"Il calcio è un gioco semplice: ventidue uomini rincorrono un pallone e alla fine vince la Germania". La famosa battuta di Gary Lineker, grande attaccante dell'Inghilterra degli anni Ottanta, non vale per Italia-Germania, quarto di finale di Euro 2016 di sabato 2 luglio a Bordeaux, che costituisce senza alcun dubbio la sfida più affascinante di questo lungo week-end di calcio francese. Una lunga e per certi versi leggendaria rivalità, che si arricchirà ora di un nuovo capitolo, costruita negli anni tra Europei e Mondiali, sofferta dai tedeschi e a lungo dominata dagli italiani. Una sfida infinita, a livello di nazionali, che affonda le sue radici nel secondo dopoguerra e tocca il suo apice con il "partido del siglo" dello Estadio Azteca di Città del Messico nel 1970. Ed è proprio dal Mundial di quell'anno che inizia il viaggio nel tempo nei precedenti più celebri tra le due squadre.

1970. Semifinale mondiale. Città del Messico, Estadio Azteca, 4-3 dopo i tempi supplementari. E' la partita del secolo, dal risultato a lungo in bilico, decisa all'ultimo respiro dei 120 minuti in altura in Messico. Gli azzurri, allenati da Ferruccio Valcareggi, passano subito in vantaggio con un gran sinistro da fuori area di Roberto Boninsegna, per poi subire per il resto dei regolamentari, fino a quando, al 90', Karl-Heinz Schnellinger, terzino goleador, si butta in area di rigore e trova la spaccata che vale il pareggio e i tempi supplementari. Gerd Muller sembra indirizzare la sfida dalla parte dei tedeschi, che hanno un Franz Beckenbauer regale ma con una spalla rotta (vistosa fasciatura e braccio bloccato), ma Tarcisio Burgnich prima e Gigi Riva (gran girata di Rombo di Tuono) poi ribaltano la situazione sul 3-2. Al 110' ancora Muller va a segno su calcio d'angolo sfruttando un'indecisione di Gianni Rivera piazzato sul palo di Albertosi, ed è proprio il Golden Boy azzurro a replicare un minuto più tardi con un piatto destro dal dischetto del rigore che spiazza Maier su assist di Boninsegna. E' la vittoria dell'Italia dei Facchetti, Rosato, Domenghini, Mazzola (primo staffettista), che in finale si schianterà però (4-1) contro il Brasile di Pelè e Rivelino.

1982. Finale mondiale. Madrid, Estadio Santiago Bernabeu, 3-1. E' l'apoteosi della nazionale di Enzo Bearzot che, dopo aver dato già spettacolo al Sarrià di Barcellona contro il Brasile (3-2), si ripete anche nell'ultimo atto del mondiale spagnolo. In finale Antonio Cabrini sbaglia un rigore nel primo tempo (tiro a lato), ma nella ripresa l'onda azzurra travolge la Germania. Prima Paolo Rossi, inzuccata sotto misura, poi Marco Tardelli, sassata dal limite al termine di un contropiede ragionato e micidiale, infine Alessandro Altobelli stendono i tedeschi, che solo nel finale trovano la rete della bandiera con Paul Breitner. Sandro Pertini può esultare in tribuna con il suo ormai celeberrimo "Non ci prendono più!". Terzo titolo iridato per l'Italia.

1996. Girone di qualificazione degli europei. Manchester, Old Trafford, 0-0. Una beffa per l'Italia di Arrigo Sacchi, che dà spettacolo nell'esordio dell'Europeo contro la Russia, si fa sorpendere nel secondo match dalla Repubblica Ceca di Pavel Nedved, ed è costretta così a giocarsi la qualificazione nell'ultimo incontro contro la Germania. Gli azzurri dominano in lungo e in largo, in una delle edizioni più spettacolari della loro storia, ma sbattono contro il rigore sbagliato da Gianfranco Zola e parato da Kopke. Tedeschi qualificati per i quarti e poi vincitori della competizione a Wembley. 

2006. Semifinale mondiale. Dortmund, Westfalen Stadion, 2-0. Lippi contro Klinsmann nel Mondiale organizzato dai tedeschi e vissuto in terra straniera dagli immigrati italiani. Una semifinale a scacchi si decide negli ultimi due minuti del secondo tempo supplementare: prima Fabio Grosso si inventa un sinistro a giro su assist di Pirlo, poi è Alessandro Del Piero a freddare Lehmann in contropiede. Al resto pensano Buffon, Gattuso e Cannavaro. Azzurri che vinceranno il mondiale ai rigori contro la Francia.

2012. Semifinale europea. Varsavia, Stadion Narodowy, 2-1. L'Italia di Cesare Prandelli parte sfavorita contro la Germania di Joaquim Loew nel penultimo atto degli Europei di Polonia e Ucraina, ma due gol di Mario Balotelli, servito prima da Cassano e poi da Montolivo, affossano i tedeschi, che attaccano a testa bassa per il resto del match, ma trovano solo un gol su rigore di Mesut Ozil allo scadere. Italia poi sconfitta in finale dalla Spagna a Kiev.