Continua la corsa perfetta del nuovo Manchester City marchiato a fuoco dalle dottrine di Pep Guardiola. I Citizens passano anche sul campo dello Swansea di Francesco Guidolin al termine di un match bello e combattuto per oltre un'ora di gioco. All'iniziale vantaggio firmato dal Kun Aguero - al rientro dopo le tre giornate di squalifica -gli Swans rispondono immediatamente con Llorente, al primo centro in Premier League. Nella ripresa le occasioni fioccano, ma il City è bravo e fortunato a sfruttare il penalty concesso per un fallo di Van Der Hoorn su De Bruyne. Il Killer Aguero non fallisce portando a 11 il numero di gol in stagione, ma soprattutto indirizzando una sfida che si chiude qualche minuto dopo con il contropiede perfetto concretizzato da Sterling.
Per il Manchester City è il nono successo in altrettanti match stagionali; il sesto in questa Premier League al momento dominata a punteggio pieno proprio dai ragazzi del Pep.
Reduce dalla sconfitta in League Cup rimediata proprio per mano di un City imbottito di riserve, gli Swans di Francesco Guidolin approcciano la sfida del Liberty Stadium con l'acqua alla gola. I gallesi infatti, sono fermi a quota quattro punti dopo la serie negativa che li ha portati a raccogliere appena un punto nei quattro incontri successivi al vittorioso esordio sul campo del Burnley. Guidolin, finito sulla graticola, non rinuncia ad attaccare, nonostante il match sia almeno sulla carta sfavorevole allo Swansea. Nel 4-3-2-1 dell'italiano viene confermato Fer a centrocampo, mentre dietro a Llorente vengono riproposti Sidgursson e Routledge.
Il Manchester City invece, torna al Liberty Stadium appena tre giorni dopo il successo il League Cup, successo che ha permesso agli uomini di Guardiola di raggiungere le otto vittorie in altrettanti match stagionali. Nonostante l'impellente impegno in Champions League, Pep non si lascia influenzare dal turnover schierando la miglior formazione possibile. Con Kompany ancora in cerca della miglior condizione, il Pep sceglie la coppia Otamendi - Stones in difesa, con Sergio Aguero che rientra dal primo minuto dopo le tre giornate di squalifica scontate per la gomitata a Reid.
Sotto il cielo plumbeo del Liberty Stadium, mentre va in scena l'infinita battaglia tra il completo di Guardiola e la tuta di Guidolin, i ragazzi in bianco scattano con maggior rabbia e convinzione dai blocchi di partenza. Su un pallone mal gestito da Stones, l'indiavolato Fer fa scattare il contropiede Swans, attutito negli ultimi sedici metri dalla sporcatura decisiva di Otamendi che rallenta in modo decisivo l'azione.
Il segnale lanciato dagli Swans da la svelgia ad un City partito in sordina e sottoritmo: al quinto Fernandinho si mette in proprio cercando il jolly dai trenta metri; poi, al nono è l'inizitaore dell'azione che porta al gol Aguero. Il lancio in diagonale del brasiliano sembra indirizzato con il telecomando, proprio sui piedi del libero Sagna. Il francese controlla a dovere e mette palla nel mezzo dove Aguero riesce nella magia: anticipato l'intervento del difensore, il Kun uncina la sfera riuscendo a portarsi il pallone in direzione della porta di Fabianski. Il cambio di passo è notevole e nessuno riesce ad arginare la giocata, chiusa con un destro secco tra le gambe del polacco.
La segnatura di Aguero, la decima in appena cinque partite giocate in stagione, sembra aprire la strada al dominio di un City che però, almeno in quelli che sono i piccoli particolari, non sembra brillare come è solito fare. Lo Swansea invece, è un lontano parente di quello visto fino a mercoledì proprio contro questo avversario. I ragazzi di Guidolin non accusano il colpo del gol, anzi, si spingono ben presto in avanti alla ricerca dell'immediato pari.
La reazione rabbiosa si manifesta nell'azione immediatamentre precedente a quello che sarà il gol del pareggio. Un mobilissimo Llorente si apre a sinistra per ricevere il pallone sul vertice alto dell'area di rigore. A seguire l'azione a rimorchio sono Fer e Naughton che combinano tra loro favorendo il rientro in area di Llorente. Il Re Leone si butta sul pallone, ma Claudio Bravo compie un grande intervento deviando la sfera indirizzata da distanza molto ravvicinata.
