Il sabato pomeriggio della 12esima giornata di Premier League offre un interessantissimo Southampton-Liverpool al St. Mary’s Stadium. I Reds guidano la classifica con 26 punti, sono l’attacco più prolifico del campionato e hanno perso solo una partita finora, contro il Burnley alla seconda giornata; i Saints, dopo un inizio scintillante, stanno trovando difficoltà sul piano dei risultati – 2 sconfitte negli ultimi 2 turni e vittoria che manca da un mese - ma in casa hanno perso solamente con il Chelsea e si trovano attualmente al decimo posto, con 13 punti.

Il Match

Claude Puel deve fare a meno di Tadic, che ha riportato una frattura al setto nasale in nazionale, del lungodegente Targett e del suo sostituto McQueen, ma recupera il portoghese Cedric Soares nel ruolo di terzino destro dopo due mesi di stop e Bertrand sulla fascia sinistra. A centrocampo torna titolare dopo 4 partite Hojbjerg, mentre il franco-algerino Boufal sostituisce il serbo Tadic sulla trequarti. In avanti confermatissimi Redmond e Austin.

Jurgen Klopp non rinuncia a Coutinho nonostante qualche problemino muscolare, nel tridente offensivo completato da Firmino e dall’ex Sadio Manè. 100esima presenza per Emre Can nel centrocampo orfano di Lallana, infortunatosi in nazionale. Al posto dell’inglese c’è Wijnaldum, reduce dal primo goal in maglia Reds contro il Watford prima della sosta. In difesa altri due ex titolari, Clyne e Lovren, a difendere la porta c’è Karius.

Il Liverpool cerca fin da subito a prendere in mano il match con il classico possesso offensivo, ma il primo tentativo è di Bertrand con un sinistro da fuori area, deviato dalla difesa Red in calcio d’angolo. Ci vogliono 28 minuti per il primo tiro in porta del Liverpool e ci vuole un super Forster a negare il vantaggio a Manè che conclude con un destro a giro. Al 33’ ci prova Coutinho dalla stessa posizione in cui segnò la scorsa stagione, ma stavolta la palla esce. Splendida azione in verticale del Liverpool al 40' che libera al tiro ancora Manè, decisivo Van Djik in scivolata a chiudere in corner. Gli spazi per il contropiede del Southampton ci sarebbero, ma i Saints rinunciano alla fase offensiva, con il solo Austin a fare la guerra con la difesa ospite. In chiusura ci prova anche Wijnaldum ancora da fuori, ma il tiro finisce alto. Aspettative disattese nel primo tempo, buon ritmo ma con pochissime emozioni, la manovra offensiva del Liverpool è sterile contro la compattezza del Southampton. Tanti fischi per i tre ex in campo, soprattutto per Lovren.

Occasionissima al 49’ per il Liverpool, con Firmino che sfrutta l’errato retropassaggio di Hojbjerg e serve Coutinho che lo accompagnava verso la porta avversaria, straordinario recupero di Fonte che stoppa la battuta del brasiliano, troppo lento però a concludere. Al 58’ prima vera chance per i padroni di casa con il colpo di testa di Austin da buonissima posizione, ma l’inglese non trova lo specchio. Allo scoccare del 64’ Emre Can sfrutta un velo di Manè ma mastica la conclusione mancina. Pazzesco errore di Firmino un minuto più tardi: Coutinho trova il connazionale con un filtrante, l’ex Hoffenheim solo davanti al portiere calcia fuori dall’altezza del dischetto. Vicino al goal anche Clyne all’80’ che impatta di testa un cross del neo entrato Sturridge, palla fuori di pochissimo. Forster dice di no a Firmino al minuto 82 che cerca il secondo palo con un destro dal limite.  

Non basta il forcing finale, per i Reds occasione sprecata per allungare in testa e sono raggiunti dal City. Mantiene la porta inviolata per la seconda volta in stagione, ma come contro lo United arriva solo un pareggio. Il Southampton conquista un punto molto sofferto e sale a 14, tranquillamente a metà classifica.