Dopo la débacle in terra elvetica nella prima giorna di qualificazioni a Russia 2016, il Portogallo ospita tra le mura amiche la piccola Andorra in una sorta di derby iberico. Una partita che per i lusitani non è sufficiente vincere, perchè i tre punti sono il minimo sindacale per i campioni d'Europa in carica contro una nazionale così tecnicamente limitata.
Fernando Santos lo sa, per questo motivo schiererà in campo i migliori undici possibili, senza ricorrere al turnover: ha bisogno dai suoi di una prestazione convincente, decisa, che mandi un segnale forte alla Svizzera e alla Lettonia, attuali capolista di un girone B che prevede anche Ungheria e Far Oer. Insomma, a parte Xhaka e compagni, tuttti avversari di basso rango, compresi i magiari che bloccarono all'Europeo i futuri campioni sul 3-3.
Messo alle spalle il successo in Francia, i lusitani provano a ripartire da un avversario che hanno affrontato tre volte, vincendo sempre. La prima volta fu un 4-0 in amichevole, poi un doppio incontro nella fase di qualificazione del Mondiale 2002. 3-0 in Portogallo, 7-1 ad Andorra, con tanti ringraziamenti.
L'esordio è stato per entrambe abbastanza traumatico: come detto, i portoghesi senza Ronaldo hanno perso in Svizzera. Andorra invece ha sfidato la Lettonia in casa, giocandosela alla pari, mangiandosi anche svariate nitide occasioni e crollando per un'uscita folle del proprio portiere Pol. Le buone ragioni per giocarsela, almeno dal punto di vista psicologico, la nazionale di Koldo Alvarez le avrebbe, è il divario tecnico che scaccia però ben presto l'idea di proporsi a viso aperto. Sarà, molto probabilmente, uno show lusitano, con gli ospiti pronti a ripartire in contropiede.
Allo spettacolo non prenderà parte Adrien Silva, infortunatosi nella gara di campionato del suo Sporting nel fine settimana. Nessun problema comunque, visto che il trio da centrocampo sarà formato da William Carvalho vertice basso e i due Joao, Mario e Moutinho, da interni. Davanti torna Cristiano Ronaldo, insieme a lui giocheranno Quaresma e la rising star André Silva. Niente sorprese in difesa e tra i pali.
Sarà invece un 4-3-1-2 spregiudicatamente difensivo quello di Andorra, tanto che è facile immaginare una squadra dal baricentro basso e che in fase difensiva comporrà una linea di sei uomini, con gli interni di centrocampo bassissimi e anche le punte tenute con il freno. Esiste la possibilità che Koldo Alvarez giochi per lo 0-0 contro una squadra così di gran lunga superiore.