Buon pari dell'Islanda in casa dell'Ucraina nella prima gara di qualificazione per i Mondiali di Russia 2018. Vichinghi avanti con Finnbogason praticamente a gara appena iniziata, ucraini bravi invece a rimontare, a fine prima frazione, con Yarmolenko. Per i ragazzi di Shevchenko, alla prima gara sulla panchina della sua Nazionale, pesa l'errore dal dischetto di Konoplyanka.
Padroni di casa che scendono in campo adottando un equilibrato 4-4-2 pronto a trasformarsi, in fase offensiva, in un 4-2-4: a difesa di Pyatov scelti Butko, Rakitskiy, Kucher e Sobol, mentre a centrocampo si piazzano Sydorchuk e Stepanenko. A sostegno del tandem offensivo composto da Kovalenko e Zinchenko, liberi di svariare sulle fasce i due talenti Yarmolenko e Konoplyanka. Stessa disposizione tattica, invece, per gli ospiti, che scelgono Haldorsson in porta, Arnason-Sigurdsson in difesa, Saevarsson e Skulason sulle fasce arretrate. In attacco Finnbogason e Bodvarrson, afficancati durante le azioni in fase di costruzione da Gudmunsson e Bjarnason. Completano l'undici di Hallgrimsson, in mediana, il duo Gunnarsson-Sigurdsson.
Gara subito molto pimpante per l'Ucraina, che proprone immediatamente un pressing intenso e volto all'attacco. L'Islanda, come spesso ha fatto, preferisce invece attendere, atteggiamento che porta i Vichinghi a segnare praticamente alla prima occasione ammutolendo così l'NSK Olimpiskyi. Autore della rete, Finnbogason, abilissimo a concludere in porta dopo una carambola generatasi da una sua precedente conclusione. La rete colpisce mentalmente il collettivo dell'Est, già sotto praticamente a pochi secondi dal via. Sulle ali dell'inaspettato 0-1, l'Islanda comincia a proporre un calcio molto offensivo, proponendosi qualche volta in avanti e risultando ancora pericolosissima al 12', quando è Bodvarsson a mettere di pochissimo alto. A differenza dei rispetti avversari, l'Ucraina si affida invece ai singoli, sfiorando il pari due minuti dopo con Yarmolenko che, dopo una bella progressione, mette Konoplyanka davanti la porta. L'appoggio più facile del mondo sembra però difficile per l'esterno del Siviglia, che inspiegabilmente svirgola mancando clamorosamente l'1-1.
La fiammata del giocatore numero 7 non scuote però il gruppo allenato da Shevchenko, che non riesce a riproporre un calcio ordinato e preciso. Più affiatato, invece, il gruppo islandese, reduce da un Europeo stellare e pronto a sorprendere anche in altri e più importanti palcoscenici. Al 19' bellissima azione personale di Finnbogason, il cui tiro violento non inquadra però lo specchio della porta. Il calciatore dell'Augusta è in assoluto il migliore dei suoi, una vera e propria freccia imprendibile capace di tagliare in due la difesa avversaria dopo circa venti minuti di stallo. Come successo però nei primi minuti, a segnare è il collettivo più silenzioso: nonostante un atteggiamento tutt'altro che propositivo, infatti, l'Ucraina riesce a siglare un'importantissima rete al 41' e grazie ad un potentissimo mancino di Yarmolenko, bravissimo a scaricare in porta senza pensarci due volte. Dopo un primo tempo sonnolento pareggia dunque il collettivo di Sheva, che chiude così le ostilità poco prima del duplice fischio di Turpin.
Il secondo tempo inizia senza particolari scossoni: l'Ucraina studia bene i Vichinghi, che a loro volta attendono senza voler colpire e, di fatto, scoprirsi. L'atteggiamento tattico ospite addormenta la gara, con l'unico Konoplyanka in evidenza al 62', quando da solo crea scompiglio nella retroguardia islandese. L'inerzia della gara, comunque, non cambia, generando di fatto un secondo tempo sonnolento e che mette in luce le abilità delle rispettive difese. Sia Ucraina che Islanda, infatti, spesso cercano i rispettivi attaccanti con lanci lunghi, prontamente sventati dalle retroguardie avversarie. Al 79' pretenziosa conclusione del neo-entrato Traustason, palla respinta dalla difesa. Quando tutto sembra in procinto di addormentarsi come se si fosse finiti nelle braccia di Morfeo, il lampo inaspettato: minuto ottanta, rigore per l'Ucraina e stadio in visibilio. Sul dischetto va proprio Konoplyanka che, incredibilmente, colpisce il palo facendo disperare compagni e tifosi. Sospiro di sollievo, dunque, per l'Islanda, vicinissima però ad un beffardo 1-2 al 92' e con un tiro di Traustason sventato da Pyatov. Finisce così, 1-1 e un punto ciascuno.
Una gara a due facce: da una parte noiosa, dall'altra emozionante. L'Ucraina ha faticato e non poco, l'Islanda ha invece magistralmente sfruttato le proprie occasioni. Il collettivo vichingo non ha infatti subito la pressione del pubblico di casa, pungolando spesso Pyatov con un modo di offendere preciso e regolare. Rimandato, inoltre, Sheva, sono ancora pochi infatti gli spunti per valutarlo. Migliore in campo per i padroni di casa, Konoplyanka. Per gli ospiti in evidenza Finnbogason.