Di calciatori molto credenti è piena la storia del pallone, soprattutto nel calcio moderno. In ordine cronologico l'ultimo che ha voluto raccontare la propria fede è Olivier Giroud.

L'attaccante dell'Arsenal è stato fischiato e criticato dai tifosi Blues prima dell'inizio dell'Europeo, perché ha preso il posto di Benzema (non convocato da Deschamps per lo scandalo sul tentativo di ricatto ai danni di Valbuena ndr). Invece, dopo la rete all’esordio contro la Romania, tutta la Francia si è ricreduta sulle sue potenzialità. Titolare in tre partite su quattro, Giroud sta disputando un'ottimo torneo, ieri non è andato in gol, ma ha servito l'assist a Griezmann per il 2-1 che ha permesso ai padroni di casa di volare ai quarti.

Anche in questo Europeo, Giroud si è portato i valori che gli hanno cambiato la vita: "Ogni tanto,passo un po' di tempo con Gesù, sto leggendo il libro di Sara Young (“Gesù ti chiama”, n.d.r.). Sono molto credente- ha dichiarato ad un’intervista alla Web Tv della Nazionale francese-  e anche ottimista di natura e questa lettura mi aiuta ad avere il sorriso per tutto il giorno e a relativizzare molte cose".

Un riferimento alle critiche che lo hanno accompagnato in queste settimane da quando Deschamps ha voluto puntare su di lui, lasciando a casa la stella del Real Madrid. Infine indica la Bibbia come libro preferito: "Sono molto religioso non mi nascondo. Ogni volta che ho un po' di tempo libero mi metto a leggerlo, mi mette di buon umore".