Come la zampata di un Leone ferito ma non ancora domato, l'Inghilterra risale la china andandosi a guadaglare tre fondamentali punti nel derby con il Galles valido per il secondo turno del gruppo B di questo Euro2016. A Lens, la Nazionale di Hodgson è costretta ad una difficile rimonta dopo il calcio di punizione di Bale che trova impreparato Hart. All'intervallo, il ct inglese fa mea culpa andando ad inserire due Leoni affamati di gol come Vardy e Sturridge. Le mosse si rivelano vincenti, e dopo il pari dell'attaccante del Leicester, al minuto 92', quasi sul gong, arrivano i tre punti firmati da Sturrigde che fa impazzire tutta la panchina inglese. 

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INGHILTERRA, voto: 6.

Hart, voto: 4,5. - Joe questa volta l'ha combinata grossa. Il Wonderwall del Manchester City, nonché vice capitano della Nazionale inglese si fa beffare dalla traiettoria maligna, ma non troppo, di Bale. Il lieve tocco non evita il gol del gallese che regala minuti di sofferenza assoluta per i supporters inglesi giunti fino a Lens. Per sua fortuna, a fine match l'errore passa in secondo piano grazie alla rimonta in extremis fruttata con i cambi di Hodgson. 

Hart. Fonte foto: it.uefa.com

Walker, voto: 6,5. - Il velocista in forza al Tottenham conferma quanto di buono fatto vedere nel match inaugurale con la Russia. Walker è ancora una volta il migliore tra i difensori di Hodgson che lo incita per tutto il primo tempo a spingere con insistenza. Walker recepisce le indicazioni trasformandosi per il secondo match consecutivo in ala aggiunta: la sua spinta è incessante e tutte le azioni d'attacco passano dalla sua fascia. Anche nella ripresa resta tra i migliori, anche se il suo raggio d'azione si abbassa di qualche metro, dato il grande affollamento di attaccanti nella metà campo avversaria.

Smalling, voto: 6. - Sempre attento, efficace nelle giocate aeree, ed anche pericoloso in zona gol. La partita del possente centrale dello United è un concentrato di forza fisica e senso tattico: nella prima frazione di gioco è bravo a non concedere centimetri a Robson - Kanu, praticamente annullato, in più è abile negli anticipi, risultando efficace anche nel gioco aereo. Nel secondo tempo non viene mai impegnato data la scarsa propensione ad attaccare da parte del Galles.

Cahill, voto: 6. - Leggermente più distratto rispetto al proprio compagno di reparto, Cahill resta comunque una sicurezza per la retroguardia inglese. Il centrale ex Bolton si fa sorprendere in alcune situazioni di gioco, ma spesso è bravo nel porvi rimedio attraverso la sua vasta esperienza. Anche lui, così come Smalling prova a rendersi pericoloso dalle parti di Hennessey che non ha problemi nel contrastare i suoi colpi di testa. 

Cahill prova di testa. Fonte foto: it.uefa.com

Rose, voto: 5,5. - Il meno incisivo nella retroguardia dei Leoni inglesi. Poco coinvolto nel gioco offensivo, Rose resta a difesa della sua zona di campo nel primo tempo, mentre è costretto ad alzarsi nella ripresa, quando l'Inghilterra gioca spesso dalla sua parte, ed ha bisogno di ribaltare il risultato. Lui, si limita al compitino, sbagliando molto nei cross e negli appoggi verso i compagni. 

Dier, voto: 4,5. - L'uomo partita nel match con la Russia, risulta essere tra i peggiori in campo appena qualche giorno dopo aver trovato la gloria. Il giovane centrocampista con un passato in Portogallo non riesce a trovare la giusta collocazione tattica all'interno del rettangolo verde di gioco. Spesso in sofferenza causa i ripetuti movimenti di Ramsey e Bale, Dier perde ben presto il passo dei due gallesi finendo per imbarcare acqua nel motore già nei primi 45'. Nella ripresa prova a risalire la china, ma i suoi lanci sono assolutamente rivedibili e il suo contributo offensivo pari allo zero.

