Dopo la tempesta arriva l'uragano. Il Tottenham batte 3-2 il West Ham in un London derby ricco di emozioni grazie alla propria punta di diamante Harry Kane, autore di una doppietta nei minuti finali che ribalta l'1-2 fissato dalle reti di Antonio, Winks e Lanzini. Pochettino respira e vede la cima sempre più vicina.
Doppia punta per i padroni di casa, con Janssen e Kane in tandem dal primo minuto, mentre in mediana l'ecatombe concede un'occasione a Winks dal primo minuto, con Alli recuperato solo per la panchina. Bilic lancia invece nella mischia Diafra Sakho, alla prima presenza stagionale, nel tridente con Payet e Ayew, mentre Lanzini agisce in mediana al fianco di Obiang. Tra i pali va Randolph, preferito ad Adrian.
Inizio immediatamente a viso aperto, tanto che al 6' il Tottenham troverebbe il gol con Eriksen, freddo davanti al portiere irlandese, non fosse che sul lancio dalle retrovie la sua posizione irregolare è prontamente segnalata dal guardalinee. Meno glaciale è invece Kane, ben innescato da un ottimo Winks: la sua conclusione sorvola non di molto la traversa. Il West Ham cresce col passare dei minuti e al 24' sfrutta il più classico degli episodi per sbloccar la gara a proprio favore: il solito Antonio di testa indovina il tap-in sul tiro sporco di Reid, susseguente ad una traversa piena colpita dall'incornata di Kouyaté sul secondo palo.
Il Tottenham, dopo lo 0-1, si mostra sterile in avanti e fatica ad innescare le due punte, le quali non trovano spazi nella difesa Hammer: solo Eriksen riesce a revitalizzare i suoi muovendosi tra le linee, mentre in campo monta il nervosismo per un duro contatto tra Janssen e Kouyaté. Lo stesso sfortunato senegalese è protagonista di una tremenda testata con Eriksen, senza conseguenze per l'incolumità dei protagonisti.
Nel secondo tempo scende in campo un'altra versione del Tottenham, decisamente più determinata, tanto che al 51' il pareggio arriva: è Winks a farsi trovare pronto sulla ribattuta di Randolph, bravo a respingere il mancino ravvicinato di Janssen ma incolpevole sulla sotto porta del giovane inglese. Sette minuti dopo il portiere irlandese è di nuovo costretto agli straordinari, murando un colpo di testa ravvicinato di Dier, inseritosi dalle retrovie, mentre può dormire sonni più tranquilli su una punizione di Eriksen dai 25 metri, destinata agli spalti. Così come nel primo tempo, anche nella ripresa un calcio d'angolo è fatale ai ragazzi di Pochettino: Reid viene eccessivamente trattenuto da Janssen, Dean indica così il dischetto e Lanzini è perfetto nella trasformazione, incrociando il destro e spiazzando Lloris.
Alli e Son si alzano dalla panchina ed entrano in campo per provare a cambiare qualcosa, ma le occasioni migliori le hanno ancora gli ospiti in contropiede, specialmente con un vivissimo e fresco Zaza, subentrato a un Sakho abbastanza da rivedere: manca però cinismo all'attaccante ex Juve e ai compagni, tanto che il Tottenham può anche permettersi il lusso di un assedio finale, sfruttato nella miglior maniera possibile dal solito Kane, ancora su ribattuta di Randolph, a due minuti dal termine. Stavolta però il portiere degli Irons ha svariate colpe, perchè l'uscita bassa è molle e di fatto funge da assist alla punta inglese.
Non è però ancora finita, perchè ancora Kane nel primo di sei minuti di recupero realizza il 3-2 finale dal dischetto: Nordtveit aggancia un furbo Son, e il destro dello straordinario attaccante su rigore è preciso. Nel finale scatta il nervosismo tra gli ospiti, Reid rimedia anche un doppio giallo e rosso per proteste. Notte fonda per il West Ham, festa e sorrisi per il Tottenham.