Riparte dal giardino di casa, quello calcato con naturalezza e semplicità, il cammino europeo del nuovo Bayern Monaco targato Carlo Ancelotti. Le fatidiche notti di Champions League, quelle che fanno rabbrividire ed emozionare al semplice richiamo dell'inno, tornano in Baviera per una stagione in cui dal Panzer rosso ci si attende l'acuto finale.

I tre anni di impero Guardiola hanno rivoluzionato spogliatoio, ambiente e modo di pensare; sono arrivati tre campionati, coppe di Germania e Supercoppe. Nulla da fare invece, per quel che riguarda il sogno proibito di ogni club: la UEFA Champions League
La coppa più prestigiosa e amata, è rimasta una chimera per il Bayern, campione nel 2013 e poi sempre bloccato all'altezza delle semifinali. E' successo nel 2014, quando Guardiola è stato spazzato via dal Real Madrid; nel 2015, con il trionfo del Barcellona, e nel 2016, con l'esaltazione del Cholismo al cospetto del calcio guardiolista. Ora però, un nuovo capitolo della storia bavarese, sta prendendo forma: sulla panchina dell'Allianz Arena si è insediato un uomo che vive per la Champions League, Carlo Ancelotti. Vincitore di ben cinque coppe dalle grandi orecchie - due da calciatore e tre da allenatore - Ancelotti sembra essere il condottiero ideale per riportare sul trono d'Europa una delle Grandi del vecchio continente. 

Hummels e Lewandowski si confrontano con Ancelotti. Fonte foto: it.uefa.com

L'urna di Nyon, la stessa che lo scorso anno accoppiò il Bayern con la Juventus all'altezza degli ottavi, anche in questa stagione è stata protagonista in negativo. Ai bavaresi infatti, è capitato uno dei gironi più ostici in assoluto, il gruppo D. Oltre al Bayern, sono presenti il PSV, la scorsa finalista Atletico Madrid, e la matricola Rostov
Proprio questi ultimi saranno gli avversari del Bayern nella gara d'esordio, questa sera all'Allianz. A primo impatto, il nome Rostov non da molte preoccupazioni ad una squadra forte ed organizzata come il Bayern; in realtà, i russi, alla prima in assoluto in una fase a gironi di UEFA Champions League, hanno già dimostrato le loro capacità nei vari turni preliminari che hanno preceduto il group stage.
Dopo aver passato i turni più bassi, è nell'ultimo play off che il Rostov ha stupito l'Europa: i russi sono riusciti a strappare il pareggio all'Amsterdam Arena, al cospetto dell'Ajax; mentre nella gara di ritorno, dinanzi al pubblico di casa, hanno strapazzato gli avversari con un perentorio 4-1. Un punteggio eloquente che ha messo in luce le doti di una squadra senza grandi individualità ma dal grande spirito e tenacia. Il Bayern dovrà stare attento soprattutto alla fisicità e alla condizione, nettamente migliore dei rivali - il campionato russo è in corso di svolgimento da molte settimane mentre la Bundesliga è appena alla seconda giornata - che cercheranno di fare leva proprio su un tipo di calcio poco estetico ma assai efficace.

Carlo Ancelotti scherza con Vidal. Fonte foto: it.uefa.com

Carlo Ancelotti, alla prima gara europea da allenatore dei bavaresi, non potrà contare su alcune pedine di rilievo. Nonostante le certe assenze, Ancelotti ha portato a termine con successo i primi tre impegni della stagione - La Superocppa di Germania e i primi due turni di Bundesliga. Ciò, rende l'idea della qualità oltre che della profondità della rosa bavarese, questa sera priva di Boateng, Coman e Robben
Nel 4-1-4-1 ereditato da Pep Guardiola, ci sarà spazio per Javi Martinez al centro della difesa. Accanto allo spagnolo Hummels, con Alaba e Kimmich a presidiare una difesa blindata dai guantoni di Neuer. A centrocampo, un fedelissimo di Carlo, vale a dire Alonso, giosterà in cabina di regia, con Muller - oggi 27 anni per lui - Thiago, Vidal e Douglas Costa, in posizione leggermente più avanzata. L'unica punta, sarà naturalmente Robert Lewandowski già a quota sette reti stagionali.

BAYERN MONACO: (4-1-4-1): Neuer; Kimmich, Javi Martínez, Hummels, Alaba; Alonso; Müller, Thiago, Vidal, Costa; Lewandoswki. All. C. Ancelotti.

Fonte foto: it.uefa.com

Evidenti problemi di formazione accompagnano anche la vigilia in casa Rostov. I russi, giunti ieri in Germania, dovranno fare a meno di almeno tre titolari: Grigoryev ha un problema al ginocchio, Kudryashov è squalificato e Azmoun alle prese con problemi muscolari. Per questi, ma anche per altri motivi, il tecnico dei russi,  Ivan Daniliants sembra propenso a schierare un undici molto difensivista.
Il 5-4-1 sembra il modulo più indicato, con Dzhanaev tra i pali, protetto dalla nutrita difesa a cinque: Terentyev e Bayramyan saranno gli esterni, con Gueye, Navas e Granat al centro. Il reparto centrale vedrà Kalachev, Gatskan, Noboa - mente pensante oltre che uomo squadra - e Erokhin fare da spalla alle sortite del solo Poloz, centravanti desiganto al difficile compito di scardinare la difesa del Bayern.

ROSTOV: (5-4-1): Dzhanaev; Terentyev, Gueye, Navas, Granat, Bayramyan; Kalachev, Gatskan, Noboa, Erokhin; Poloz. All. I. Daniliants.

Fonte foto: it.uefa.com

Le due squadre non si sono mai affrontate nella loro storia, dato che quella dell'Allianz Arena sarà la prima sfida in assoluto per il Rostov nella massima competizione continentale. I russi, sono reduci dal successo casalingo ottenuto nell'ultimo turno di campionato: un 2-1 al Krylya Sovertov che ha fatto eco anche in Germania dove il Bayern è passato sul campo dello Schalke 04 con uno 0-2 maturato tutto nel finale. Questa sera però, la musica sarà diversa; l'inno della Champions League è stato in silenzio per troppo tempo.