Il muro azzurro cade nei primi minuti della ripresa, una crepa inattesa. Vitolo si lancia verso la porta, Buffon, in uscita bassa, manca l'appuntamento con il pallone, spalancando la porta. De Sciglio è nei pressi dell'azione, ma non può intervenire. La Spagna passa ed entra nel rettilineo finale in vantaggio. Il portiere, al termine, analizza il gigantesto errore.
“Avevo troppe idee in testa, ecco cosa mi ha tradito”.
“Mi sono accorto che, nell’uscita fuori area, stavo per travolgere Vitolo. A quel punto, ho cercato di cambiare direzione e calciare subito il pallone, ma l’ho mancato. Cose che succedono? Sì, ma ci possiamo ridere sopra soltanto perché non abbiamo perso… e a patto che non accadano troppo spesso, altrimenti diventa preoccupante”.
Un episodio decisivo per mutare l'approccio azzurro, prima timoroso, poi impetuoso. La scossa "intacca" la mente tricolore, l'Italia si riversa nella metà campo spagnola dopo un'ora di silenzio. Eder si procura il rigore, De Rossi, freddo, batte De Gea. Fondamentale il doppio cambio di Ventura, con Immobile e Belotti a mutare il volto offensivo della nostra nazionale.
“E’ l’episodio che ci ha sbloccati. Prima avevamo disputato un’ora di gioco sotto tono, l’avversario ci stava sovrastando e noi eravamo bloccati, non so bene per paura di cosa. Non riuscivano a trovare le linee di passaggio che il c.t. ci aveva indicato. Ma devo fare i complimenti ai miei compagni, perché non è da tutti riuscire a reagire in modo veemente, dopo aver sofferto per così tanto tempo. Alla fine avremmo addirittura potuto vincere, ma sarebbe stato troppo”.
Buffon, con intelligenza, ricorda però anche il momento più difficile, un primo tempo a protezione dell'area, senza alcuna sortita d'attacco, con pallone e partita nelle mani della roja. Importante costruire il futuro osservando i propri limiti.
“Abbiamo fatto esperienza senza pagare un prezzo troppo caro, senza farci troppo male. In futuro dovremo ricordarci di entrambe le fasi vissute in questa partita. Sia la prima ora difficile che l’ultima mezz’ora incoraggiante”.
Chiosa finale per Pellé. Il centravanti azzurro esce a mezzora dal termine e rifiuta la stretta di mano del Ct. Buffon minimizza, gesto figlio del momento e della tensione. Nessun problema di spogliatoio all'orizzonte.
“E’ un ragazzo fantastico e a freddo si renderà conto di aver sbagliato. Si scuserà per il suo comportamento e noi saremo felici di riabbracciarlo. Ha sbagliato, ma sono cose che possono capitare, in partite così tese”.