3-0 alla Norvegia, poi 3-0 alla Repubblica Ceca. La tabella di marcia sulla quale sta viaggiando la Germania in queste qualificazioni a Russia 2018 sembra essere regolarmente scandita, atta a capitalizzare una superiorità quasi imbarazzante su qualunque tipo di avversario, tanto che il più pericoloso è stato sconfitto tre giorni fa. Effettivamente il girone C non offre particolari spunti tecnici, tanto che a punteggio pieno con i tedeschi c'è l'Azerbaigian, anche se le vittorie contro la povera San Marino dovrebbero far poco testo. In questo nulla cosmico al di sotto del Die Mannschaft vaga anche l'Irlanda del Nord, una realtà che in estate abbiamo imparato a conoscere grazie all'Europeo di Francia, nel quale ha conquistato uno storico ottavo di finale e una vittoria per 2-0 contro l'Ucraina, vera ragione di vanto per uno stato piccolo e senza una tradizione calcistica vera e propria che non faccia George di nome e Best di cognome.
Le urne ultimamente stanno giocando con la sorte dei tedeschi e dei nordirlandesi, tanto che questo sarà il secondo incontro del 2016: il precedente è stato proprio oltralpe, per la precisione al Parc des Princes di Parigi, il 21 giugno 2016, ed era valido per un altro gruppo C, quello dell'Europeo, dominato anche in quel caso ça va sans dire dai tedeschi, poi usciti in semifinale. Lo scontro diretto vide prevalere i ragazzi di Low per 1-0, grazie ad una rete firmata da Mario Gomez intorno alla mezz'ora. Questo è solo l'ultimo di quindici precedenti: la Germania ne ha vinti nove, contro i quattro pareggi e due sconfitte, entrambe rimediate peraltro sulla strada di qualificazione verso l'Europeo del 1984.
Ad oggi pare realisticamente impossibile riuscire a fermare i panzer utilizzando solo la difesa ad oltranza, anche perchè l'attitudine da re mida è prepotentemente tornata in voga, e ogni pallone che gli avanti tedeschi toccano diventa molto facilmente oro, ovvero gol, o occasione pericolosa. Lo specialista in questa arte trasfortmista è da sempre Thomas Muller, reduce da una doppietta alla sua maniera contro i cechi. Il fenomeno del Bayern Monaco sarà ancora il trequartista anche nella gara di questa sera, insieme a Ozil e Draxler, alle spalle dell'unica punta Gotze. Anche la difesa non dovrebbe variare: Boateng ha preso un colpo contro la Repubblica Ceca ma si è rimesso, dunque affiancherà Hummels davanti a Neuer, con Kimmich ed Hector sulle fasce. Mediana con Khedira e Kroos. Restano comunque possibili alcuni cambi repentini di idea con inserimenti dalla panchina, Mustafi e Gundogan su tutti.
Germania (4-2-3-1) - Neuer; Kimmich, Boateng, Hummels, Hector; Khedira, Kroos; Muller, Ozil, Draxler; Gotze. All. Low
Low sa che comunque non deve e non può sottovalutare un avversario capace di sorprendere, dunque le rotazioni saranno minori. L'Irlanda del Nord arriva al match dopo un rotondo 4-0 con San Marino nel quale ha potuto lasciare a riposo alcuni uomini tra i più importanti nell'economia di gioco, a partire da Kyle Lafferty, osservato speciale (e non potrebbe essere altrimenti) nell'attacco di O'Neill da parte degli avversari, visto come l'unica arma da neutralizzare. L'ex Palermo sarà il riferimento avanzato del 4-5-1 o presunto tale, dove sugli esterni agiranno Ward e Dallas, mentre McNair, Norwood e Steven Davis saranno i mediani. Dietro, nei quattro davanti a McGovern, potrebbe tornare Hughes, in ballottaggio con McLaughlin, mentre Evans, McAuley e Ferguson sembrano stabili titolari.
Irlanda del Nord (4-5-1) - McGovern; McLaughlin, Evans, McAuley, Ferguson; Ward, Davis, McNair, Norwood, Dallas; Lafferty. All. O'Neill