A Lens, nel piccolo Stade Bollaert-Delelis, è arrivata puntuale la prima sorpresa di questo Euro 2016. La tembile Croazia infatti, è stata messa al tappeto dal redivivo Portogallo di Cristiano Ronaldo e Fernando Santos, artefice principale del successo grazie ai suoi cambi. Gli inserimenti di Renato Sanches e Quaresma hanno cambiato il corso ad un match che sembrava destinato ai rigori e che invece, è stato risolto da un contropiede lusitano proprio a pochi minuti dal 120'. Per i portoghesi è tempo di festeggiare, mentre la Croazia non ha saputo capitalizzare la superiorità tecnica dei suoi talenti fallendo per l'ennesima volta l'appuntamento più atteso.
CROAZIA, voto: 5,5.
Subasic, voto: 6. - Il portierone lanciato da Claudio Ranieri ai tempi del Monaco in Ligue 2, è uno spettatore non pagante per oltre 115'. Lo spuntato attacco portoghese non lo mette mai in difficoltà fino al contropiede decisivo in cui Subasic è strepitoso nel bloccare il diagonale stretto di Cristiano Ronaldo. Per sua sfortuna il pallone resta vagante al centro dell'area di rigore, perfetto per essere accompagnato in rete da Quaresma.
Strinic, voto: 5. - Il laterale del Napoli che ha giocato poco sotto la gestione Sarri, è uno dei migliori nella difesa balcanica. Sia nel primo che nel secondo tempo, Strinic si fa apprezzare per la sua fisicità e per un senso della posizione perfetto, che evita ai suoi di subire le giocate di Nani a sinistra. Sembrava essere una bella partita, e invece parte proprio da lui l'errore che scaturirà nel gol lampo di Quaresma: la sua posizione troppo avanzata permette a CR7 di soffiargli il pallone e partire in contropiede con tutta la squadra sbilanciata. Errore imperdonabile che pregiudica la sua pagella.
Corluka, voto: 6. - La roccia della difesa croata regge l'urto anche questa volta. Poco impegnato nel gioco aereo, Corluka si mostra abile anche nello stretto riuscendo nell'intento di tener testa a Nani e Ronaldo. A dire il vero il Portogallo attacca poco e il suo compito è limitato in alcuni interventi mirati che però, l'ex City porta a termine con lucidità. Nell'occasione del gol, il contropiede coglie di sorpresa tutta la Croazia, ingenuamente riversatasi in avanti in cerca di gloria.
Vida, voto: 6. - Il gigante biondo con gli scacchi aveva un conto in sospeso con Euro 2016 dopo il fallo di mano che costò il pareggio nella gara con la Repubblica Ceca. Tornato in campo per farsi perdonare l'errore, Vida cerca in tutti i modi di rendersi pericoloso: è lui il catalizzatore di palloni aerei nell'area portoghese, ma in ogni circostanza la sfera termina alta di poco. Disperato e sfortunato.
Srna, voto: 5,5. - Il Capitano della Nazionale croata sente la stanchezza. Impiegato in tutti i match del girone, il 34enne non ha lo stesso smalto di qualche giorno fa, ma riesce comunque a svolgere il suo compito senza commettere errori. Manca però, soprattutto in fase di spinta, quando solo nel finale, causa l'attegiamento del Portogallo, viene inevitabilmente chiamato in avanti.
Badelj, voto: 6,5. - Il centrocampista della Fiorentina è di gran lunga il più positivo del centrocampo a scacchi. Ritrovato in Modric il partner ideale, Badelj si esibisce in giocate e ricami di lusso, oltre a mantenere la solita lucidità in fase di interdizione. I suoi muscoli si fanno sentire, soprattutto quando nel primo tempo, i portghesi provano a sfondare dall'esterno verso il centro del campo. Anche lui cala alla distanza, seppur restando tra i migliori in campo.
Modric, voto: 5,5. - Dopo aver saltato il match con la Spagna, il Genio del Real Madrid era atteso ad una prova di grande livello. Almeno nei numeri che compongono le statistiche del match, Modric ha rispettato le attese, anche se in realtà, per chi ha visto con attenzione la partita, la sua classe non è venuta fuori. Il sistema di gioco del Portogallo, stranamente alto e stretto, ha impedito proprio ai centrocampisti di Cacic di trovare spazio per le giocate, lunghe o corte che fossero. Questo accorgimento tattico ha permesso ai lusitani di soffrire meno e a Modric, così come Rakitic e Brozovic, di giocare meno la palla.
