Oltre tutte le critiche, le difficoltà e le speculazioni, Iker Casillas c'è sempre. Il portiere ex Real Madrid attualmente al Porto, è ancora in prima fila per dare il suo contributo ad una Nazionale che negli ultimi due anni ha perso talento e smalto. 
La Spagna piglia tutto che Casillas aveva il privilegio di ammirare dai pali della sua porta non c'è più, sostituita da un gruppo di giovani ragazzi affamati di succesi e lodi. 

Capitano già nelle edizioni del 2008 e del 2012, Casillas potrebbe trovare spazio anche in questo europeo a causa delle vicende che stanno colpendo la persona di David De Gea, suo naturale erede che potrebbe essere condizionato dallo scandalo a luci rosse che si è scatenato sul suo nome. Ecco che allora, 'Iker l'immortale' torna ad alzare la voce, caricando la sua giovane Roja di impegni importanti. 
Campioni in carica, gli spagnoli arrivano in Francia con l'obiettivo di capire le reali potenzialità della sqadra, giovane appunto, e molto rinnovata nei suoi interpreti. Molti hanno lasciato e Del Bosque ha deciso di dare spazio alle giovani leve per questo europeo che si prevede duro già a partire dalla fase a gironi.
Il girone D infatti, è di quelli più ostici in assoluto con la Spagna che sarà costretta a vedersela con Turchia, Croazia e Repubblica Ceca. Proprio i cechi sono i primi avversari della Roja che domani scenderà in campo per l'esordio nel torneo francese. 

Casillas e De Gea in allenamento. Fonte: Getty Images Europe.

Casillas però, pensa soprattutto alla sua Nazionale: "Come sta la Spagna? Partiamo dal Brasile. Avevamo vinto 3 tornei di fila, prima o poi doveva succedere: anche l'Italia campione del 2006 uscì al primo turno nel 2010, o la Francia nel 2002. Tutti ti vogliono battere. Oggi siamo una squadra nuova, ci sono 5 giocatori presenti dal 2008, del Mondiale 2010 siamo rimasti in 8: c'è stato un cambio generazionale non ancora del tutto assimilato. Per questo bisogna andare passo per passo. Iniziamo con la Repubblica Ceca".
Alla domanda specifica sulla Nazionale italiana Casillas risponde cossì: "Io dell'Italia non mi fido mai. Queste storie degli infortuni, o che non siete in forma o altro le lascio a voi. Io degli italiani non mi fido. Non so come però correte, lottate, combattete e ogni tanto fate gol. Nel 2012 all'Europeo ne ho preso solo uno: da Di Natale. Ci sono nazionali, e l'Italia è una di queste, che non puoi mai considerare inferiori".

L'estremo difensore della Spagna non parla di De Gea, ma di Alvaro Morata, suo ex compagno al Real Madrid ed ora delantero principale di questa roja: "Sono contentissimo per lui. Si merita tutto ciò che sta vivendo. A me è sempre piaciuto molto perché riunisce tante qualità differenti. Alvaro continua a essere un ragazzino ma è maturato tan­tissimo. Nella Juve entra ed esce dai titolari ma ogni volta che gioca è importante: pensiamo alla finale di Coppa Italia"
Oltre all'Italia, già condierata come molto pericolosa, Casillas teme anche altre Nazionali: "La Francia convince, il Belgio è molto forte, c’è la Germania campione del mondo, l’Italia e il Portogallo sempre pericolose... Con la Spagna ci sono 6 selezio­ni di ottimo livello".

Iker Casillas. Fonte: Getty Images Europe.

In chiuura, Iker spende qualche parola anche per il suo amico e collega Gigi Buffon: "Quando si ritira lui lo farò anche io. Ha appena rinnovato e per me è un gran piacere perché se rinnova lui lo faccio anche io... Quando deciderà di lascia­re potremmo organizzare una bella partita: Amici di Gigi con­ tro Amici di Iker. Gran livello, si­curo!"