Lopetegui cambia e riacciuffa una gara praticamente persa. Sotto di due reti fino al novantesimo, infatti, la Spagna, nel giro di sei minuti, rimonta e riesce a portarsi sul 2-2 grazie alle marcature vincenti di Iago Aspas ed Isco, subentrati proprio nella ripresa. Inutili, dunque, per gli inglesi, le reti di Lallana e Vardy, con i Leoni della Regina autori comunque di un'ottima gara.
Padroni di casa che scendono in campo adottando un offensivo 4-2-3-1: davanti a Joe Hart, difesa a quattro composta da Clyne, Stones, Cahill e Rose. In mediana, Dier ed Henderson, con l'unica punta Vardy sostenuta da Sterling, Lallana e Lingard. Stessa disposizione tattica, poi, per gli ospiti, che piazzano Vitolo, Mata e Silva dietro ad Aritz Aduriz. Pepe Reina il portiere, protetto dal duo Martinez-Nacho. In mediana, scelti da Lopetegui Busquets e Thiago Alcantara, con i terzini Carvajal ed Azpilicueta a completare l'undici iberico.
Partenza molto a rilento da parte dell'Inghilterra, che già al 3' rischia di passare sotto a causa di un bel cross proposto da Carvajal per Aduriz ma sventato, in uscita, da Hart. Nonostante l'inizio sottotono, comunque, sono gli inglesi a passare in vantaggio, sfruttando un rigore concesso dal direttore di gara e procurato da Reina, costretto a fermare fallosamente un Vardy involato a rete. Sul dischetto Lallana non sbaglia, con una conclusione a mezza altezza che batte il portiere spagnolo sbloccando la gara appena dieci minuti dopo il fischio d'inizio. L'inaspettato svantaggio anima gli indomiti spagnoli, pronti immeditatamente ad alzare il proprio baricentro animando di fatto la gara tutt'altro che amichevole. Tra gli scontri sportivi più interessanti, spicca quello di Sterling ed Azpilicueta sull'out destro, sfida tra giocatori tecnici e spesso protagonisti con i loro club in Premier. Tendenza negativamente in evidenza, al contrario, i molti passaggi sbagliati a metà campo, con conseguente interruzione di ogni possibile trama di gioco.
Nella seconda fase di frazione le emozioni continuano a latitare, anche a causa di una serie importanti di cartellini gialli tirati fuori dall'arbitro Hategan. L'unico particolarmente in evidenza, tra i ventidue, è Raheem Sterling, praticamente imprendibile sull'out destro. Al 36' molto buono il suo cross, sventato però da Nacho, due minuti dopo è invece illuminante l'idea del 7 inglese, che vede Vardy ma non riesce per un soffio a servirlo. Gli ultimi minuti registrano dunque una buona Inghilterra, ancora vicina al raddoppio grazie a Vardy, che al 39' manca per due volte la conclusione vincente dopo la buona idea di Clyne dalla destra. I vari tentativi, pericolosi in potenza, non si tramutano però in atto, concludendo il primo tempo senza ulteriori emozioni e dopo due minuti di recupero.
Secondo tempo che inizia copiando praticamente la precedente, con l'Inghilterra cioè di nuovo in gol grazie ad un guizzo di Vardy al 48', bravissimo a ribadire in rete un lancio calibrato di Henderson dalla destra, idea che trova impreparato la difesa spagnola ed un Reina non impeccabile. Inizio davvero da incubo, dunque, per la Spagna, che rischia di subire addirittura la terza rete tre minuti dopo, quando è Walcott ad impegnare, stavolta ottimamante, Reina, con il susseguente erroraccio di Henderson sull'immediata ribattuta. Finalmente, dopo dieci minuti di buio, si rivedono gli ospiti, quando è il neo-entrato Iago Aspas a concludere alto sopra la traversa. L'obbligo di segnare presto costringe dunque gli spagnoli ad aumentare i giri del proprio motore e a proporre una serie di passaggi veloci ma nel contempo ben ponderati.
Al 60' tale fitta trama di passaggi porta Koke a proporre un tiro, centrale, tre minuti dopo è invece l'inglese Lingard a rendersi pericoloso, bravissimo a saltare Reina ma poco preciso al momento di concludere in porta. Passano i minuti ed è la Spagna pericolosa, con Morata che al 71' si gira in pochissimo spazio lasciando partire un destro controllato da Heaton, buttato nella mischia a inizio ripresa al posto di Hart. Poca cosa, comunque, da parte della Spagna, davvero in difficoltà contro una nazionale inglese confermatasi solida e ben messa in campo. All'81', da punizione, ci prova Isco, che non trova la porta. Il tanto provarci alla fine, però, premia i ragazzi di Lopetegui, all'89' portati sul 2-1 da un bel mancino di Aspas, servito in area da Alvaro Morata e dunque autore di una rete tanto bella quanto importante.
La rete del giocatore del Celta Vigo è la molla capace di far scattare qualcosa nella Spagna, improvvisamente pericolosa dopo una gara passata quasi a sonnecchiare. Proprio sfruttando l'ultima goccia del vaso, infatti, gli ospiti riescono clamorosamente a pareggiare, con Isco che al 96' aggancia di petto un lob perfetto di Carvajal lasciando partire un tiro precisissimo e capace di battere Heaton sotto le gambe. Grande delusione, dunque, per gli inglesi, che vedono sfumare nel giro di un attimo un vittoria importante per il morale. La Spagna, dunque, si conferma collettivo temibile, sempre pronto a confermare tutti i punti di forza che l'hanno promossa nel Pantheon delle nazionali di calcio contemporanee. Migliore in campo per i padroni di casa, Sterling. Per gli ospiti in evidenza Isco.