Finisce 4-1 per il Portogallo l'incontro della quarta giornata di qualificazioni mondiali, girone B. Una partita non spettacolare, che si è accesa dopo il soprendente pareggio lettone, a cui è seguito l'immediato 2-1 portoghese che ha permesso alla squadra di Fernando Santos di dilagare.
Primo tempo. Lettonia subito chiusa nella propria metà campo, con 10 uomini dietro la linea della palla. Prova Joao Mario dopo 6 minuti a sfondare il muro lettone, ma il suo destro è facilmente bloccato da Vanins, ma i campioni d'Europa non sembrano così devastanti in questa prima fase di partita, anche se Cristiano Ronaldo più di una volta viene fermato con le cattive dai difensori avversari. Al nono minuto però arriva a sorpresa l'occasione per gli ospiti, con Tarasovs che entra sul primo palo su pallone dalla destra e calcia però addosso a Rui Patricio, a dimostrazione del fatto che la squadra di Pahars parte tutto meno che battuta, anche a costo di andare oltre il limite, come avviene a Kluskins che si becca un giallo per un brutto fallo su André Gomes, anche lui ammonito poco dopo da Madden, che sembra voler tenere in pugno la partita.
Arriva anche il primo guizzo di Cristiano Ronaldo, al 18', con un destro dalla distanza stoppato da Vanins. Il baricentro della squadra di Fernando Santos si alza, ma la Lettonia è sempre più chiusa e le uniche occasioni arrivano con delle conclusioni da lontano, anche se la fascia sinistra sembra offrire qualche soluzione in più ai portoghesi, che con Nani e Rafael Guerreiro riescono a trovare più spesso lo spazio per il cross.
La svolta. E' proprio Nani che al 27' riesce finalmente a sfondare il muro lettone: triangolo con Cristiano Ronaldo e fallo di Freimanis a causare il sacrosanto penalty. Dal dischetto va proprio CR7 che trafigge Vanins che aveva intuito la traiettoria, ma si fa passare il pallone sotto le mani. Dopo il gol i ritmi calano: il Portogallo si limita a gestire e la Lettonia non sembra avere forza e qualità per ribaltare l'andamento del match, e il primo tempo scorre via senza particolari problemi.
Secondo tempo. La seconda frazione inizia esattamente com'era finita la prima: Portogallo che attacca senza grande convinzione o forza, pensando a gestire il risultato, Lettonia che crea densità e fa il compitino, senza però mai impensierire la retroguardia lusitana. Le uniche occasioni arrivano dalle solite conclusioni da lontano di Ronaldo e Joao Mario, che però non trovano la porta oppure vengono bloccate senza problemi da Vanins. Al 59' arriva l'occasione per chiudere la partita, fallo di Kluskins su Andre Gomes all'ingresso dell'area di rigore e secondo calcio di rigore della partita: dal dischetto va ancora Ronaldo ma stavolta il pallone finisce sul palo.
La partita si riaccende. L'incontro che ormai sembrava trascinarsi stancamente verso la fine si accende improvvisamente al minuto 67: Zjuzins - entrato da poco - raccoglie un pallone vagante al limite e scarica una botte che si insacca alle spalle di Rui Patricio, portando la Lettonia all'incredibile pareggio. La festa però dura pochissimo perché dopo 3 minuti il Portogallo rimette le cose a posto con William Carvalho, che si inserisce sul primo palo cogliendo di testa un cross dalla destra del neo-entrato Quaresma, firmando il 2-1 dei lusitani.
Il finale. Il nuovo vantaggio lusitano spegne nuovamente l'interruttore del match, anche perché gli ospiti non sembrano avere la forza per riprendere il secondo pari. Quando la partita sembra ormai poter finire così, arriva anche il terzo gol del Portogallo con Cristiano Ronaldo, che raccoglie un gran cross di Quaresma sul secondo palo e al volo infila il 3-1, riscattando il rigore sbagliato in precedenza. Il portoghese sfiora anche la tripletta ancora su cross di Quaresma da calcio d'angolo, stavolta la conclusione e di testa ma la traversa nega il 4-1 ai lusitani. Il quarto gol alla fine arriva con il colpo di testa di Bruno Alves su cross di Cancelo, a sugellare una vittoria arrivata dopo 70' minuti tutto sommato molto equilibrati. La Lettonia è crollata sul piano psicofisico dopo il 2-1 di Carvalho, mentre prima aveva giocato comunque un buon calcio.