Tempo di monday night in Premier League! Una giornata intensissima volge al termine, e se davanti frenano praticamente tutte, lo sguardo si sposta al centro della classifica: Burnley e West Browmich Albion, rispettivamente undicesima e dodicesima, saranno le protagoniste della sfida del lunedì sera.

Entrambe le squadre rientrano dalla sosta per le nazionali praticamente a pieno organico, e con un giorno in più di allenamenti sulle spalle riespetto alle concorrenti. Il Burnley, a sorpresa, si era congedato con 7 punti nelle ultime tre: prova di forza di livello considerate le avversarie. Al Turf Moor ci hanno rimesso le penne sia l'Everton (2-1) che il Crystal Palace, protagonista di un rocambolesco 3-2 firmato dal subentrato Ashley Barnes all'utimo secondo di gioco. In mezzo, la trasferta di Old Trafford, in cui il fortino organizzato da Sean Dyche ha retto anche e soprattutto grazie ad un super-Heaton: le sue parate hanno blindato un preziosissimo 0-0.
Per questa dodicesima giornata l'unico indisponibile in casa Claret è Stephen Ward, vittima di problemi al ginocchio. Comunque, l'irlandese è quasi ristabilito e sarà testato in rifinitura, ma probabilmente sarà preservato per la prossima giornata. Per il resto, non dovrebbe esserci nessuna sorpresa nel 4-4-1-1 degli ospiti domani sera: Heaton saldo tra i pali, linea a quattro talmente consolidata da poter essere recitata a memoria, con Lowton largo a destra, Flanagan come suo opposto, con la coppia formata dal ventitreenne Keane e dal più esperto Ben Mee al centro. A centrocampo sicuro del posto Gudmundsson, ringalluzzito dalle ottime prestazioni con la sua Islanda, mentre a sinistra ci sarà il canadese Arfield. Al centro, solita diga Defour-Marney, mentre in attacco dovrebbero collaborare un irlandese ed un gallese: sarà Jeff Hendrick infatti la spalla di Sam Vokes.

Per quanto riguarda i padroni di casa, prima di fermarsi per qualificazioni ai mondiali ed amichevoli internazionali, il WBA ha centrato la vittoria che mancava da metà settembre. Tre punti, frutto di tre pareggi, in cinque partite, complici anche gli avversari decisamente poco abbordabili (Tottenham, Liverpool e Manchester City nelle ultime tre) prima della resurrezione al King Power Stadium di Leicester: contro i campioni in carica Tony Pulis ha rimesso l'abito elegante ai suoi, che sono sembrati a loro agio anche senza due pedine fondamentali come Olsson e Chadli. Le squadre del tecnico gallese non si avvicineranno mai all'idea di tiki-taka, ma rimangono ostiche quando possono chiudersi e colpire, come testimoniano le reti di Morrison e Philips che hanno sancito il 2-1 finale. Sull'onda di quella vittoria, probabile rivedere lo stesso 4-2-3-1 anche domani, ,ma tre pedine fondamentali sono in dubbio: Chadli ha recuperato dalle noie al menisco, mentre Salomon Rondon è tornato in Inghilterra con qualche problema tendineo accusato nella trasferta del suo Venezuela. Probabile vederli entrambi in campo domani, meno probabile vedere Olsson: il gigante svedese è ancora alla ricerca del ritmo partita; pronto a partrie da titolare Nyom sulla sinsitra. Accanto a lui, solito blocco di difensori puri e crudi: Evans e McAuley al centro, Dawson in quello che oramai è diventato il suo ruolo sulla fascia destra. L'ex-United Darren Fletcher e l'argentino Claudio Yacob dovrebbero formare la mediana di centrocampo, mentre McClean e Philips agiranno sulle due fasce. Il tandem d'attacco già citato, forma fisica permettendo, sarà Chadli a supporto di Rondon.

Tra le due squadre l'unico precedente in Premier risale alla stagione 2014/15: allora fu 4-0 al The Hawthorns con doppietta di Beraino e sigillo di Dorrans, mentre nella gara di ritorno il WBA fu capace di rimontare due gol (grazie a Brunt ed Ideye) ai Claret, portando via un sudatissimo punto da Burnley.