Tutto facile per la Serbia nella serata di gare valide per le qualificazioni a Russia 2018, una pur coraggiosa Moldavia infatti non riesce a reggere l'impatto e cade per 0-3 contro in casa.
Il primo tempo parte con i padroni di casa che riescono a far propri i primi quindici minuti di gara, creando anche azioni pericolose con Dedov. È però la Serbia quella che riesce ad andare più vicina al gol, quando al 10' un calcio di punizione di Kolarov, che aveva aggirato la barriera, viene bloccato da Cebanu. Al 19' il vantaggio serbo, con Tadic che sfrutta un errore nell'ABC del calcio da parte di Epunaru per prendere palla e servire Kostic, che a porta vuota insacca (0-1). Gli uomini di Muslin prendono coraggio ed iniziano a far valere la propria superiorità tecnica. Solo il palo al 31' impedisce a Kostic di trovare raddoppio e doppietta personale. Doppio vantaggio che comunque si concretizza al 37', quando l'asse Tadic-Kostic si ricrea, ma stavolta per creare un assist al bacio che Ivanovic, eludendo la marcatura di Carp, insacca con uno dei suoi fondamentali, ovvero il colpo di testa (0-2). Nel recupero Tadic va vicino allo 0-3, ma Cebanu in tuffo gli dice no.
La seconda frazione di gara non è dissimile dalla prima, con la Serbia che continua ad attaccare, andando vicino ad allargare il vantaggio con Katai prima, che conclude grazie ad un velo di Tadic, e poi proprio con quest'ultimo, vera spina nel fianco per i padroni di casa, ma il suo tiro si spegne sull'esterno della rete. La Moldavia è però coraggiosa e riesce a farsi notare di nuovo al 56', con Cojocari che sfiora il palo da lontano. È però il preludio alla terza rete serba, che arriva al 59' con il solito Tadic, che giostra con Katai ed insacca (0-3). Partita chiusa e che dunque continua senza che le due squadre spingano troppo sull'acceleratore. L'ultimo sussulto al 77', con Katai che spadroneggia al centro e arriva al limite dell'area, salvo poi sparare un tiro troppo impreciso per insaccarsi. Finisce dunque 0-3 per gli uomini di Muslin, la Moldavia si deve arrendere a causa della propria inferiorità tecnica.