Tutto questo però, è solo il preludio al gol del pareggio che arriva meno di 60 secondi più tardi. La difesa di Guardiola allontana male, favorendo il recupero di Sigurdsson bravissimo nel cercare il pallone verticale. Sagna si fa trovare fuori posizione, finendo per essere spostato dalla forza bruta di Llorente. L'ex Juve sfonda il francese, poi carica un bolide che si scaglia fulmineo sotto l'angolo lontano, la dove Bravo non può mai arrivare.
La risposta, potente e rabbiosa di Llorente e di tutto lo Swansea, non cambia il volto di un Guardiola preoccupato ma composto, che quasi sempre in piedi segue lo svolgersi dell'azione dei suoi ragazzi. Con il passare dei minuti infatti, il match si conferma avvincente ed equlibrato soprattutto in quanto ad occasioni da gol. Gli Swans ci provano con Sidgursson prima di reclamare un penalty che sarebbe risultato generoso. Lo stesso City reclama un blocco su Sterling, ma soprattutto recrimina per le occasioni sciupate da Kevin De Bruyne. Il belga non è preciso quando, lanciato a rete da una giocata semplicemente sublime del duo Gundogan - Sterling, chiude troppo il destro, graziando un Fabianski che poco avrebbe potuto.
Anche in avvio di ripresa il match resta vivo, frizzante e aperto ad ogni tipo di risultato. A darne l'ennesima dimostrazione è la squadra di Guidolin, in grado di andare al tiro al termine di una stupenda azione, costruita tutta di prima intenzione e in totale verticalità. Naughton però, non ha le idee chiare tra il servire Llorente e l'andare al tiro; alla fine ne esce un pallone abbondantemente fuori dallo specchio dei pali, lontano anche dalla figura del nove bianco.
I citizens però, di certo non stanno a guardare. Il break concesso dal centrocampo Swans rischia di essere mortale quando De Bruyne inizia a danzare deciso verso i tre pali di Fabianski. Il belga è instoppabile, ma tra il suo mancino e la rete dell'estermo difensore Swans, il pallone incoccia beffardo sul fondo schiena del compagno Sterling.
In braccio di ferro prosegue fino all'ora di gioco, quando i padroni di casa falliscono il contropiede con il mancino di poco alto di Sidgursson e Aguero si fa anticipare all'ultimo istante da un super intervento di Jordi Amat.
Di lì in poi i ragazzi di Pep Guardiola prendono campo, schiacciando in modo costante la difesa di Guidolin, costretta a capitolare su un colpo di braccio rifilato da Van Der Hoorn sul volto di De Bruyne. Per il direttore di gara non ci sono dubbi, è calcio di rigore e ammonizione per il centrale difensivo di Guidolin che si dispera per la discutibile decisione. Sommerso dai fischi del Liberty Stadium si presenta ancora il Kun, glaciale nell'attendere il primo movimento di Fabianski e battere il polacco con uno scavetto beffardo.
Questa volta sì, il nuovo vantaggio di Aguero finisce per togliere il fiato ad uno Swansea generoso, che crolla alla distanza. Fabianski è costretto agli straordinari per deviare un destro di Silva, a sua volta deviato da Amat; poi però, non può nulla sul contropiede fulmineo imbastito da un De Bruyne ancora protagonista. Con tutto lo Swansea in avanti per via di un corner, i citizens riescono sfruttano l'occasione perforando i resti della difesa di casa con la rapidità fulminea di Sterling. Servito nella corsa dai compagni d'attacco - tutti attivi nella ripartenza - l'ex Reds sfida nell'uno contro uno Amat prima di battere con un colpo di biliardo Fabianski.
Il 3-1 consiglia a Guardiola dei cambi conservativi in vista della Champions. Escono Sagna, Gundogan e soprattutto De Bruyne, colpito duro dopo uno scontro a centrocampo. Le sue condizioni non sembrano preoccupare, ma alla fine della giornata risultano la notizia meno buona che giunge dal Galles. Guardiola e il "Suo" City fanno 9 su 9. La vetta della Premier è sempre più solida e il prossimo avversario già avvisato: mercoledì si va in Scozia per la 'decima'.