Il derby di Manchester non é mai una partita semplice da raccontare e prevedere, che ha assunto importanza sempre crescente negli ultimi anni grazie al dominio in Premier delle due squadre cittadine: Manchester United e del Manchester City. Entrambe le squadre arrivano al match di domani a punteggio pieno dopo tre giornate e sono le più quotate per vincere il titolo, sia per qualità della rosa, sia per gli acquisti faraonici di questa estate. Ben oltre la solita voglia di prevalere sui rivali, il derby verrà deciso soprattutto sul campo, con soluzioni che i due allenatori adotteranno per far pendere la bilancia dalla propria parte: queste le cinque sfide all'interno del match da tenere d'occhio.

1. Ibrahimovic - Stones: 34 anni il primo, 22 anni il secondo. Attaccante il primo, difensore il secondo. Con l'assenza pesante del Kun Aguero che priverà il match di un'altra sfida tattica (vs Bailly, impressionante fin qui nell'avvio dello United), i fari saranno puntati su di loro che si sono già scontrati ad agosto in occasione del testimonial dì Wayne Rooney. Quasi sicuramente sarà il 22enne inglese a doversi occupare della marcatura dello svedese, chiamato a far valere i suoi chili e centimetri, nonché la sua vasta esperienza. Sono loro i giocatori che più incarnano la filosofia di rispettivamente Mourinho e Guardiola e quelli che, si spera, diano battaglia fino all'ultimo;


2. Pogba - Silva e Fellaini - De Bruyne: il pezzo pregiato della campagna acquisti dello United (pagato 89 milioni di sterline), dopo una prova opaca contro l'Hull City, è chiamato a riscattarsi nel derby contro un'avversario di altissimo livello come lo spagnolo. Sarà fondamentale per Pogba non lasciare spazi di manovra a Silva e impedirgli di ricevere palla tra le linee, ma soprattutto dare una mano in fase offensiva soprattutto sulle palle alte. In un certo senso anche la sfida tra i due giocatori del Belgio sarà da non sottovalutare con il primo chiamato ad una marcatura preventiva su De Bruyne, quest'ultimo schierato da Guardiola con la funzione del numero 8 classico, libero di salire e partecipare attivamente alla fase offensiva sovrapponendosi agli esterni;


3. Nolito - Shaw e Sterling - Valencia: le corsie esterne saranno in primis le zone di campo da seguire con maggiore attenzione, soprattutto per l'intensità degli interpreti. Nonostante il continuo svariare di campo delle due ali del City, l'idea è che sarà Shaw a dover seguire da vicino i tagli esterni-interni di Nolito che già hanno fatto male in queste prime uscite stagionali, e quindi a dover eseguire alla perfezione le diagonali difensive. Al tempo stesso Valencia e Sterling (già protagonisti di scintille in un Inghilterra-Ecuador finita 2-2 poco prima del mondiale 2014). Il 29enne sudamericano sarà chiamato a limitare le proprie folate offensive per poter seguire meglio e limitare l'1vs1 di Sterling, avendo la giusta forza fisica ed accelerazioni per resistere agli strappi e dribbling dell'ala inglese;


4. Rashford - Ihenacho: mentre il primo molto probabilmente partirà dalla panchina, il secondo sarà titolare, anche se entrambi restan oda seguire per l'influenza e l'impatto che potrebbero avere in questa partita, anche a gara in corso. Il primo (autore di un hattrick al debutto in under21 in settimana) ha deciso l'ultima dello United in campionato al 94' sul campo dell'Hull City, mentre il nigeriano ha confermato quanto di buono ha mostrato la scorsa stagione nei minuti concessigli da Pellegrini. Saranno loro, con la loro freschezza e rapidità, a dover risolvere un match che si preannuncia piuttosto equilibrato;


5. Mourinho - Guardiola: protagonisti di appassionanti sfide in Liga mentre erano sulla panchina di Real e Barca rispettivamente, i due portano il loro duello nel calcio inglese. Due personaggi estremamente diversi per modo di intendere il calcio ma altrettanto vincenti e solidi. Saranno chiamati ad animare la gara di domani e a dare un senso ai faraonici acquisti dell'estate.