Un pareggio alla prima in Europa League a Salonicco contro il Paok e un altro risultato uguale nell'ultima gara di campionato contro il Milan. In entrambe le sfide la sensazione di una Fiorentina meno imprevedibile rispetto alla scorsa stagione e con meno sorrisi in campo e in panchina. Paulo Sousa, allora, alla vigilia della gara contro il Qarabag, chiede ai suoi ragazzi più leggerezza.
L'allenatore portoghese inquadra così la seconda giornata di Europa League per la sua Fiorentina: "Di solito le prime partite in Europa propongono tantissime sorprese, il Qarabag è una squadra molto equilibrata con esperienza internazionale. Due anni fa hanno già dimostrato di poter fare ottime cose in Europa, vincendo anche col Dnipro. Dovremo dare spettacolo e far divertire, se non portiamo in campo intensità e voglia di vincere sicuramente avremo dei problemi." Possibilità di qualche cambio di formazione, come Babacar dal primo minuto, per dare un'occasione a tutti: "Il turnover non lo vedo, io ho una squadra e cerco di lavorare con tutti: vorrei dare un'opportunità a chi lavora bene, a chi ha lo spirito giusto e chi è concentrato sulla Fiorentina. Avranno tutti una possibilità, l'importante è che mi mettano in difficoltà."
I numeri dell'attacco viola non sono strabilianti, ma Paulo Sousa legge queste cifre in un altro modo: "Attacco in crisi? Io credo che questo vada capito, perchè il giornalismo vive del risultato. Questo è un dato, però bisogna guardare anche altre situazioni. Con il Milan per esempio i nostri numeri sono in crescita, sia di opportunità che di palle gol. Se vinci con due o tre gol questo discorso sarebbe diverso." Ultimo pensiero sulla sua esperienza italiana fino a questo momento: "Allenare in Italia è un traguardo importante, per me è un'opportunità meravigliosa per crescere. Gli allenatori italiani sono molto preparati a livello tattico, io cerco di proporre calcio e per questo motivo la complessità è tanta: l'Italia mi sta dando la possibilità di crescere molto."