Dopo due tornate all'insegna della difficoltà tattica, l'Italia cerca il buona la terza con due sfide che sembrano somigliare sempre di più a un'arma a doppio taglio. Gli azzurri saranno infatti di scena prima il 12 novembre, alle ore 20.45, sul campo del Liechtenstein, poi a San Siro il 15 novembre ospiteranno la Germania in un'amichevole di lusso, sempre alla stessa ora.
Giampiero Ventura ha due necessità per questi nove giorni di Nazionale: la prima è vincere, la seconda è convincere. Per quanto riguarda i tre punti nel piccolo stato situato tra Svizzera e Austria, le paure sono abbastanza ridotte, per ovvie questioni di superiorità tecnica. Zero punti in classifica per i ragazzi di Pauritsch, ma reduci da un'ottima prova un mese fa sul campo di Israele, con pareggio sfiorato e che sarebbe stato meritato. Decisamente diverso sarà invece affrontare i campioni del mondo in carica: nessun punto è in palio, ma perdere nuovamente un'amichevole di prestigio sarebbe un duro colpo da digerire, soprattutto dopo l'1-3 dell'esordio stagionale a Bari.
Riguardo al convincere, la strada sembra ancora lunga. Le convocazioni di Ventura lasciano presagire che la scelta possa nuovamente ricardere sul 3-5-2, modulo che non sembra particolarmente adatto a questa Nazionale. I due esordienti Politano e Cataldi proveranno a fungere da sparigliatori, ma la reale chiave è l'attacco: ben 12 dei 28 convocati possono tranquillamente essere considerati prime punte o seconde punte, al massimo trequartisti centrali o esterni, giocatori comunque di spiccatissime doti offensive, e il sistema precedentemente utilizzato da Conte difficilmente potrebbe privilegiare un utilizzo maggiore di questi. Speranza di un cambiamento con l'obiettivo di cercare e trovare gioco e personalità, perchè l'azzurro torni a brillare.