Alla ricerca dello spunto giusto per azzardare la fuga. Il grande libro della Premier League torna a riaprirsi per la decima giornata, con il gruppone di testa in copertina: cinque squadre in due punti, cinque candidate al titolo, in momenti di forma totalmente differenti.
La più in palla è quasi sicuramente l'Arsenal, che continua a raccogliere risultati positivi, perlopiù vittorie, e non perde in assoluto dal 14 agosto, quando il Liverpool si impose all'Emirates alla prima giornata. Tocca ai Gunners aprire le danze per il weekend, alle 13.30 sul campo del Sunderland fanalino di cosa e sempre più in crisi. Wenger recupera appieno Giroud e Ramsey, ma deve fare a meno, almeno fino a dicembre, di Lucas Perez. Da valutare anche Walcott e Cazorla, gli unici due possibili switch nell'undici titolare. Non sono attesi invece grandi cambiamenti per Moyes, se non, in caso di sconfitta, direttamente il suo.
Occhi puntati anche sul Liverpool, altra squadra che cavalca un ottimo momento e chiude il programma del sabato alle 18.30 sul campo del Crystal Palace. L'once de gala di Klopp, che aspetta solo di recuperare appieno Gomez e Ojo prima di riavere tutti a disposizione, dovrà vedersela contro una squadra offensiva guidata dal grande ex Benteke, che è stato di fatto panchinato e messo sul mercato dall'allenatore tedesco al suo arrivo. Anche Pardew sceglierà i migliori a propria disposizione, con il dubbio tra Ledley e Puncheon ancora da sciogliere.
Le due compagini in rosso saranno marcate strettissime da Guardiola, la cui striscia senza vittoria di 6 partite è già record storico personale negativo. Il Manchester City se la vedrà così sabato pomeriggio contro il West Brom di Pulis, uno che raramente sbaglia questo tipo di partite, anche se pesa l'assenza di Yacob per squalifica in mezzo al campo. Sky Blues che invece dopo il turnover di coppa si affideranno al miglior undici possibile, con l'unico dubbio tra Nolito e Sané, più difficile trovi spazio Gundogan.
Chi dalla settimana ne è uscito col sorriso è invece Mourinho: l'1-0 del suo Manchester United nel derby potrebbe essere un nuovo inizio per il portoghese. I Devils non possono certamente permettersi un altro passo falso in casa contro il Burnley, squadra organizzata ma carente di talento, nonostante il ritorno di Gray dalla squalifica e il possibile recupero di Defour in mezzo al campo. United invece che non si affiderà a Rooney, ma punterà su Lingard, Mata e Rashford alle spalle di Ibrahimovic, con Pogba ancora in mediana.
Le pesanti assenze di Alderweireld, Kane e Sissoko sono invece le copertine della sfida tra Tottenham e Leicester di Sabato alle 16. Entrambi gli allenatori non dovrebbero pensare troppo agli impegni di Champions League previsti per settimana prossima, è infatti probabile che le scelte andranno in direzione di vittoria, anche se Ranieri potrebbe preservare Slimani.
Senza coppe, Antonio Conte guarda in alto e pensa a continuare l'ottima striscia aperta di tre vittorie senza subire gol. Il passaggio al 3-4-3 è stato un bene per il Chelsea, giunto ora alla difficile prova Southampton. Le formazioni di entrambe le squadre non dovrebbero subire modifiche rilevanti, anche se Willian spinge per un posto da titolare e Bertrand potrebbe recuperare in extremis.
Il match di cartello della giornata sembra il posticipo domenicale delle 14.30 tra Everton e West Ham, stando quantomeno ai valori in campo e non alla classifica. Le due squadre sono separate da cinque punti, ma gli Irons appaiono attualmente più in forma e in netta ripresa rispetto all'inizio critico, mentre Koeman e i suoi sono in discesa, e per questo potrebbe scegliere un assetto più offensivo del solito. Bilic ha invece diversi interrogativi da risolvere, ma vedere l'infermeria svuotarsi è già un buon segno.
Chiudono la giornata tre scontri di medio-bassa classifica, monday night compreso. Il Watford di Mazzarri attende l'Hull City per ritrovare una vittoria casalinga che manca dal 18 settembre, mentre il Bournemouth riceve il Middlesbrogh in una partita tutta da interpretare. In ultimo, Swansea e Stoke in: si salvi chi può! Anche se al momento la classifica dei Potters è tornata a sorridere.