Un buonissimo Tottenham riscatta la sconfitta interna in Champions League battendo meritatamente il Sunderland, seppur con uno scarto minimo, al termine di una gara dominata dal primo all'ultimo minuto dalla truppa di Pochettino. Decide Kane nel secondo tempo, mentre Lamela e Son vanno vicinissimi al raddoppio. Con questi tre punti, gli Spurs balzano al terzo posto, sorpassando Arsenal, Chelsea e United, con undici punti. Sunderland nelle retrovie, con un solo punto all'attivo.

Solito 4-2-3-1 per Pochettino, ma con sostanziali differenze, a partire dalla difesa: Eric Dier dirottato al centro, come sparring partner di Alderweireld, Vertonghen a sinistra, Walker sull’out destro, Lloris tra i pali. Mediana a due con Wanyama e Dembelè, mentre Sissoko sostituisce Eriksen sulla trequarti, con Alli alle spalle di Kane, mentre Son si posiziona a sinistra.

Moyes lancia un 4-5-1, mutevole in un 4-3-3 in fase offensiva, con l’ex di giornata, Defoe, spalleggiato da Januzaj e Pienaar ai lati, mentre Cattermole e Ndong giocano come mezz’ali, di supporto al regista Jan Kirchoff. Djilibodji e Kone formano il duo centrale, davanti a Pickford in porta. Terzini Manquillo e Denayer.

Già dal fischio d’inizio, è il Tottenham a schiacciare gli ospiti nella propria area, trovando il primo guizzo dopo tre minuti e mezzo, con Sissoko che sfiora il gol mandando fuori di pochissimo una conclusione rasoterra da posizione defilata, mentre Pickford si supera mandando in angolo un colpo ravvicinato di Kane al nono minuto di gioco. Nei successivi cinque giri di lancetta, un mostruoso Pickford nega per ben quattro volte la goia del gol al Tottenham, in ordine risponde alle botte di Dembelè e Wanyama da fuori area, ferma l’inserimento di Kane, mandando in corner la sfera, e para il successivo colpo di testa potente di Alderweireld. Per la prima volta, al minuto 21’, il Sunderland si rende pericoloso, con Defoe, che riceve un lancio lungo da Pickford, sparando addosso a Lloris da posizione ravvicinata. Il Tottenham alla mezz’ora di gioco alleggerisce la presa, permettendo al Sunderland di rifiatare, ma senza creare particolari insidie alla retroguardia di Pochettino. Al 39’, Son si ritrova con un buon pallone al limite dell’area, tira una rasoiata che scheggia sul palo, mentre Dembelè sfiora la traversa da fuori area al minuto successivo. Al 44’, il Tottenham rischia una clamorosa beffa: Januzaj si inserisce sulla sinistra, servendo a Pienaar una palla d’oro da appoggiare a porta sguarnita, ma Wakler si immola e salva sulla linea un gol già fatto, salvando i suoi da un clamoroso svantaggio.

Nella ripresa il copione resta pressochè invariato, con un attivissimo Son a sinistra che guida le sortite offensive degli Spurs, andando vicinissimo a firmare il vantaggio al minuto 54', con una botta che si infrange sull'esterno della rete. Al 58', Kane porta finalmente avanti i suoi, appoggiando a rete da un metro, dopo un cross di Walker, con Alli che fa sponda per la punta inglese. I Lilywhites non si fermano, portando avanti il proprio assalto, alla ricerca del gol che chiuderebbe i conti, con Sissoko, Alli e Dier pericolosi, ma imprecisi. A meno di dieci minuti dal triplice fischio, Lamela va vicinissimo al due a zero per ben due volte, mentre Kane abbandona il campo per una botta alla caviglia. I Black Cats si ritrovano in dieci con l'espulsione di Januzaj al novantesimo, consentendo agli Spurs di amministrare con tranquillità il vantaggio fino al triplice fischio, dopo sette minuti di recupero. Finisce uno a zero per il Tottenham.