Buona la prima per Sam Allardyce sulla panchina dei Three Lions: 0-1 sulla Slovacchia firmato da Adam Lallana al 94'. Una partita non facile per gli inglesi contro una squadra ben organizzata e solida difensivamente. La svolta che ha indirizzato totalmente le sorti dell'incontro si è manifestata al 55' con l'espulsione per doppia ammonizione di Skrtel: in dieci uomini, gli slovacchi hanno resistito a lungo, salvo poi cedere proprio mentre Mazic si avviava a fischiare per tre volte. Tre punti preziosi per il nuovo corso Allardyce verso i Mondiali 2018 in Russia, tre punti e primato nel gruppo F con Slovacchia, Lituania, Scozia, Slovenia e Malta.
Un gruppo F, tutto sommato abbordabile per la Slovacchia e i ragazzi di Kozak. Dopo il buon percorso Europeo disputato in Francia, terminato soltanto per mano della Germania, i balcanici puntano in alto e lottare per il primo posto nel girone. L'assetto odierno prevede un 4-5-1 con Kozacik in porta; Penarik e Hubocan terzini con Durica e l'esperienza del capitano Martin Skrtel in mezzo. Mak e Svento sono gli esterni: sacrificio, copertura e contropiede le tre qualità a loro richieste. Il trascinatore del gruppo è, ovviamente, Marek Hamsik: il giocatore napoletano è schierato interno mancino, con Pecovsky in interdizione davanti alla difesa e Gregus mezzala destra. Davanti Michal Duris, attaccante del Viktoria Plzen.
(4-1-4-1) Kozacik; Pekarik, Skrtel, Durica, Hubocan; Pecovsky; Mak, Gregus, Hamsik, Svento; Duris.
Nel debutto da commissario tecnico inglese, Sam Allardyce dispone i suoi con 4-2-3-1. Il nuovo colpo del Torino, Joe Hart, si schiera tra i pali non perdendo la titolarità come accaduto con Guardiola al Manchester City. I laterali bassi sono di proprietà Spurs con Walker e Rose a spingere e sovrapporsi sulle fasce; i centrali sono Cahill e Stones, quest'ultimo ha impennato le proprie quotazioni con il trasferimento alla corte dei citizens. In mediana, intelligenza ed equilibrio, lotta e governo grazie ad Eric Dier e Jordan Henderson; il ritrovato Sterling, assieme a Rooney e Lallana supporta l'unico centravanti Harry Kane.
(4-2-3-1) Hart; Walker, Cahill, Stones, Rose; Henderson ,Dier; Sterling, Rooney, Lallana; Kane.
Il gruppo F di qualificazione ai Campionati Mondiali 2018 si apre, probabilmente, con il big-match più atteso, tra due rose che non dovrebbero avere troppi problemi ad accaparrarsi primo e secondo piazzamento: Slovacchia e Inghilterra. Umori e sensazioni agli antipodi dopo la spedizione in terra francese, entrambe le compagini avevano abbandonato la competizione negli ottavi di finale ma la portata dell'avversario fu ben diversa: i balcanici eliminati dalla Germania, campione del mondo in carica; gli inglesi, con tutti i favori del pronostico, dalla modesta Islanda. Tra l'altro, l'ultimo precedente tra le due squadre risale proprio al gruppo eliminatorio di Euro2016: quel 20 Giugno, allo Stade Geoffroy-Guichard terminò 0-0.
Aria fresca, rinnovata in casa dei tre leoni ora, con l'avvento di Sam Allardyce sulla panchina della nazionale. Il debutto coincide proprio con la prima giornata: match da non steccare, conquistare i tre punti significherebbe infondere fiducia e consapevolezza nel nuovo corso. Le difficoltà nel creare gioco si palesano sin dal principio: schemi, distanze tra i reparti e occupazione degli spazi sono da oliare, così come timing e intesa nelle verticalizzazioni. Si cerca allora di dirottare pericolosità sugli esterni, il tandem Rose-Sterling prova a creare problemi alla difesa slovacca ma di occasioni netti neanche l'ombra. Dall'altra parte, i ragazzi di Kozak mantengono un certo ordine in mezzo al campo e sfruttano gli errori individuali avversari per colpire in contropiede. Prima Cahill perde il pallone ma riesce a rimediare; poi, al 38', Rose commette un'ingenuità regalando di fatto la sfera a Duris in area. Il cross dell'attaccante del Viktoria Plzen attraversa tutta l'area piccola, con Svento che non arriva per pochi centimetri. La prima frazione si conclude con qualche folata degli slovacchi e i tentativi a vuoto di Sterling e Kane: 0-0 il parziale.
Appena 10' sul cronometro del direttore di gara, Milorad Mazic, e un altro volto della nostra Serie A raggiunge Hamsik e Hart sul terreno di gioco: vale a dire il difensore pescarese Gyomber. Sembra quasi un profeta Kozak in questo frangente: appena 3' dopo, infatti, Martin Skrtel si becca il secondo giallo e anticipa la doccia calda. Dall'altro lato Allardyce, con gli ingressi di Alli e Walcott, aumenta la trazione offensiva della squadra e mette alle corde la Slovacchia. Intorno al 75', i tre leoni costruiscono un vero e proprio assedio alla porta avversaria: prima la conclusione di Lallana che si stampa sul palo sinistro, poi una serie di batti-e-ribatti che non portano gli esiti sperati. Il neo-ct inglese getta nella mischia anche Daniel Sturridge negli ultimi dieci minuti per squarciare l'asfissiante pacchetto bianco di marca slovacca rintanato davanti a Kozacik. Il centravanti del Liverpool va vicino al colpo grosso ma non arriva per un soffio sul pallone avvolgente messo dentro da Lallana. Sempre lui, a passare la sfera per Sterling che insacca: la rete non è convalidata per la posizione di off-side di Walcott. Oltre i quattro minuti di recupero c'è l'esplosione di gioia dei giocatori inglesi: Rose va sul fondo, crossa in mezzo per Adam Lallana che elude due giocatori andando sul sinistro e scarica il mancino sotto le gambe di Kozacik: 0-1 e tre punti preziosissimi per il debutto di Allardyce.