L’effetto Wembley non è d’aiuto al Tottenham, che si scava la fossa da solo, perdendo per la seconda volta in altrettante gare sul prato casalingo in Champions League, contro un buon Bayer Leverkusen, giustiziato da un gol di Kampl nel secondo tempo. Una prima frazione all’insegna dell’equilibrio assoluto, con un numero equo di occasioni per parte, con la musica che resta invariata nella ripresa. Ma al 65’, il Leverkusen trova il gol della vittoria, con Kampl, mentre la rimonta degli Spurs muore sulla traversa di Dier all’86’. Il Bayer ha il destino nelle proprie mani, volando a sei punti, due in più del Tottenham, che dovrà sperare in un passo falso dei tedeschi contro Monaco o CSKA.

Pochettino si affida al 4-2-3-1 d’ordinanza, con il double pivote Wanyama e Dembelè, alle spalle di Alli trequartista centrale, che viene affiancato da Eriksen e Sissoko, mentre Son viene adoperato come falso nueve. Dier e Vertonghen centrali, davanti a Lloris tra i pali, mentre Davies sostituisce Rose sulla fascia sinistra, con Walker presente nell’out opposto.

Schmidt lancia un classico 4-4-2, con Hernandez e Mehmedi punte, coadiuvati dagli esterni Brandt e Kampl, mentre Aranguiz e Baumgartlinger occupano il centro della mediana. Tah e Toprak formano la coppia difensiva, blindando l’area di Leno, con i due terzini Wendelle e Henrics.

E’ subito un Bayer propositivo nelle battute iniziali del match, con Mehmedi particolarmente attivo nella manovra offensiva, ben coadiuvato da Brandt, che duella spesso con Walker sulla sinistra, ma le vere occasioni da gol stentano ad arrivare. Alla mezz’ora di gioco, il Tottenham perde Dembelè per un guaio fisico, con Janssen che fa il suo ingresso in campo: al momento del cambio, gli Spurs alzano il baricentro e si rendono pericolosi, con Eriksen che impegna Leno dal limite. Al 43’, grandissima chance per i teutonici: Walker perde una palla sanguinosissima al limite della propria area, con Hernandez che si invola sulla sfera, ma Vertonghen si erige a salvatore della patria, salvando due volte in scivolata e mandando in angolo a Lloris battuto. Ultimo brivido prima dell’intervallo, con Alli che va a segno, ma viene fermato da un fuorigioco, le due squadre vanno negli spogliatoi sullo zero a zero.

In una ripresa che si apre in maniera piuttosto blanda, Eriksen trova il primo squillo, con una percussione dalla lunga distanza, che si spegne sul fondo, sul fil del palo. Al 59’ occasione d’oro per il Tottenham, con Walker che s’incunea sulla fascia destra e calcia dal limite dell’area, ma il rasoterra esce di pochissimo, gelando il Wembley. Nell’azione successiva, arriva la risposta delle Aspirine: retropassaggio suicida di Dier, Hernandez calcia a colpo sicuro con Lloris battuto, ma Vertonghen salva a porta sguarnita, mentre il portiere francese blocca sulla linea la ribattuta dell’attaccante messicano. Al 65’, il Leverkusen va in vantaggio: serie di rimpalli in area, Kampl è lesto ad avventarsi sulla sfera e a stendere Lloris con una fucilata. La sfortuna s’abbatte sul Tottenham: punizione dai trenta metri, Dier si incarica del tiro, ma la sfera si impatta sulla traversa, una costante nelle ultime gare del Tottenham. All’86, i Lilywhites, alla disperata ricerca del pari, vanno di nuovo vicini al gol, con Davies che manda fuori di pochissimo, mentre il Leverkusen cerca di resistere agli assalti finali. Il forcing dei londinesi non porta i risultati sperati.