Allo Stadium of Light, i Gunners annichiliscono i black cats allenati da David Moyes e volano, momentaneamente, in solitaria in vetta alla classifica a quota 23 punti. 1-4 il finale a Sunderland, con il vantaggio di Alexis Sanchez a spianare la strada in un primo tempo nettamente dominato dalla squadra di Wenger. Nella ripresa, i padroni di casa hanno cacciato gli artigli, riuscendo a riacciuffare l'incontro con il rigore trasformato da Jermaine Defoe. L'ingresso in campo di Olivier Giroud al 69', ha cambiato totalmente il volto della partita: doppietta in sette minuti per lui e la ciliegina messa nuovamente da Sanchez per il poker conclusivo.
I black cats sono falcidiati dagli infortuni e ridotti all'osso: Borini, Cattermole, Januzaj, Larsson, Denayer e Krichhoff sono alle prese con problemi di diversa natura e non sono in formazione. Nel 4-5-1, Moyes si affida all'inossidabile Jermaine Defoe in avanti, supportato all'occorrenza da Pienaar e Khazri-Watmore. Nella linea a quattro di difesa, Jones e Van Aanholt sono i terzini mentre Kone-O'Shea la coppia centrale davanti al portiere Pickford. L'ex Manchester City, Jack Rodwell, affianca Ndong in mezzo al campo.
(4-2-3-1) Pickford; Jones, Kone, O’Shea, Van Aanholt; Rodwell, Ndong; Khazri, Pienaar, Watmore; Defoe.
Tipico assetto per Arsene Wenger, che disegna i suoi in un 4-2-3-1 con Alexis Sanchez unico centravanti. Non c'è Lucas Perez, costretto a star fermo otto settimane dopo la rottura dei legamenti della caviglia contro il Reading. Anche Monreal e Theo Walcott hanno subito diverse botte durante la partita e non sono presenti dal 1' nella formazione titolare: Gibbs e Oxlade-Chamberlain sono i sostituti. L'esterno inglese presidierà il versante destro con Mesut Ozil in mezzo e Alex Iwobi a sinistra. Davanti a Cech, Bellerin a destra con Mustafi-Koscileny coppia centrale mentre i due centrocampisti di rottura sono Conquelin ed Elneny, a causa della squalifica di Xhaka.
(4-2-3-1) Cech; Bellerin, Mustafi, Koscielny, Gibbs; Coquelin, Elneny; Oxlade-Chamberlain, Ozil, Iwobi; Sanchez.
Parte lento il ritmo dello Stadium of Light, l'Arsenal gestisce il pallone e subisce non più del dovuto da una squadra, il Sunderland, priva di diversi giocatori importanti. Prova subito ad entrare nel vivo del gioco Mesut Ozil, a dare ampiezza all'undici con le aperture sugli esterni o verticalizzazioni. Chi si rivela clamorosamente efficace in avvio è Oxlade-Chamberlain, incontenibile nelle sue brucianti accelerazioni e assist-man in occasione del vantaggio dei Gunners al minuto 18. I ragazzi di Wenger, in maglia da trasferta, muovono il pallone sul settore di destra, lo scaricano sui piedi del funambolo inglese che fulmina tutti in velocità ed estrae dal cilindro un cross magnifico per la testa di Alexis Sanchez: palla all'incrocio e 0-1. La reazione dei black cats è rabbiosa, più di forza che di ragione: una manciata di minuti dopo, fischia a pochi centrimetri dal palo alla sinistra di Cech la punizione calciata da van Aanholt.
I padroni di casa coprono il campo non in maniera ottimale e lasciano grandi spazi ai contropiedi avversari. Un cambio di fronte fulmineo, porta alla conclusione a giro di Alex Iwobi che termina di un soffio sopra lo specchio di porta. E' sempre Chamberlain a scardinare la retroguardia del Sunderland con l'incessante movimento che produce: al 35', si libera della marcatura di due avversari si accentra e scarica una conclusione rasoterra sulla quale Pickford mostra i proprio riflessi. Tre minuti più tardi, Ozil non inventa uno strepitoso assist ma lo riceve: lancio lungo da centrocampo per la corsa del tedesco, che controlla e tenta, senza successo, di beffare con un pallonetto Pickford in uscita. Nel finale, O'Shea è costretto ad uscire per infortunio ed è rimpiazzato da Papy Djilobodji. Si va negli spogliatoi così, con l'Arsenal avanti di una lunghezza.
Nella ripresa, provano a partire forte i gatti neri di David Moyes spingendo sulla destra con Khazri. Al 48', il giocatore tunisino scappa via a Gibbs e crossa dentro un pallone avvolgente sul quale Defoe non riesce ad arrivare grazie anche all'ottima copertura di Mustafi. E' decisamente una squadra più aggressiva quella scesa in campo nella seconda frazione, più intraprendente e decisa nel riacciuffare la parità. I gunners hanno la chance per chiudere la partita al 59', in contropiede, con Chamberlain ma l'esterno a tu-per-tu con il portiere strozza clamorosamente un tiro che termina lontanissmo dallo specchio della porta.
Si materializza uno dei detti più famosi del gioco del calcio: "goal mangiato, goal subito". Così è. Qualche istante dopo, Petr Cech esce rovinosamente su un avversario: per Atkinson è penalty. Dal dischetto si presenta Jermaine Defoe, che non sbaglia e riequilibra il risultato sul punteggio di 1-1. Wenger sveglia i suoi con un cambio, inserisce la potenza e la presenza fisica in area di Olivier Giroud al posto di Iwobi: cambia tutto! Bastano due minuti al centravanti francese per entrare nel tabellino marcatori con una girata al volo di mancino che sorprende Pickford. L'astinenza da rete la sente enormemente l'ex Montpellier, così infila anche il suo secondo goal personale con un anticipo di testa su calcio d'angolo che trafigge il portiere per l'1-3 al 76'.
I black cats sono in bambola, subiscono senza cenni di ripresa e gli ospiti infieriscono nuovamente con il primo mattatore di giornata: Alexis Sanchez. Il cileno, due minuti dopo il tris, infila la sesta perla stagionale in questa Premier League, trasformandosi in rapace sotto porta e sentenziando con un tap-in facile facile. Buoni spunti nel finale, anche per il rientrante Aaron Ramsey. Insomma, niente di meglio per l'Arsenal che può godersi in tranquillità il week-end con la certezza di essere comunque al primo posto.