Brozovic, voto: 5. - Anche "Epic Brozo", così come Modric, non ha inciso molto nei 120' di Lens. Relegato in una posizione un po troppo decentrata, Brozovic non è mai stato nel cuore dell'azione croata, risultando una figura estranea per gran parte della sfida. Privo dei suoi proverbiali inserimenti verso il centro, Brozovic ha comandato poco il pallone, senza riuscire in nessuna delle sue solite giocate.
Rakitic, voto: 5. - Probabilmente in peggiore in campo. E' strano dirlo, ma Ivan questa volta ha mancato l'appunatmento con la gloria. Artefice di una fase a gironi strepitosa, Rakitic è stato ben fermato dal nuovo sistema tattico del Portogallo, che non ha permesso al blaugrana il solito movimento a pendolo tra la linea di centrocampisti e quella degli attaccanti. Il risultato è scaturito in un match sì generoso, ma grigio sotto il punto di vista qualitativo.
Perisic, voto: 6. - Ogni azione passa dai suoi piedi; ogni giocata lo vede impegnato in un dribbling, uno scatto o un tiro. Perisic, presentatosi con una chioma a dir poco riconoscibile, c'ha messo una volta di più tutto il suo talento. Questa volta però, i risultati non sono stati soliti. Merito va anche al Portogallo che ha impedito alla linea di centrocampo croata di innescare lo scatto in profondità di Ivan, temibile solo in un finale quanto mai sfortunato. Il suo palo con l'azione successiva che si tramuta nel gol del Portogallo sa di beffa.
Mandzukic, voto: 5. - Mario si sbatte, ma questo non è il suo europeo. Non c'è da fare, la squadra si aiuta sulle sue spalle, Mario lotta, difende palla e la rincorre. Allunga la squadra, cerca di farli salire, ma non è supportato da nessuno. Nella notte più importante, la prima punta juventina non solo non vede la porta, ma non calcia nemmeno.
Kalinic, voto: 6. - Reduce dalla grande prova con la Spagna, Kalinic entra pieno di voglia ed entusiasmo. Cacic gli concede qualche manciata di minuti, ma lui non è preciso come ci si aspetterebbe. Lanciato in contropiede, la mente si annebbia e il tiro in diagonale prende la tangente sbagliata. Anche lui lotta facendo il possibile ma quella di Lens non risulta essere la serata degli scacchi.
Pjaca, voto: 6,5. - Entrato in un finale concitato, Pjaca dimostra di essere un talento assoluto. Bastano due tocchi per infiammare la curva croata che dopo il gol di Quaresma torna a sperare soprattutto grazie al giovane Marko.
Kramaric, voto: s.v - Entra nel recupero. Prestazione che non può essere minimamente giudicata.
Ante Cacic, voto: 5,5. - Lo spartito è sempre lo stesso. Santos lo studia, lo intuisce e lo batte. Prevedibile e poco coraggioso.
PORTOGALLO, voto: 6.
Rui Patricio, voto: 6. - Dopo la pioggia di gol e occasioni concesse all'Ungheria, Rui Patricio ha una serara molto più tranquilla. Complice l'imprecisione dell'attacco croato e l'ottima organizzazione difensiva dei suoi, il portoghesi rischia grosso solo su palla inattiva quando si trova a fronteggiare i centimetri di Vida.
Cedric, voto: 5,5. - Schierato a sorpresa da Santos, l'esterno all'esordio in Euro 2016 non incanta ne per spinta offensiva, ne per propensione difensiva. Molto bloccato nel primo tempo, Cedric scioglie i muscoli nella ripresa quando nota le difficoltà di Brozovic. La sua resta comunque una partita senza lampi, fatta essenzialmente di contenimento e sacrificio.
Fonte, voto: 6. - Anche lui schierato a sorpresa al posto del vecchio Carvalho, al contrario di Cedric si rivela una mossa assolutamente azzeccata. In coppia con Pepe, Fonte acquista grande sicurezza negli interventi, riuscendo a neutralizzare muscoli e centimentri a Mandzukic. Il centrale dei Saints prova a dare la stoccata anche in zona gol, ma la sorte non lo aiuta.
