Come in una saga cinematografica ancora nel pieno delle sue vicende, Turchia e Croazia si apprestano a scrivere una nuova pagina della loro recente storia europea. Sorteggiate nello stesso girone, quello comprendente anche i Campioni in carica della Spagna, turchi e croati partono un grandino sotto gli iberici, anche se le possibilità di spodestare dal trono la Roja non sono da accantonare a priori.
Con il sogno di ripetere un exploit già riuscito nella loro storia più recente, Turchia e Croazia andranno ad aprire le danze del Gruppo D dinanzi all'esigente pubblico parigino del Parc des Princes.
Entrambe reduci da un cammino di qualificazione fatto di up & down, Turchia e Croazia sono arrivate a Euro 2016 con un biglietto di seconda classe che però non va ad inficiare la bontà delle due Nazionali, considerate dai bookies come possibili sorprese di questa manifestazione.
La Turchia, mix tra giocatori esperti e astri nascenti, è riuscita a divincolarsi in un girone di qualificazione durissimo in cui alla fine ha pagato a caro prezzo l'Olanda. La Croazia invece, seppur con qualche difficoltà palesata sul finale, ha avuto vita facile nel raggruppamento dell'Italia, giungendo seconda proprio alle spalle degli Azzurri.
Ora però, è il momento di mostrare muscoli, strategia e talento. L'europeo è una competizione breve dove la condizione fisica può fare la differenza andando a livellare i valori in campo. Le ambizioni delle due squadre sono molto alte e i rispettivi commissari tecnici Terim e Cacic, uomini che di calcio ne hanno masticato ed insegnato molto. Ecco che allora, il match del Parco dei Principi assume i connotati di una partita vibrante ed incerta che alla fine sarà decisa dalla squadra che avrà più voglia di emergere in questa competizione.
La Turchia si presenta ai nastri di partenza di Euro 2016 fornita di tutte le carte in regola per reggere l'urto. Guidata dal santone del calcio turco, Fatih Termin, la Nazionale delle stelle crescenti (in turco Ay-Yıldızlılar), punta tutto sulla forza di alcune individualità niente male: Arda Turan è il faro della squadra, leader carismatico e tecnico al quale la Turchia si affida per ripetere la straordinaria cavalcata del 2008. Il 7 del Barça, è affiancato da colleghi di spessore internazionale come il giovane talento del Leverkusen Calhanoglu. Il classe 94' è ricercato dai top club di mezza europa e la vetrina di Euro 2016 potrebbe stimolarlo a fare ancora meglio rispetto a quanto abbiamo già apprezzato in Bundesliga.
Inoltre, la spina dorsale della sqadra è di ottimo valore con i vari Hakan Balta, Semi Kaya e Selcuk Inan che garantiscono sempre il loro apporto. In avanti, Burak Yilmak è l'arcere incaricato di far centro sfruttando il prezioso lavoro di esterni dai piedi morbidi come Caner Erkin, neo acquisto di casa Inter.
Per il match d'esordio con la Croazia, Terim sembra intenzionato a far scendere in campo proprio alcuni dei protagonisti citati. Il modulo sarà con tutta probabilità un 4-2-3-1 anche se non è da escludersi la possibilità di utilizzare un 4-1-4-1 per mettere maggiormente a suo agio Çalhanoğlu, metronomo del centrocampo. Tutto confermato in difesa con la presenza dal primo minuto del neo acquisto dell'Inter Erkin, a centrocampo c'è Inan, mentre nel terzetto di trequartisti agiranno Topal, Turan e Özyakup. Dubbi invece, per chi schierare nel ruolo di unica punta. Yilmaz è il titolare, ma ha un piccolo problema fisico: se non dovesse recuperare si fa largo l'ipotesi Cenk Tosun.
TURCHIA: (4-2-3-1): Volkan Babacan; Gökhan Gönül, Serdar Aziz, Hakan Balta, Caner Erkin; Selçuk İnan, Hakan Çalhanoğlu; Mehmet Topal, Oğuzhan Özyakup, Arda Turan; Burak Yılmaz. CT. Fatih Terim.
