Tra sogno e realtà. Simeone bussa alla porta del Rostov, l'Atletico - al tavolo d'Europa da diverse stagioni - "accarezza" una cenerentola con voglia di stupire. Palcoscenico nuovo, emozione ed ambizione. Il Rostov assapora la massima competizione per club, dopo le affermazioni - sorprendenti - con Anderlecht e Ajax, si gode con pieno merito il lungo cammino della fase a gironi. In bacheca un punto storico - 2-2 con il PSV - alle porte un incrocio da ricordare.
In Russia, arriva l'Atletico, primo in Liga - 7-1 al Granada nell'ultimo turno, vetta in coabitazione con il Real - e al comando del girone di Champions. Dopo il pari con il Barcellona, quattro affermazioni per il Cholo, con lo scalpo Bayern a nobilitare il percorso. Due sigilli di misura, porta inviolata, seria candidatura a una corsa da titolo. Il gruppo si rinnova senza perdere la sua natura, il Cholo trasmette principi e filosofia, è il cuore pulsante della Madrid meno ricca, ma forse più affascinante.
Sulla carta non c'è partita, il Rostov vive uno splendido presente, ma paga, in termini di esperienza e qualità, un pedaggio pesante. Simeone non ammette però cali di concentrazione, l'Atletico non può "vagabondare", deve certificare la sua supremazia, per mettere in cascina uleriori punti nella corsa al primato. Fondamentale presentarsi in Baviera con un tesoretto da parte.
Non esiste, ovviamente, nessun precedente a livello europeo tra le due squadre. Contro formazioni russe, tradizione alterna per l'Atletico. Nel 2013 - gironi di Champions - doppio confronto con lo Zenit. Pari in Russia, vittoria per 3-1 al Calderon, a segno anche l'interista Miranda. Nel complesso, 3 successi, 2 pari e 2 sconfitte.
Formazioni
Rostov
5-3-2 per Danilyants. Noboa è il perno in mediana, il duo d'attacco è composto da Poloz e Azmoun. A protezione di Dzhanaev, una corposa linea a cinque per offuscare ogni via di passaggio e rallentare l'incedere dell'Atletico.
Un fortino con diverse unità, chiamato a riversarsi in campo nemico dopo la fase di recupero palla. Massima attenzione quindi in periodi d'attesa, concentrazione feroce in sede di ripartenza. Poche frecce all'arco, ma idee estremamente chiare.
Atletico Madrid
Simeone affronta la trasferta di Coppa senza apportare particolari correzioni al suo undici. Ufficiale l'impiego dal primo minuto di Fernando Torres, con Griezmann pronto ad oscillare tra centrocampo e zona d'attacco. Il talento di Francia è il pendolo di qualità che accende la manovra biancorossa.
Qualche interrogativo in mediana. Koke può occupare la corsia di destra o la zona centrale, in corsa per una maglia Correa, Gaitan e Thiago. Il Cholo vuole ruotare i suoi effettivi, concedere la ribalta a giocatori fin qui meno utilizzati, offrire un attimo di respiro ad alcuni titolarissimi. Sicura, ovviamente, la presenza del totem Gabi, come di Carrasco, uno dei giocatori più in forma.
Manca Gimenez, Savic affianca Godin, con Filipe Luis e Juanfran esterni bassi. Oblak difende i pali.
Solo panchina per Gameiro.
Le voci della vigilia
Simeone "Abbiamo visto diverse loro gare, su tutte l'ultima che hanno giocato in casa in Champions contro il PSV. Sono un avversario pericoloso, perchè hanno le idee chiare su come devono giocare. Quando perdono il possesso sono molto bravi a ricompattarsi subito in difesa e sistemarsi intorno ai loro tre centrali difensivi. Ripeto: il Rostov sa come giocare a calcio."
Danilyants "I nostri tifosi vivranno un giorno di festa, vedranno giocatori che fino ad oggi hanno potuto ammirare solo in televisione. Dovremo fare una partita perfetta, ognuno dovrà dare il massimo, uno sforzo di gruppo per sopperire alla evidente differenza tecnica"
Fischio d'inizio alle 20.45, dirige Orsato.