C'è chi continua imperterrito il proprio percorso, collezionando successi e dimostrandosi quale terza incomoda della competizione e chi, invece, arranca nonostante le tante (e disilluse) attese, sfiorando la debacle e con la ferrea determinazione di invertire un trend fino ad ora insufficiente. Da una parte abbiamo la Croazia, bella e micidiale ma con i tanti infortuni pendenti come una spada di Damocle sulla testa dei ragazzi di Cacic, dall'altra il Portogallo "Ronaldo-dipendente" ma comunque ancora lontano dalla forma dei tempi migliori.
Il secondo ottavo di finale di questi Campionati Europei appare dunque scontato sulla carta ma lungi dall'essere già deciso prima del fischio d'inizio. La Croazia dovrebbe scendere in campo adottando il solito 4-2-3-1, modulo capace di esaltare le qualità dei tanti singoli presenti consentendo, nel contempo, agli undici scelti di collaborare proponendo così un gioco di squadra veloce e verticale, che tanto ha fatto male alla Spagna, sconfitta dai croati nell'ultimo turno del girone e 'condannata' così all'infernale parte destra del tabellone, quella in cui ci sono Francia, Italia, Germania e Inghilterra. Insomma, non proprio una passeggiata.
Un più equilibrato 4-4-2, invece, per il Portogallo, la cui stella Ronaldo dovrà però essere necessariamente supportata dai compagni per non dire prematuramente addio alla competizione. L'asso del Real Madrid è stato infatti il giocatore più chiacchierato della propria Nazionale, risultando però ancora una volta decisivo per il terzo posto, piazzamento minimo per accedere agli ottavi di finale. Al fianco di CR7 molto probabilmente agirà Nani, tornato in auge dopo un anno lontano dai riflettori.
Come ampiamente discusso alla vigilia, le due forze in campo appaiono abbastanza sbilanciate, con la Croazia più forte in ogni reparto e con il Portogallo che, al contrario, può solo sperare in qualche defezione avversaria per affrontare così la gara in maniera più equilibrata. Totalmente recuperato dall'infortunio Mario Mandzukic, che in vista dell'immediato ottavo darà non pochi grattacapi a Cacic, costretto a scegliere tra lui e Nikola Kalinic, comunque positivamente in evidenza contro la Spagna. Ancora tutto dubbio, per Luka Modric, che sembrerebbe comunque proiettato verso una maglia da titolare. Tutto positivamente indirizzato, dunque, per i croati.
Statisticamente parlando, Croazia e Portogallo non si affrontano, parlando di gare a punti, dal lontano 1996, quando furono i portoghesi a vincere per 0-3. Nelle ultime due amichevoli, invece, sono stati sempre gli andalusi a conquistare la vittoria, battendo i balcanici sia nel 2005 che nel 2013. I precedenti sorridono dunque a Ronaldo e compagni, che sia il momento del riscatto per gli undici di Cacic?