondon che riceve un'altra sfera sporcata ma sempre buona in area e prova, defilato sulla sinistra, a scaricare col mancino una bomba a sorprendere il portiere avversario ma la spara alta. Poco più tardi si rinnova il duello fra il venezuelano e il bersaglio, questa volta divisi da Heaton: il pallone recuperato a rimorchio da Nyom viene servito alla prima punta che dà il giro giusto verso il palo più lontano col destro dal limite, ma trova un intervento strepitoso dell'avversario, che tiene relativamente in partita i suoi, facendo il massimo. Non passano nemmeno 7 minuti e arriva anche il tris: dalla sinistra la discesa di Phillips, dopo l'ingresso in area, vale un cross dal fondo che scende dolcemente sul piede destro di Fletcher, piazzato sul secondo palo, che la mette dentro da due passi e di fatto chiude il primo tempo sul 3-0.
La seconda porzione di gara, naturalmente, viene affrontata a ritmi più bassi dai padroni di casa e più alti dagli ospiti, ma il dato di fatto non cambia: gioca sempre meglio il WBA. Al 51' Rondon ha un'altra palla dal limite e prova a concludere ma spedisce la palla oltre il secondo palo. Dai e dai il gigante sudamericano trova anche lui la gloria: arriva sul fondo dopo l'ennesima splendida transizione Nyom, ovviamente passando in mezzo a tutta la linea difensiva del Burnley; cross dentro deviato da Mee e proprio Rondon, esattamente come nell'occasione dell'1-0, ha la possibilità di controllare e girarsi all'interno dell'area piccola, per poi scaricare all'interno della porta, trovando due deviazioni e comunque un gol tutto sommato fortunato ma strameritato.
Siamo al 64esimo quando accade tutto quanto abbiamo appena rivisto. 76' sul cronometro quando Gudmundsson prova a rendere meno amara la serata con una punizione dai 25 metri, tirata col suo velenoso mancino sul primo palo dove però Foster trova un intervento ottimo, anche se stilisticamente tutt'altro che perfetto. Termina così la gara: West Brom batte Burnley per 4-0.