Non è una favola, è una realtà: il Sassuolo debutta nella fase a gironi di Europa League 2016/17 battendo per 3-0 l'Athletic Bilbao e conquistando i primi tre punti della propria storia a livello continentale. Una prestazione massiccia, solida, limitando la sofferenza e sfruttando nel migliore dei modi le poche palle-gol acquisite: la squadra di Di Francesco si riscopre grande una volta di più.

LE SCELTE - Sorprese in entrambi gli undici, a partire dall'assenza di Aduriz, con Sabin Merino da finto centravanti. Esordio anche per Yeray in difesa al posto di Boveda, con Herrerin in porta, terzo portiere in tre partite consecutive. I padroni di casa rispondono con Ricci preferito a Ragusa come vice-Berardi e Defrel al posto di Matri, mentre in mediana trova spazio Mazzitelli al posto di Duncan. In difesa spazio ai giovani in fascia, Lirola a destra e Letschert a sinistra. 

CALMA PIATTA - Neroverdi piuttosto bloccati nelle prime battute, complice anche il fattore emozionale; discorso che non influenza invece i baschi, pericolosi in apertura sfruttando anche i piazzati. Col passare dei minuti la squadra di Di Francesco si scrolla di dosso la paura, riuscendo a macinare più gioco in mezzo e riducendo anche le sofferenze. La prima reale costruzione pericolosa è un contropiede per gli ospiti al 25', quando Sabin Merino trova un corridoio sulla destra per scappare, il successivo cross trova la testa di Muniain la cui conclusione non inquadra lo specchio. Il falso nueve di Valverde insiste nei propri movimenti in profondità, dai quali scaturiscono le migliori occasioni del primo tempo. Per la verità, poche, anche complice un Sassuolo ordinato in mezzo al campo ma poco pungente in avanti, se non con le iniziative personali di Politano, impreciso nell'ultimo passaggio. Gli ultimi sussulti sono di Beñat, un destro da fuori centrale, ma che gira in maniera pericolosa creando qualche grattacapo a Consigli, così come accade sul successivo corner battuto direttamente in porta e sventato dall'estremo difensore emiliano.

STRA-SASSUOLO - Migliore lo spirito del Sassuolo nella ripresa, immediatamente pericoloso con Ricci, ispirato da Politano ma impreciso nel tiro-cross. Unica "fiammata" dell'ex Roma e Crotone, che al 53' lascia spazio a Ragusa, mentre Valverde cambia volto all'attacco inserendo Aduriz e Susaeta per Muniain (non al meglio) e Inaki Williams. A sbloccarla è però l'incursione di un difensore neroverde, quale Pol Lirola: parte da metà campo in slalom, arriva davanti a Herrerin e lo fredda con un preciso destro rasoterra incrociato sul palo opposto. In situazione di svantaggio, il Bilbao raccoglie le energie ma fatica a riordinare le idee, tanto che un buco irreale regala il raddoppio a Defrel al 75': San José tenta un retropassaggio insensato, sul quale il francese si avventa in anticipo colpendo con il mancino e gelando Herrerin. La rete spezza definitivamente le speranze dei baschi, che capitolano all'82' su un mancino magistrale di Politano dal limite dell'area. Rischia anche Ragusa di infierire, ma sul suo di sinistro Herrerin si immola, respingendo.

Il finale è una lunga passerella tra applausi e cori dei (pochi) tifosi accorsi a Reggio Emilia per una partita di portata storica. Una vittoria per 3-0 emblema del miglioramento neroverde, dell'ascesa verso il successo, di una realtà con una reputazione in continuo aumento. Ora, anche a livello europeo.