Confermando la teoria non scritta che vede i giocatori impegnarsi meno nelle amichevoli, pari senza emozioni tra Francia e Costa d'Avorio, con i transalpini più in palla ma di fatto davvero poco concreti.
Padroni di casa che scendono in campo adottando un offensivo 4-3-3: davanti a Costil, difesa a quattro composta da Sidibé, Rami, Varane e Digne. Con Kanté in mediana, Pogba e Rabiot le mezzali, mentre è Gameiro l'unica punta scelta da Deschamps. Completano l'undici transalpino, le ali Payet e Dembelé. Stessa disposizione tattica, poi, per gli ospiti, con Kone e Kanon i centrali a protezione di Gbohouo. Pronti a sostenere la manovra offensiva delle ali Gradel e Kalou, i terzini Aurier e Traore, con le mezzali Die e Doukoure ai lati del mediano Kessie.
Gara subito aggressiva da parte della Costa d'Avorio, che tenta di portare la sfida sul piano dell'agonismo e della fisicità. Con il passare dei minuti, però, è la Francia ad alzare il proprio baricentro, battendo un colpo già al 9' e grazie ad un destro di Gameiro dal limite che non trova però lo specchio della porta. Indecisa, nell'occasione, la difesa africana, impreparata al momento del lungo lancio capace di servire l'attaccante ex PSG. Tre minuti dopo, sono gli ivoriani a rendersi pericolosissimi, quando è Kalou a ribadire in rete un tiro di Traore inizialmente stampatosi sul palo. La posizione dell'esterno, in offside, salva però i francesi, che vedono così annullato il gol. Dopo lo squillo del giocatore africano, la gara si siede, con le due formazioni pronte a studiarsi e poco inclini a scoprirsi, abbassando di fatto i ritmi alti dei primissimi minuti.
Al 27', in seguito ad una lunga fase di stallo, ci prova ancora Gameiro, bravo ad approfittare di un rimpallo ma sfortunato al momento di concludere. Un minuto dopo è invece Kodjia a mettersi in evidenza, il suo potente tiro viene però disinnescato in due tempi da Costil. Ben poca cosa, comunque, per impensierire i transalpini, ancora vicini al gol al minuto numero trentuno e grazie ad una conclusione precisa ma velleitaria del giovane Dembele. Fase finale, dunque, favorevole alla Francia, inevitabilmente più attrezzata tatticamente e dunque maggiormente propensa ad attaccare con continua pericolosità. La Costa d'Avorio, però, si difende bene, limitando gli attacchi europei ai soli tiri da fuori. Tra queste, molto buona quella di Kanté, che trova la decisa risposta di Gbohouo. Poco o nulla, comunque, fino a fine frazione, conclusa oggettivamente senza troppi squilli e senza ulteriore recupero.
Secondo tempo che comincia con la Costa d'Avorio in avanti, brava ad approfittare dei cambi adoperati da Deschamps che obbligano la Francia a riassestarsi. Al 61', tornando ad essere pericoloso, i padroni di casa battono un colpo con Sissoko, subentrato a Pogba nella ripresa, il cui colpo di testa viene deviato in angolo da un difensore. Dopo sei minuti, grande occasione ivoriana, quando è Gradel a tentare un pallonetto dalla lunga distanza volto ad impallinare un Costil colpevolmente fuori dai pali. L'idea, comunque, si spegne fuori, con buona pace dei padroni di casa già crollati nell'incubo dello svantaggio.
Nei minuti finali, nonostante le varie riproposizioni ivoriane, la Francia riesce a controllare, limitando le ostilità dei rispettivi avversari ma nel contempo non riuscendo a trovare la via migliore per penetrare le maglie dei calciatori ospiti. La gara scivola via, dunque, senza ulteriori emozioni, concludendosi di fatto con una conclusione del neo-entrato Pepe al 90'. Essendo un'amichevole non c'era da aspettarsi altro dalle due formazioni, con la Francia in controllo e la Costa d'Avorio sempre pronta a colpire. Deschamps dovrà comunque curare alcuni importanti particolari, dal recupero di un giocatore nevralgico come Pogba alla decisa consacrazione di alcuni talenti. Migliore in campo per i padroni di casa, Dembelé. Per gli ospiti in evidenza Gradel.