Dopo una stagione in difetto, con l'addio di Mourinho e una Premier in seconda fila, il Chelsea riparte da Antonio Conte. L'ex ct azzurro è al lavoro da giorni per ricostruire la squadra, per plasmare il gruppo secondo i suoi dettami di corsa e forza. Con un borsino pieno di denari, Conte può alzare la voce al tavolo del mercato e, dopo l'arrivo a Londra di Kantè, insegue altri giocatori di primo piano per completare la rosa. 

Al mercato in entrata, si oppone però quello in uscita, perchè i giocatori del Chelsea affascinano le big d'Europa e in tanti sono sulla graticola. Cuadrado, dopo mesi di alto profilo a Torino, piace al Milan, Diego Costa sogna un ritorno a Madrid. Conte non si scompone, non fornisce risposte definitive e resta in una posizione d'attesa. 

Diego Costa è disponibile per questa partita, sono contento di poter contare su di lui, è un giocatore del Chelsea e in questo momento è la cosa più importante. Al Milan piacerebbe Cuadrado? Anche lui è un nostro calciatore, sapete cosa ne penso. I giocatori bravi sono richiesti e io sono contento di allenarlo. Se poi mi chiedete cosa accadrà domani, non so rispondere. In futuro magari può succedere qualcosa sia in entrata, sia un’uscita

Il Chelsea inizia la stagione senza l'assillo Champions. Nota dolente, ma anche occasione di riscatto. Più tempo per lavorare, per correggere le carenze dell'annata in archivio. Conte è un "medico" di sicuro affidamento, il profilo perfetto per uscire dalle sabbie mobili dell'incertezza. 

Stare senza Champions è un peccato, perché la Champions è la casa del Chelsea e dobbiamo lavorare duramente per tornarci. Per quanto mi riguarda è vero, la mia storia racconta che spesso arrivo in un club nel momento di difficoltà. Alla Juve è stato così, qui anche, l’analogia fra le due situazione è che c’è tanto lavoro da fare. Se si arriva settimi o decimi significa che ci sono tanti problemi. Serve però un po’ di pazienza, perché non ho la bacchetta magica, però so di avere il supporto societario”.

Non può mancare un accenno alla Juventus. L'arrivo di Higuain - in attesa di sciogliere il nodo Pogba - pone la Signora al fianco delle migliori d'Europa. Allegri può giocarsi, per la prima volta ad armi pari, la Champions. Conte ripercorre il passato italiano, ma l'attenzione è tutta per l'avventura al Chelsea. 

Si è rinforzata ulteriormente, in Italia è la squadra di riferimento, è cresciuta tanto e continua a crescere. Il fatto che si rinforzi così la dice lunga su quali sono gli obiettivi in Champions, ma non ho rammarico per non esserci più. C’è una storia scritta per ognuno di noi, io ho fatto un’esperienza fantastica a Torino e straordinaria con l’Italia, che mi è rimasta nel cuore. Non mi piace pensare a ciò che poteva essere. Se avrei voluto questa squadra quando c’ero io? Per carattere non invidio nessuno”.

In chiusura, una battuta sul Milan. Nella notte, sfida a Montella e ai rossoneri. Aldilà del momento di crisi del diavolo, rispetto per la storia, per un club da sempre di primo piano nel calcio mondiale. 

Rivedrò Montella, ritroverò tanti amici. Ieri ho salutato Galliani al telefono. Per anni il Milan è stato un grandissimo antagonista, ho il massimo rispetto per loro”.