Bobo Vieri è uno che i gol li ha sempre fatti nel corso della sua carriera, tanto nei club in cui ha giocato, quanto con la maglia azzurra della Nazionale. Il suo score personale tra Europei e Mondiali dice infatti 9 reti in altrettante partite giocate fra le due competizioni.
Adesso Vieri, presente in tribunaa per Italia-Spagna, a Parigi segue con grande entusiasmo la Nazionale di Conte, come racconta alla Gazzetta dello Sport: "Sono letteralmente saltato per aria al goal del 2-0, esaltato da una Nazionale piena di valori. Non c'è niente di più bello che battersi per la maglia azzurra e i nostri ragazzi hanno risvegliato l'interesse di un Paese intero. ono tornato a guardare l'Italia con passione, vedo ragazzi pieni di entusiasmo, innamorati della maglia azzurra e di tutti quei valori che io ho sempre portato in Nazionale. E questo che la gente pretende giustamente dai suoi calciatori, e non a caso la passione in Italia è alle stelle."
Antonio Conte ha un posto speciale nel cuore di Vieri: "Ha carisma, personalità, sa ciò che vuole e riesce a ottenere il massimo dai suoi giocatori. Tatticamente, poi, è un fenomeno, preparatissimo, sempre a caccia di nuove soluzioni. Insomma, è uno coi c******i, ha sempre in mano la squadra, chi non corre o non gioca per la maglia va direttamente a casa. E' ciò che ci vuole, giusto così. La gente è orgogliosa di questa Italia, io per primo sono orgoglioso di 23 campioni e di un allenatore eccezionale, sono orgoglioso per ciò che danno sul campo"
Pellè potrebbe essere un po' quello che è stato lui per l'Italia: "' stato eccezionale contro la Spagna. Fantastico il lavoro spalle alla porta: col petto, di testa e proteggendo palla a terra ha fatto respirare in più occasioni difesa e centrocampo. Sa finalizzare, è grosso, è coraggioso, non ha paura di nessuno, e di questi tempi incontri difensori che sono vere bestie, quindi devi essere bravo a farti rispettare.
A uno così, predisposto a imparare, puoi chiedere sempre di più, anche fino a 35 anni. E ve lo dico io che all'inizio ero guardato con diffidenza per le mie doti tecniche grezze: fino a fine carriera ho sempre chiesto a me stesso di andare oltre ciò che già sapevo fare. Si migliora a ogni età, chi si ferma alla lunga non va da nessuna parte"