Il nuovo Chelsea plasmato da Conte fa sempre più paura. Dopo la caduta contro l'Arsenal, sembrava che il tour de force di gare in arrivo, contro Hull City, Leicester City, Manchester United e Southampton potesse essere addirittura fatale all'allenatore italiano. Allora è arrivato il cambio di modulo e oggi si è giocata la quarta partita di queste citate in ordine di tempo e vi diamo qualche numero in Premier League da quando lo schema preferito è diventato il 3-4-3: 4 vittorie, 11 gol segnati, 0 subiti e in classifica 4° posto ad una sola lunghezza dalla vetta, detenuta però da 3 club. Nel particolare della gara odierna, è stato all about Diego Costa and Hazard: i due hanno punito un Southampton troppo molle che è uscito subito dal match. Adesso ai Saints dispiacerà guardare la classifica: oggi era possibile l'avvicinamento a soli 2 punti dalla zona Europa League, obiettivo stagionale, ma gli avversari non sono stati d'accordo.
La cronaca
Claude Puel non cambia il suo 4-3-1-2. La solida base difensiva è composta dal portiere Forster, con Josè Fonte e Van Dijk. Martina e Bertrand sull'esterno. A centrocampo, le due mezzali sono Davis e Clasie, in cabina di regia c'è Romeu. Tadic dietro ad Austin e Redmond in attacco.
Antonio Conte, di risposta, non ha motivo di smuoversi dal 3-4-3. Il comparto difensivo dinanzi a Courtois è formato da Azpilicueta, David Luiz e Cahill. In mezzo tutta la quantità di Matic e Kanté, più larghi i tornanti Moses e Marcos Alonso. Tridente che, alla destra di Hazard, parla spagnolo: ci sono Pedro e Diego Costa.
Pronti-via vantaggio dei Blues: Kanté innesca Hazard che si defila nella zona destra dell'area, il belga non ci pensa due volte a rientrare sul mancino e a concludere col piede debole facendo filtrare la sfera in mezzo alle gambe di Forster, poco veloce nella circostanza. Match d'intensità rara dopo il vantaggio che però non brilla in quanto ad occasioni create: al minuto 26, Tadic viene prima steso da Alonso e poi scavalca con una punizione la barriera, ma non Courtois, che compie un grande intervento sul secondo palo. Quindici minuti dopo, Matic inventa per Diego Costa che controlla e prova ad incrociare, ma Forster questa volta è perfetto sulla conclusione. Termina così la prima frazione, sul parziale di 0-1.
Non cambia la solfa nella seconda porzione di gara, che inizia sempre sulla musica preferita dagli ospiti: il colpo di testa siglato da Matic da corner vale la prima occasione, ma la sfera va alta. E' solo un preludio di quello che accade al minuto 55, quando Diego Costa sale in cattedra: da una zona leggermente decentrata verso il lato mancino, lo spagnolo è perfetto nella realizzazione di un destro a giro che si insacca sul secondo palo e vale un pesantissimo di 0-2. L'assist? Manco a dirlo appartiene ad Eden Hazard. Possibilità di tris per i londinesi poco oltre l'ora di gioco, quando Moses prova a firmare il contropiede con una bomba rasoterra, conclusione tanto forte che Forster non trattiene, a quel punto Hazard dal limite dell'area piccola tocca appena in anticipo sull'uscita del portiere avversario: Diego Costa si trova la palla al centro dell'area, ma di spalle rispetto al bersaglio, e concede un tempo di gioco alla retroguardia avversaria che riesce a spazzare sul tentativo di scarico verso Pedro. Si fanno vedere i Saints quando è in corso il 69esimo giro d'orologio: il cross dal fondo di Bertrand trova infatti l'incornata di Austin dal centro dell'area, tuttavia il colpo termina oltre la traversa. Nel finale allo stesso attaccante viene annullato un gol. Ultimo episodio che citiamo in pieno recupero: assist elegante col tacco di Matic per un altro subentrato, Willian, che scarica largo col sinistro. Termina così la partita: il Chelsea vince 0-2.