Nella prima giornata di questi Europei, alcuni giocatori si sono particolarmente distinti, soprattutto a centrocampo, con le certezze Iniesta e Kroos e la sorpresa Payet.

Lo svizzero Yann Sommer è stato probabilmente il portiere che più di tutti ha fatto la differenza nei primi 90 minuti dell’Europeo francese, anche più di Neuer, Cech, Courtois e De Gea. L’estremo difensore del Borussia Mönchengladbach ha ipnotizzato prima Sadiku e poi Gashi: con due interventi eccezionali ha permesso alla Svizzera di portare a casa uno striminzito uno a zero e ha legittimato il suo ruolo da titolare di fronte ad altri due buoni portieri come Bürki e Hitz.

Il "personaggio", nella vittoria dell’Italia sul Belgio, è stato Emanuele Giaccherini, ma il “man of the match” della gara contro i “Diavoli Rossi” all'unanimità è stato Leonardo Bonucci, che non solo ha spedito una palla telecomandata sui piedi di “Giak” per il gol dell’1-0, ma si è reso protagonista anche di una partita a tutto tondo, con una presenza costante nel cuore della retroguardia. Favorito dalla difesa a tre dove gioca da stopper, Bonucci, con l’aiuto di Barzagli e Chiellini (autore di una grande gara in marcatura su Lukaku), è stato perfetto in difesa, ma soprattutto è salito in cattedra come regista della Nazionale azzurra, verticalizzando appena gli si presentava l’occasione.

Dietro troviamo anche Shkodran Mustafi: schierato titolare assieme a Boateng per il forfait di Hummels, il tedesco di origine albanese si è distinto per il gol che ha aperto le danze e per alcune chiusure importanti, tra queste anche il recupero da cui è nato il contropiede del 2-0 finale. Da premiare anche lo stoicismo del croato Vedran Ćorluka: colpito da una gomitata nei minuti iniziali, ha giocato quasi tutta la partita con la testa fasciata: nonostante abbia continuato a sanguinare, è rimasto sul terreno di gioco fino alla fine e ha salvato il risultato allo scadere mettendo il piede sul tentativo di Hakan Balta.

Difficile scegliere la miglior performance tra quella di Toni Kroos e Andres Iniesta: il tedesco ha deciso la gara con l’Ucraina a suon di lanci e “laser passes”, tra cui spiccano sicuramente l’assist per Mustafi e il millimetrico lancio che ha messo Khedira a tu per tu con Pyatov; Don Andres invece ha bosseggiato nel fraseggio prolungato della Roja ed il cross al bacio per la testa di Pique ha premiato la gara paziente della Spagna. Nel cuore del centrocampo troviamo Eric Dier: il giovane play basso inglese si è superato in fase d'interdizione e ha mostrato una notevole tecnica, vedasi il calcio di punizione con cui ha sbloccato il match.

Menzioni speciali per Khedira, Gera e Modric, autori di prestazioni alquanto positive con le rispettive nazionali. Sugli esterni troviamo l'MVP della prima giornata Dimitri Payet e Ivan Perisic. Di fatto il giocatore del West Ham ha vinto da solo la gara contro la Romania: non solo ha creato un’occasione dopo l’altra per i compagni, compreso l’assist per Giroud, ma si è anche letteralmente inventato il gol capolavoro che ha permesso ai “Bleus” di strappare la vittoria contro un avversario più ostico del previsto. Il croato invece si è dimostrato vera spina nel fianco per la retroguardia turca.

Gli attaccanti più attesi, nonché i principali favoriti al titolo di capocannoniere del torneo, quali Ronaldo, Lewandowski, Kane, Griezmann, Muller e Ibrahimović (che pur ha propiziato l’autogol di Clark) non hanno ancora segnato e il sottovalutato Graziano Pellè ne ha approfittato per prendersi la scena. Col Belgio l’attaccante azzurro è stato molto attivo durante tutta la gara, offrendo una prestazione decisamente concreta: ha costituito un punto di riferimento per i compagni, ha difeso palla per far salire la squadra, combinato discretamente con il compagno di reparto Éder e soprattutto ha messo il sigillo alla gara segnando il gol del definitivo 2-0 su assist di Candreva, che non entra nell'XI titolare, ma che ha giocato una splendida partita contro il Belgio, imponendosi come uno dei migliori esterni del torneo fin qui. Merita una menzione anche un altro giocatore che non è esattamente un attaccante di ruolo: il 19enne Bartosz Kapustka, che ha impressionato nella gara vinta dalla Polonia contro l’Irlanda del Nord. Il suo nome è già sul taccuino di diversi club ed è probabile che non lo vedremo più giocare con la maglia del KS Cracovia.

Il 3-5-2 è il modulo ideale per questa prima giornata, e chi meglio di Antonio Conte potrebbe allenare questa rosa? Il ct azzurro è stato senza dubbio il migliore tra i tecnici, ha mostrato una vasta intelligenza tattica ed organizzazione difensiva, fattori che lo hanno reso grande alla Juventus.

Ecco dunque l'XI ideale della prima giornata secondo VAVEL Italia:

(3-5-2)

Sommer

Mustafi Bonucci Ćorluka

Perisic Kroos Dier Iniesta Payet

Kaputska

Pellè

All.: Conte