Leonardo Bonucci è uno degli uomini chiave della Nazionale di Antonio Conte. Il CT lo conosce molto bene visto che lo lanciò nel grande calcio ai tempi del Bari. Da lì è successo molto ad entrambi, ma quello che non è mai mancato è l'apprezzamento tecnico per le doti di impostazione di Bonucci, secondo regista della squadra nella difesa a tre.

In un'intervista concessa all'Equipe il difensore della Juventus parla di questa Nazionale. Ci sono assenze pesanti, ma questo gruppo è in grado di colmarle con altre qualità: "La gente è preoccupata per gli infortuni di Marchisio e Verratti. Queste assenze si fanno sentire. È evidente.Ma siamo l'Italia e dobbiamo portare in alto questi colori. In questo momento è vero, abbiamo difficoltà a trovare talenti puri. Ma dobbiamo colmare questo problema con la nostra organizzazione, la nostra fame. Non dobbiamo avere limiti. Quando diventa difficile, ci siamo sempre. Tatticamente sappiamo sempre cosa fare e possiamo causare problemi a qualunque squadra. Quando sei l'Italia, devi arrivare almeno ai quarti di finale."

Bonucci e Conte, fantagazzetta.com

Di sicuro, però, questa Nazionale è diversa da quella anche del recente passato ed è inferiore, sulla carta, ad altre squadre di Euro 2016"Oggi l'Italia fa meno paura, questo è evidente. Se guardi la squadra che ha vinto nel 2006, con Totti e Del Piero per esempio, o anche quella che è arrivata in finale quattro anni fa... Queste squadre avevano giocatori internazionali. Oggi abbiamo soprattutto attaccanti che giocano poco o hanno poca esperienza internazionale. Il Belgio ci è superiore. Ma hanno anche loro infortuni. L'Italia produce pochi talenti e questo si vede su tutto il sistema. In Belgio hanno fatto tutto il contrario, e oggi questo lavoro sta portando i suoi frutti. Oggi dobbiamo imparare dagli altri."

Una delle armi in più per l'Italia anche secondo Bonucci può essere Antonio Conte"Conte ? Non è un problema che sia andato al Chelsea. Pensa solo all'Europeo. È l'evento più importante che ha avuto da preparare nella sua carriera di allenatore. Non vuole sbagliare! Lui crede nelle sue idee, cura tutti i dettagli. E per trasmettere questo ai giocatori, fare allenamenti lunghissimi. Alla Juve ha dato tanto, con la sua mentalità vincente. Non molla mai. Poi hai dato tanto alla Nazionale. Non ci basiamo sul talento, dunque tatticamente dobbiamo essere perfetti. Io sono ottimista. Non abbiamo niente da perdere."