Pepe, voto: 6,5. - E' il Leader assoluto del reparto. "Kleper", questo il suo vero nome, non sbaglia un intervento, risultando imperforabile. Preciso in anticipo, ruvido nel gioco aereo e lucido in fase di impostazione. Pepe è ancora una volta uno dei protagonisti del Portogallo.
Guerreiro, voto: 6. - Il terzino appena acquistato dal Dortmund non può mettere in luce le sue grandi doti da attaccante, ma riesce comunque ad intrerpretare bene la fase difensiva. Perisic è un rivale duro ma lui resta attento e ben posizionato limitando al massimo il raggio d'azione del 4.
Joao Mario, voto: 6. - Arretrato di qualche metro da Santos, Joao Mario si rivela più centrocampista che attaccante. Il suo contributo sulla fascia è provvidenziale soprattutto nel primo tempo, quando in coppia con Guerreiro, annulla le sortite di Perisic. Nella ripresa cala alla distanza, ma resta un match di sacrificio e discreta qualità.
William Carvalho, voto: 5,5. - Il metronomo del centrocampo lusitano agisce nell'ombra per 120'. Difficile premiarlo con la sufficienza, anche se, il suo compito l'ha svolto al meglio. I suoi raddoppi sul portatore di palla avversario e il pressing alto portato dal Suo centrocampo, lo rendono uomo chiave nello scacchiere di Santos.
Adrien Silva, voto: 5. - La terza ed ultima sorpresa di giornata non si rende molto partecipe al gioco offensivo dei lusitani. Schierato al posto di un costruttore come Mutinho, Silva si fa apprezzare in fase di interdizione, ma non riesce in alcun modo a creare i presupposti per un azione pericolosa che prenda forma dai suoi piedi.
André Gomes, voto: 5,5. - Spostato in una porzione di campo a lui poco congeniale, Andre Gomes fa capire una volta di più che il suo ruolo principe è quello da mezz'ala. Il Gomes che scende in campo con la Croazia non è nemmeno parente di quello propositivo e pericoloso visto nella fase a gironi. Santos lo richiama dopo 47' di buio.
Nani, voto: 5,5. - Il centravanti del Fenerbache si muove come al solito, ma i palloni giocabili arrivano con il contagocce. Nella posizione da centrale viene preso da Vida, più forte ed alto di lui. Da esterno combina qualcosa di più. Impreziosisce la sua partita con l'assist per Ronaldo in occasione del gol.
Cristiano Ronaldo, voto: 6. - Il dato relativo ai palloni toccati nei primi 45' è sconcertante: appena 18 tocchi. CR7, ignorato dai compagni, prova a cambiare marcia nella rirpesa ma la musica non cambia. Sarebbe andato in contro ad un 5, ma la giocata del gol nesce dalla sua testa, viene portata avanti dai suoi polmoni e concretizzata (o quasi), dai suoi piedi.
Renato Sanches, voto: 7. - L'uomo che ha spaccato la partita. Chiamarlo uomo forse è esagerato dato che si tratta di un classe 97', ma Sanches questa volta è riuscito ad imporsi nel modo giusto. Padrone del centrocampo, dal momento del suo ingresso il Portogallo ha acquistato in forza, dinamismo e impostazione. Anche nella la giocata che porta al gol Quaresma, Renato ci mette del suo, conducendo la palla alla perfezione.
Quaresma, voto: 6,5. - Man of the match almeno per quel che riguarda il tabellino dei marcatori. Quaresma ha il merito di trovarsi al posto giusto nel momento giusto: la corsa parallela con CR7 lo premia di un gol che forse non avrebbe meritato ma che lo pone irrimediabilmente in prima pagina.
Danilo, voto: s.v. - Entra nel finale con l'unico scopo di perdere qualche prezioso secondo. Ci riesce.
Fernando Santos, voto: 6,5. - E' lui il vero artefice del successo dei portoghesi. Dalla panchina, l'ingegniere inventa la pozione magica anti-Croazia: centrocampo a quattro pre creare superiorità numerica, difesa bassa e compatta per evitare imbucate o inserimenti, attatto a turbillon per togliere ogni riferimento ai giganti balcanici. Studiata a tavolino.