Il destino della Champions League 2016/17 sta tutto in quattro urne. Oggi, alle ore 18, si alzerà ufficialmente il sipario sulla fase finale, la più calda, della massima competizione europea per club. Archiviati i preliminari decisamente amari per i colori italiani, rimangono solamente Juventus e Napoli in corsa. I bianconeri più aggressivi che mai, gli azzurri con tanta voglia di sorprendere e fare quanta più strada possibile.
Di fronte a loro non mancano affatto le insidie, tutte nascoste dentro le canoniche e magistrali palline: il sorteggio dei gironi inaugura ufficialmente la manifestazione più affascinante della stagione calcistica del vecchio continente. Andiamo a scoprire, fascia per fascia, quali saranno le protagoniste in questa annata.
SQUADRA | NAZIONE | VALUTAZIONE |
Real Madrid | Spagna | 5 |
Bayern Monaco | Germania | 5 |
Barcellona | Spagna | 5 |
Benfica | Portogallo | 3 |
Juventus | Italia | 4,5 |
Paris Saint-Germain | Francia | 4,5 |
CSKA Mosca | Russia | 2,5 |
Leicester | Inghilterra | 2,5 |
Una prima fascia quantomeno curiosa, quella dell'edizione 2016/17 della Champions League. La presenza del Leicester al posto di una delle canoniche big inglesi rappresenta una possibilità (e una speranza) per le squadre delle altre fasce, le quali intraprenderebbero più che volentieri una trasferta al King Power Stadium. Fa eccezione anche il CSKA Mosca, campione di Russia col brivido all'ultima giornata, ma squadra tecnicamente piuttosto mediocre, nonostante l'ossatura consolidata; il Benfica stesso non convince più di tanto, specialmente senza Gaitàn e Sanches, ma il titolo di Liga Portuguesa dello scorso anno è valso il ticket. Sulle altre cinque rimane ben poco da dire: Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco sono le regine indiscusse e le prime da segnare in rosso. Juventus e PSG potrebbero rappresentare uno spiraglio per chi sta sotto di potersela quantomeno un minimo giocare per il primo posto, ma se entrambe dovessero mantenere il proprio livello nell'arco della competizione diventerebbero anche loro proibitive da affrontare ai gironi.
SQUADRA | NAZIONE | VALUTAZIONE |
Atletico Madrid | Spagna | 4,5 |
Borussia Dortmund | Germania | 4 |
Arsenal | Inghilterra | 4 |
Manchester City | Inghilterra | 4,5 |
Siviglia | Spagna | 3,5 |
Porto | Portogallo | 3 |
Napoli | Italia | 3,5 |
Bayer Leverkusen | Germania | 3 |
L'Atletico Madrid e il Manchester City sono in seconda fascia per puro caso. O meglio, per "colpa" della regola di Platini che premia le squadra campioni. Compagini da prima fascia, la prima con una reputazione europea garantitasi nelle scorse campagne, la seconda con Pep Guardiola in panchina. Da evitare, assolutamente. Discorso simile vale per Borussia Dortmund e Arsenal, due squadre in situazioni differenti: se i tedeschi sono in rampa di lancio, gli inglesi puntano a riguadagnare credibilità dopo le ultime, troppe, delusioni. Alle spalle di queste quattro si piazza il Napoli di Sarri, con un nucleo di poca esperienza europea ma con idee di calcio chiare, nonostante permanga un piccolo punto di domanda sul futuro più prossimo con tanti giovani. Interrogativo anche riguardo al Siviglia, soprattutto per il tipo di calcio molto sudamericano che Sampaoli è avvezzo a proporre. Diventano dunque Porto e Bayer Leverkusen le "speranze" dell'urna, entrambe avversarie della Roma in tempi recenti. I tedeschi attaccano bene ma devono fare i conti con una difesa inguardabile, i portoghesi hanno un nucleo giovane e non ancora così ben conoscitore del calcio Europeo di alti livelli. E in questo senso il tonfo dei giallorossi dei giorni scorsi fa ancora più rumore.
SQUADRA | NAZIONE | VALUTAZIONE |
Basilea | Svizzera | 2 |
Tottenham | Inghilterra | 3,5 |
Dynamo Kiev | Ucraina | 2,5 |
Lione | Francia | 3 |
PSV Eindhoven | Olanda | 2,5 |
Sporting Lisbona | Portogallo | 3 |
Club Brugge | Belgio | 2 |
Borussia Moenchengladbach | Germania | 3 |
Un grosso cerchio rosso è immeditamente da porre sul Tottenham, ostica britannica giovane e intraprendente, ma soprattutto senza paura e talentuosa, in grado di sgambettare chiunque. L'altro principale pericolo è il Borussia Moenchengladbach, una squadra il cui rendimento stagionale risulta essere molto ciclico: beccarla in forma potrebbe essere fatale, ma occhio ai periodi di calo. Meno lunatiche ma comunque competitive sono anche lo Sporting Lisbona con la propria ossatura quasi completamente lusitana (e i giovani terribili) e il Lione, una forse parzialmente incompiuta e altrettanto forse di un piccolo gradino sotto i portoghesi. Incompiuta è anche la Dynamo Kiev di Yarmolenko, e già il solo nome del talento ucraino basterebbe per spaventare, se non fosse che il resto della squadra sembra ancora poco adatto a certi palcoscenici, nonostante i buoni margini di miglioramento. Discorso molto simile vale per il PSV Eindhoven, in grado però di giustiziare il Manchester United un anno fa, arresosi solo ai rigori contro l'Atletico agli ottavi. I punti deboli della catena sono fuori dubbio: il Brugge ha proprio poco di spaventoso, squadra quasi più da quarta fascia, mentre il Basilea scalda i motori dei giovani per provare a strappare un posto agli ottavi di finale.
SQUADRA | NAZIONE | VALUTAZIONE |
Celtic | Scozia | 1,5 |
Monaco | Francia | 2,5 |
Besiktas | Turchia | 2,5 |
Legia Varsavia | Polonia | 1 |
Dinamo Zagabria | Croazia | 2 |
Ludogorets | Bulgaria | 1 |
Copenhagen | Danimarca | 1 |
Rostov | Russia | 1,5 |
Due squadre possibilmente da evitare su tutte. Il Monaco e la sua organizzazione possono tessere tele difficilmente bucabili, mentre il Besiktas, oltre che poter contare su un ambiente infernale alla Vodafone Arena, ha anche una squadra all'altezza della competizione, nonostante le cessioni importanti dell'estate. Potrebbe risultare piuttosto scomoda anche la Dinamo Zagabria, orfana sì di alcuni talenti (Pjaca, Rog, e probabilmente Coric, il quale potrebbe comunque rimanere in prestito), ma con la classica identità slava che la rende insidiosa. Per il resto in realtà non c'è molto altro di pericoloso, specialmente in Ludogorets, Legia Varsavia e Copenhagen. Forse la lunghezza delle trasferte in Bulgaria e Danimarca, ma tecnicamente davvero poco da segnalare, nonostante i verdi possano contare su alcune buone individualità. Il Celtic di Rodgers potrebbe fare leva sui giovani talenti per centrare almeno il terzo posto, mentre il Rostov punta sulla solidità, ma unita ad una rosa troppo scarna (solo Noboa e Azmoun da segnalare) e pochissima esperienza a tale livello.