Alli, voto: 5,5. - Il talento cristallino di questa Nazionale fa fatica ad ingranare la marcia. Schierato di nuovo da intermedio destro nel centrocampo a tre, Alli si fa vedere nel palleggio della sfera, restando troppo lontano dalle azioni migliori dei suoi. Nella ripresa, dopo il pareggio di Vardy il suo match subisce una svolta tattica con il passeggio al 4-2-3-1. Hodgson lo piazza davanti alla difesa attretrando di qualche metro le giocate del 20. Lui, impassibile nelle gestualità, accetta di buon grado ritagliandosi un ruolo da regista in un finale rocambolesco e fortunato.

Rooney, voto: 6,5. - Il Capitano, seppur in una posizione non da Wayne Rooney continua ad essere il faro di questa Nazionale. Designato al ruolo di apripista per la nuova generazione di fenomeni, Rooney sembra essere ancora nel pieno delle sue energie, anche in una zona di campo inevitabilmente più dispendiosa. Il fuoriclasse dei red devils agisce troppo basso nei 45' d'apertura, mentre nel secondo tempo prende per mano la squadra, guidandola con le sue giocate al successo. Con il ritorno al 4-2-3-1, la posizione da trequartista lo esalta, garantendogli un posto d'onore in tutte le azione d'attacco dei suoi giovani seguaci.

Lallana, voto: 6,5. - "Corri Adam, corri!" Il tuttofare del Liverpool sembra in una condizione invidiabile, e a confermarlo è anche il match di quest'oggi che da seguito alla prova di qualità e sacrificio offerta con la Russia. Nella prima fase del match da il meglio di se, strappando il campo come eravamo abituati a vederlo fare ai bei tempi: Kane gli offre un pallone d'oro, lui si scrolla di dosso due uomini riuscendo a servire un cioccolatino per lo sciagurato Sterling. I minuti affievoliscono la sua fiamma, che resta comunque viva fino al momento del cambio. Hodgson preferisce inserire un altro attaccante, costringendo Adam a ripiegare verso una più confortevole postazione in panchina. 

Lallana. Fonte foto: it.uefa.com

Sterling, voto: 4. - In assoluto il peggiore in campo. Il vecchio Sterling, quello di origini giamaicane che faceva ammattire le difese di mezza Premier con Suarez e Sturridge, è un lontano ricordo. Suo cugino, quello più sgraziato e meno bravo è in Francia con la Nazionale ma non riesce ad imbroccare una giocata degna del suo nome. Anche oggi, l'ex membro della S&S&S non combina nulla, cestinando in modo clamoroso una chance comoda dopo pochi minuti di gioco. 

Kane, voto: 5. - Così come il suo collega di reparto, anche Kane sembra un giocatore diverso rispetto a quello ammirato a White Hart Lane. Forse logorato nello spirito e nelle gambe da una stagione intensa e palpitante, l'uragano inglese ha perso tutta la sua potenza nel breve viaggio che ha portato gli inglesi in Francia. Oggi, dopo la prova incolore con la Russia, il ct gli da fiducia ma lui non è riuscito a rispettare le grandi attese. Dopo 45' Hodgson è costretto al cambio a causa della sua non - prestazione. 

Vardy, voto: 7. - L'uomo del destino. Acclamato da una Nazione intera, Jamie Vardy si ritaglia uno spazio decisivo grazie agli errori di Kane, lasciato negli spogliatoi da Hodgson. Lui, sì prorpio lui, entra facendo il suo debutto in un europeo con gli occhi del mondo a dosso. Pressione? Macché, passano 11 minuti, proprio come il suo numero di maglia, e Jamie non sbaglia battendo Hennessey da due passi. Esultanza mista tra rabbia e gioia per l'uomo più chiacchierato dell'ultimo anno, che dopo aver riequilibrato la partita, ha un ruolo decisivo in tutte le azioni degli inglesi, compresa quella che al 92' porterà Sturridge al gol vittoria. 

