"Tu chiamale se vuoi emozioni".
Parafrasiamo Lucio Battisti, per raccontare una storia, più che una partita: l'Islanda ha riscritto i libri di storia, eliminando clamorosamente la più quotata Inghilterra e si qualifica meritatamente ai quarti di finale. Ad aspettarli, per l'ennesimo appuntamento con la storia, la Francia.
La partita si apre subito in salita per gli islandesi, che vanno sotto, con il rigore di Rooney al quinto minuto, ma nei sessanta secondi successivi, aggancia gli inglesi e firmano la rimonta al diciottesimo minuto di gara. Poi è solo accademia: l'Inghilterra non sfrutta il talento a disposizione e si infrange sulla perfetta solidità degli islandesi, che accedono con massimo merito ai quarti di finale.
In una situazione in cui si ha tutto da perdere e nulla da guadagnarci, Hodgson ripone le sue speranze nel gruppone del Tottenham, con ben cinque giocatori di movimento provenienti dal White Hart Lane: i terzini Rose e Walker, Alli e Dier in mediana, ad offrire supporto alla macchina da gol, Harry Kane. Completano il pacchetto difensivo Cahill e Smalling, con Hart tra i pali, mentre Rooney è arretrato all'altezza di Alli, affiancato da Sterling e Sturridge.
L'Islanda delle favole si dispone in un classico 4-4-2 all'italiana: Sigurdsson e Arnason formano il duo centrale, con Saevrsson sull'out destro, mentre a sinistra troviamo Skulason. Gudmusson, Sigurdsson, Gunnarsson e Bjarnason in mediana, a supportare il duo Sigthorsson e Bodvarsson, mentre Halldorsson blinda la porta islandese.
Inizio di gara a dir poco elettrizzante: il numero uno dei nordici investe Sterling al quarto minuto di gioco, causando il rigore, prontamente trasformato da Rooney, che regala il primo urrà agli inglesi. Nemmeno sessanta secondi dopo, Walker si dimentica sciaguratamente Sigurdsson sugli sviluppi di una rimessa e il difensore islandese beffa Hart con un tap-in. L'Inghilterra fatica nella manovra offensiva, a causa del pressing asfissiante degli islandesi, cercando di smuovere le acque con una botta dalla distanza di Kane, che si spegne sopra la traversa. Al minuto 18', accade l'incredibile all'Allianz Riviera di Nizza: l'Islanda ribalta il punteggio e si porta in vantaggio con un siluro dal limite di Sigthòrsson, gelando letteralmente i sudditi della Regina. Gli inglesi si riversano nell'area islandese, alla disperata ricerca del pari: al venticinquesimo, Halldorsson si supera su un tiro al volo di pregevole fattura defilato di Harry Kane, mandando la sfera in angolo, mentre Skulason va vicinissimo al tris, con un bolide dalla distanza, che si spegne sul fil del palo, al 33esimo minuto di gioco. L'Islanda resiste fino all'intervallo con il punteggio di 1-2.
Nella ripresa, la truppa di Hodgson soffre il pressing degli avversari e rischia il tracollo, quando Sigurdsson va vicinissimo al tris con una spettacolare rovesciata in area, facendosi murare da un Hart reattivo, al minuto 56'. La moria di idee dell'Inghilterra è sempre più evidente, che perde gradualmente il possesso palla, con il solo Kane che prova a pungere dai calci piazzati, mentre Sigurdsson effettua un salvataggio provvidenziale su Vardy ormai involato a rete, ridando linfa e ossigeno ai suoi, a venti minuti dal triplice fischio. Un paio di guizzi a vuoto della stella del Tottenham, Kane, mentre i nordici cercano il tris, con le ripartenze, sensa andare a segno. All'86', Hogdson si gioca la carta Rashford, panchinando Rooney: l'Inghilterra si trova con Kane, Vardy e Rashford negli ultimi dieci minuti. Assedio inglese nei minuti finali, l'Islanda resiste con qualche brivido e riscrive la storia! Due a uno e gli islandesi si qualificano meritatamente ai quarti di finale, dove li aspetta la Francia.