Vazquez ha da poco lasciato l'Italia e la Serie A, dove molti si sono chiesti come nessuno abbia deciso di investire 15 milioni di euro per portarsi a casa i suoi piedi e la sua visione di gioco. Tanto meglio per il Siviglia e per Jorge Sampaolo che anche sul Mudo vogliono provare a costruire un'utopia del football tanto affascinante quanto complicata.
L'esordio in Champions League sarà allo Juventus Stadium, dove Vazquez ritroverà l'amico Dybala e il pericolo principale per la difesa del Siviglia e cioè Gonzalo Higuain, come spiega alla Gazzetta dello Sport: "Dybala? Ci siamo sentiti. Ci siamo sfottuti e presi in giro al momento del sorteggio. Ieri sera, alla vigilia, di nuovo. È un piacere ritrovare un amico, anche se da avversario. Novanta milioni sono giusti per Higuain, Gonzalo è il miglior 9 al mondo, mi piace da morire. Sarà una partita difficile quella dello Stadium. I compagni parlano parecchio delle due sfide dell’anno scorso, soprattutto di quella di Torino: ricordano le grandi difficoltà che incontrarono, non riuscivano a uscire dall’area. Sanno che la Juventus era un rivale complesso l’anno scorso e ora lo è ancora di più. Però siamo convinti di poter far male e l’idea è quella di tornare a casa con dei punti. Noi andiamo “partido a partido” come dice sempre Simeone. I tifosi sono contenti ma in qualche modo anche “stanchi” dell’Europa League, vogliono di più e hanno ragione. Proveremo in ogni modo ad accontentarli."
Non è facile mettere in pratica il pensiero di calcio di Jorge Sampaoli, ma non si può restare affascinati dalla sua idea di pallone: "La sua idea è quella di andare sempre avanti, attaccare, attaccare. Il suo messaggio è complesso da realizzare sul campo, ci vuole grande fiducia nei compagni ma se funziona la sua è un’idea di gioco meravigliosa e uno si diverte. Vale la pena provarci e rischiare. Però è dall’inizio della stagione che stiamo cercando di migliorare l’aspetto difensivo.L'idea di Sampaoli è molto bella, attrattiva, però per farla fruttare c’è bisogno di grande solidarietà da parte di tutti. Poi Jorge è qui da poco: nuovi schemi, tanti nuovi giocatori e una squadra consolidata sullo stesso stile di gioco da diversi anni. E che stile: con Emery era tutto il contrario rispetto a Sampaoli. Dobbiamo abituarci al cambio di gioco, chi è appena arrivato così come chi era già qui. E ci sono tante lingue nuove, tante nazionalità: non è semplice ma stiamo migliorando. Anche per questo il test di Torino sarà interessante: ci dirà a che punto siamo."