Vardy in gol. Fonte foto: it.uefa.com

Sturridge, voto: 7. - Sbucato accanto a Vardy dagli spogliatoi di Lens, insieme al compagno di reparto, Sturridge ha deciso la partita. Subentrato per l'ex compagno Sterling, il 15 è andato a ricoprire anche lo stesso ruolo del nativo di Kingston assumendo nel più breve tempo possibile una posizione che non gli si addice più di tanto. Dopo qualche minuto di ambientamento, Sturridge ha preso possesso della fascia sinistra, aiutato anche dal gioco inglese propendente a sfruttare in modo ripetuto quel lato di campo. A dire il vero il suo match non è stato di quelli più entusiasmanti, però è impossibile non premiarlo per il gol più importante di questo Euro 2016. Se da un secondo all'altro l'Inghilterra è passata da terza a prima nel girone, il merito è tutto suo, o quasi. 

Rashford, voto: 6,5. - Il ragazzino terribile è stata la terza ed ultima mossa di un Hodgson assolutamente votato all'attacco. Entrato per Lallana, Rashford ha occupato così come Sturridge una posizione meno centrale che non gli ha permesso di andre mai al tiro. Nonostante ciò, la sua presenza negli ultimi sedici metri si è sentita ben forte: sponde, dribbling, cross e anche tanta corsa. Il ragazzo ha le spalle strette ma si farà...

Roy Hodgson, voto: 5. - Impossibile dare la sufficienza a Roy Hodgson. Il commissario tecnico dell'Inghilterra, nonostante le prestazione non proprio incoraggiante fornita con la Russia, ha deciso di fossilizzarsi su modulo è uomini che vanno poco in accordo con le sue attuali idee. La titolarità di Sterling e Kane ad esempio, è stata una mossa molto più che errata che ha costretto la sua squadra alla rimonta nella ripresa. Anche i cambi, che poi si sono rivelati vincenti, hanno preso i contorni di un mea culpa che Hodgson non potrà più recitare. 

Sturridge dopo il gol. Fonte foto: it.uefa.com

GALLES, voto: 5,5.

Hennessey, voto: 5,5. - Il portierone del Crystal Palace esce dal campo con l'amaro in bocca. Spettatore non pagante per gran parte del primo tempo, l'estermo difensore del Galles si trova impotente nel fronteggiare la conclusione di Vardy, mentre risulta decisivo sul piatto destro di Rooney. Nel mezzo, tanti minuti di sofferenza per la sua difesa, ma di relativo controllo per lui, che proprio al 92' si fa cogliere imprepato sul tiro di Sturridge che lo sorprende sul primo palo. 

Gunter, voto: 5. - Il terzino destro dei gallesi non spinge quasi mai, non approfittando delle lacune difensive di Rose nel primo tempo. Letteralmente investito dall'ondata inglese del secondo, Gunter si abbassa ancor di più, regalando metri e gioco a Rooney e soci che sulla sua corsia ne combinao di ogni. Anche nell'azione del definitivo 2-1, Gunter viene superato dal gioco di squadra dei rivali che attraverso uno scambio stretto e preciso riescono ad abbattere anche le resistenze degli uomini giunti in suo soccorso.

Chester, voto: 6. - Il centrale del WBA risulta tra i migliori del suo Galles. Spempre perciso negli interventi ed ordinato nel posizionamento, l'ex Hull City annulla le giocate di Kane nel primo tempo, mentre nel secondo è costretto a sudare sette camice, causa il numero di attaccanti inglesi presnti in campo. Alla fine però, la sua prestazione resta più che positiva, corredata anche da un grande intervento a salvare i suoi da un tiro forte e preciso di Rooney dal limite dell'area di rigore. 

Williams, voto: 6. - Il capitano dello Swansea e della Nazionale del dragone è la solita certezza lì nel cuore della difesa. Grinta, attenzione e un pizzico di coraggio rendono il maestoso difensore una montagna ardua da scalare per gli inglesi. Vardy però è un grande opportunista e sull'unico, pesante errore della gara di Williams, trova il gol che cambia il match. 

Williams. Fonte foto: it.uefa.com

Davies, voto: 5,5. - Il jolly degli Spurs non disputa un match negativo, ma si fa ricordare più per i suoi interventi che per le sue giocate. Molto falloso, sin dai primi minuti Davies si trova in difficoltà sulle imbucate di Walker che sconcuassa quella zona di campo. I minuti lo portano ad un match più tranquillo, anche se sui palloni aerei Cahill lo mette a dura prova. Nel secondo tempo non riesce a respirare a causa della pressione inglese, finendo per capitolare insieme alla squadra proprio nll'ultima ripresa.

