Inizia con un pareggio la corsa europea del Bayer Leverkusen. Le aspirine incantano e danzano sul pallone nella prima mezz'ora, trovando anche due realizzazioni con Mehmedi e Calhanoglu. Poi, l'uno-due devastante firmato Dzagoev-Eremenko fa scendere la notte sulla città tedesca. Il Leverkusen non si rialza più, creando poco e niente; lo segue il CSKA che decide di arroccarsi nella propria metà campo senza correre inutili rischi.
Il pallino del gioco, sin da subito, nei piedi degli uomini di Schmidt che imbasticono una fitta rete di passaggi volti a scardinare l'ordinata e mai scomposta difesa del CSKA. All'8, fiammata Leverkusen alla prima vera occasione. Chicharito controlla una palla vagante e allegerisce verso Calhanoglu che premia il taglio centrale di Mehmedi; controllo e girata sul palo lontano. Proteste vibranti degli ospiti che avevano ravvisato una posizione di offside. Tentano di ricompattarsi e ripartire i giocatori in maglia gialla, alla ricerca del gol ma le strade sono chiuse e difficili da perforare. Infatti, al 15' il Bayer raddoppia. Wendell recupera palla sull'out di sinistra, serve Brandt che illumina il gioco pescando Calhanoglu fra le linee; il N°10 controlla e poi fa partire un sinistro che, deviato, muore proprio sotto l'incrocio. Non si ferma lo strapotere delle aspirine, presenti su ogni disimpegno. Al 19', Hernandez strappa un pallone alla retroguardia del CSKA, serve Mehmedi nel cuore dell'area di rigore che, a sua volta, premia la verticalizzazione di Brandt, para Akinfeev. E' sempre dominio tedesco: al 26' il piede di Calhanoglu inventa un pertugio per trovare Brandt sul lato corto dell'area di rigore, quest'ultimo serve indietro Wendell che esplode il destro ma trova l'estremo difensore russo a sbarrargli la strada. Il Bayer inventa, crea, palleggia come un Barcellona qualunque e rischia grosso ad ogni affondo. Al 36', doppia occassione sul tiro di Mehmedi. Sugli sviluppi di un calcio di punizione, la difesa sale male e lascia il N°14 che tira, completamente solo, centrale e sulla respinta non angola a sufficienza la conclusione. Sul ribaltamento di fronte, ecco il lampo di Dzagoev nella notte tedesca. Avanza Ionov sulla destra ed alza il pallone per l'arrivo del fantasista russo che con un sombrero taglia fuori la difesa e poi mette il piede prima dell'arrivo di Leno. Nemmeno il tempo di metabolizzare il colpo inaspettato che il CSKA raddoppia. Ionov e Traorè danno il là all'offensiva, quest'ultimo serve in verticale Eremenko, bravo a superare con una staffilata ravvicinata Leno. Si sveglia, definitivamente, la squadra di Slutskiy che inizia a punzecchiare la retroguardia casalinga senza però creare particolari grattacapi. Si va al riposo su un pirotecnico 2-2
Pronti, via ed occasionissima Bayer. Al 46', un lancio dalle retrovie sblocca Brandt che si ritrova solo davanti ad Akinfeev ma arriva tardi e colpisce la sfera con la punta, piazzandola sul fondo. Schimdt sceglie di cambiare sin da subito le carte in tavola, sparando tutte e tre le cartucce disponibili in 5 minuti. Il match imbocca il binario dell'equilibrio, con le due squadre che faticano a superare la fascia centrale. Al 61' clamorosa occasione non sfruttata dal Leverkusen. Kampl si fa 60 metri di corsa prima di arrivare al limite dell'area, tenta l'imbucata per Mehmedi ma una deviazione mette in gioco Pohjampalo, il quale perde l'equlibrio al momento propizio e l'occasione sfuma. Al 64' è Volland a scaldare i guantoni di Akinfeev con una rasoiata centrale dai 25 metri, bloccata. Le aspirine sembrano, di nuovo, quella squadra capace di sotterrare il CSKA che però resta sempre guardinga. Al 68', uno-due interessante tra Ionov e Golovin con l'ala del CSKA che tenta un destro a giro dal limite, controllato da Leno. Fa male Wendell sulla corsia mancina, spina sul fianco costante ma sempre fumoso come i suoi compagni. La partita si compatta e non si rianima più. Al 79', Kampl sciabola un cross lungo sul palo lontano a cercare l'imbucata di Volland, che sfiora soltanto un pallone decisivo. All' 81', tempo di break per Eremenko che soffia palla ad Aranguiz, scivola via indisturbato sulla fascia destra ma il suo tiro viene rimpallato dal ginocchio di Toprak. E', sulla carta, l'ultimo vero sussulto della gara poichè i vari contropiedi e gli strappi delle due squadre risultano evanescenti causa la poca lucidità.