E' arrivata una sconfitta all'esordio, ma le speranze e le convinzioni della Turchia sono ancora intatte. Parola del condottiero della Nazionale delle stelle crescenti, Fatih Terim, sì amareggiato, ma non abbatutto dopo il match del Parco dei Principi che ha premiato la genialità di Modric e compagni.
L'estro del talentissimo di casa Real Madrid ha condannato alla sconfitta i turchi che però, possono e devono recriminare per non aver disputato il match con l'attenzione e la determinazione dovuta.
Terim, vecchia conoscenza del calcio italiano, vede il bicchiere mezzo pieno anche quando si presenta di fronte alle telecamere per analizzare l'andamento del match: "Siamo stati bravi, soprattutto nel primo tempo, ma la Croazia ha meritato di più nella ripresa, dove dopo 15 minuti siamo calati fisicamente. Abbiamo però avuto l'occasione per passare in vantaggio e sono sicuro che se così fosse stato la partita sarebbe stata diversa".
Le recriminazioni però, non portano da nessuna parte; Terim lo sa, dimostrando almeno a parole che lo spirito della sua Nazionale e ancora intatto: "Abbiamo provato a riorganizzarci con qualche cambio, ma i subentrati non sono stati all'altezza. Comunque non è finita, oggi ce la siamo vista con una grande squadra: sono sicuro che se passano i gironi potranno andare molto lontano. Noi continueremo a lottare, abbiamo a disposizione le partite contro Spagna e Repubblica Ceca e daremo il nostro meglio".
A conclusione del suo breve intervento, Terim fa anche autocritica verso se e verso i suoi calciatori, poco reattivi in alcune situazioni di gioco. Per la Nazionale turca, si prospetta una bella ramanzina: "Noi ci caratterizziamo per un certo modo di giocare, con una formazione e dei moduli precisi, ma non mi aspettavo tutto questo divario nel secondo tempo. Pensavo che avremmo potuto avere di più il controllo del pallone nella ripresa. La lezione che imparo da questa partita? Che non possiamo perdere il pallone così facilmente e, quando succede, dobbiamo correre e lottare di più". Poi torna fiducioso, abbandonando le telecamere con il sorriso e la speranza di giorni migliori: "Comunque resto fiducioso nei miei ragazzi: sono sicuro che otterremo dei buoni risultati".