Taylor, voto: 5. - Il Terzino sinistro ripete quasi alla perfezione la prova del suo collega di destra. Taylor in questo caso, è più propenso ad offendere, ma con Walker davanti a se, la situazione non è quella giusta per andare all'attacco. Il suo match dunque, si tinge dei colori della fatica e della sofferenza: preso d'infilata dal terzino del Tottenham e da Lallana nel primo tempo, anche nella ripresa la sofferenza continua protraendosi fino al 93'.

Ledley, voto: 5,5. - Piazzato da Coleman come schermo davanti alla difesa, il barbuto centrocampista gallese dimostra di avere tempismo e atletismo per star dietro alle giocate di fino offerte da gente che a centrocampo non è abituata a stare (Rooney e Alli). Il suo match è fatto di grande intensità, ma anche di poca lucidità e di tanta fatica. Sfinito, Coleman lo richiama in panchina con altri venti minuti di trincea da affrontare. 

Allen, voto: 6. - Joe, fisico gracile e leve corte in questo Galles si sta ritagliando uno spazio e un ruolo che non eravamo abituati a vedere a Liverpool. Trasformatosi in un centrocampista di lotta più che di ordine, Allen ha svolto un ruolo preziosissimo nell'economia del match gallese: sempre in raddoppio sul portatore di palla avversaria, sempre a difesa della sua area di rigore, ma anche generoso nel buttarsi in avanti per creare situazioni interessanti. Rigenerato a dir poco.

Ramsey, voto: 6,5. - La maglia numero 10 esalta le prestazioni di Aaron. Reduce dalla bella prova con la Slovacchia, Ramsey si ripete in un match speciale che lo vede ancora una volta uomo tuttofare del Galles. Presente in ogni azione d'attacco, il centrocampista dell'Arsenal da una grande mano anche in fase di interdizione, rubando palloni fondamentali dai piedi degli inglesi e trasformandoli in preziose ripartenze orchestrate con l'ausilio dell'immancabile Bale.

Bale, voto: 6,5. - Gareth appunto, non tradisce le attese nemmeno questa volta risultando l'uomo copertina anche in questa seconda uscita. La sua tecnica, mista ad uno stato di forma psico fisico eccezionale, lo proiettano verso un'altra partita ad alto livello. Il suo contributo manca per tutto l'arco del match, anche se, grazie alle sue doti balistiche il gallese ex Tottenham riesce a confezionare il gol che manda in estasi un popolo intero. la gioia non durerà a lungo, ma Gareth c'è, e così come tutto il Galles è pronto a reagire già dal decisivo match in programma settimana prossima con la Russia.

La punizione dei bale. Fonte foto: it.uefa.com

Robson - Kanu, voto: 5. - Un fantasma con la maglia numero 9. Il match winner della partita con la Slovacchia non da la zampata nel corso di un match opaco, reso ancor più difficile dalla presenza di un Chris Smalling in giornata felice. Al momento del cambio il suo bottino è nullo: zero tiri verso la porta di Hart. Da un numero 9, qualcosa in più è lecito aspettarselo.

Edwards, voto: 5. - Il suo ingresso, a oltre venti minuti dal termine non cambia l'andamento di un match che il Galles già faceva fatica a contenere. Lasciato in balia dell'avversario, il centrocampo cala a picco nonostante la sua freschezza. 

Williams, voto: 6. - Subentrato per il fantasma di Kanu, Williams prova a dare un segnale di vita con un'azione personale che si conclude alta sopra la traversa di Hart. Non sarà molto, ma è più di quello fatto dal suo collega nell'arco di 70 minuti.

I gallesi. Fonte foto: it.uefa.com

Chris Coleman, voto: 6. - Il giovane commissario tecnico del Galles non commette gli stessi errori del suo più esperto collega, ma esce dal piccolo stadio di Lens a mani vuote. La dura legge del calcio colpisce il Galles e il suo ct, che non può avere nulla da rimproverare ai suoi ragazzi. L'importante ora è non scoraggiarsi, visto che le possibilità di qualificazione per gli ottavi di finale restano molto alte.