Se la Turchia si presenta come una delle possibili sorprese, stesso discorso vale anche per la Nazionale Kockasti (letteralmente 'a quadretti'), vale a dire la Croazia. Il nuovo corso targato Ante Cacic ha portato buoni risultati, soprattutto nel cammino di avvicinamento verso Euro 2016, con la Croazia imbattuta nelle recenti amichevoli disputate qua e là per l'Europa.
La Nazionale con gli scacchi è miniera di talenti, anch'essi pronti per scendere in campo e dare il massimo in una competizione che ha visto i croati eliminati proprio dalla Spagna nel girone del 2012. Le stelle di questo team sono due, tutte a centrocampo; naturalmente stiamo parlando di Modric e Rakitic, fari imprescindibili in Real Madrid e Barcellona. Nella classe innata dei due balcanici sta il maggior punto di forza di questa Nazionale, provvista anche di altri diamanti in mediana: Marcelo Brozovic e Mateo Kovacic sono due talenti che non possono non essere citati, così come non possiamo tagliar fuori l'esplosività dell'interista Perisic.
A completare la costellazione ci sono anche Sime Vrsaljko, conteso da mezza Europa dopo una grande stagione al Sassuolo, e Mario Mandzukic, ariete con il fiuto del gol che abbiamo imparato ad apprezzare con la maglia della Juve.
Dunque, sulla carta si tratta di una grande Croazia che dalla cintola in su fa paura a tutti, ma che in difesa potrebbe balbettare. Le prestazioni del reparto arretrato, ed in particolare della coppia centrale, non sono sembrate di sicuro affidamento; proprio per questo, gli avversari della Croazia dovranno avere il coraggio di attaccare senza paura per portarli all'errore i balcanici nel loro punto dolente.
Per il match d'esordio dinanzi al pubblico del Parco dei Principi, Ante Cacic sembra intenzionato a puntare con convinzione verso un 4-2-3-1 tutto tecnica e fantasia con Modric e Brozovic a formare la coppia di centrocampo, e il terzetto Perisic, Kovacic e Rakitic ad agire dietro Mandzukic. Qualche problema in più in difesa dove Pivaric è ancora alle prese con qualche problema fisico. Di conseguenza, davanti A Subasic dovrebbero esserci Capitan Srna, Corluka, Vida e Vrasljko, anche se quest'ultimo è in forte ballottaggio con Schildenfeld.
CROAZIA: (4-2-3-1): Subašić; Srna, Ćorluka, Vida, Vrsaljko; Brozović, Modrić; Rakitić, Kovačić, Perišić; Mandžukić. CT. Ante Cacic.
Quella tra la Nazionale turca e quella croata può essere tranquillamente considerata come una sfida infinita. Le due Nazionalisi sono affrontate solo quattro volte in match ufficiali, ma si è sempre trattato di sfide memorabili che hanno fatto la storia dei due Paesi. La prima risale all'europeo in terra inglese del 1996, quando una Croazia ispirata dal bomber Suker, si fece largo nel girone di qualificazione condannando la Turchia con un gol di Vlaovic sotto il diluvio di Nottingham (poi i croati arrivarono fino ai quarti, miglior risultato ottenuto in un europeo).
L'occasione per la rivincita, si presentò in modo inatteso diversi anni dopo. Era l'europeo del 2008 quando Croazia e Turchia riuscirono a superare il girone per poi ritrovarsi faccia a faccia nei quarti di finale. Il match dell'Ernst Happel Stadion di Vienna fu caratterizzato da errori e tensione. Insufficienti i 90 regolamentari, nell'extra time la partita non riuscì a sbloccarsi fin quando, al minuto 119 l'invenzione di Modric per Klasnic valse il gol dell'illusione croata. In un finale drammatico infatti, la Turchia agguantò il pari con un missile di Semih Şentürk quando il cronometro segnava il minuto 122. Arrivati ai rigori, la Croazia perse lucidià esaltando le doti di Rüştü Reçber, portiere turco che disinnescando i tiri di Petric, Modric e Srna, spedendo per la prima volta in semifinale la Turchia.
L'ultimo faccia a faccia non risale alla fase finale di un europeo, bensì ad uno spareggio per accedervi. Era il novembre del 2011 quando Turchia e Croazia si incrociarono per decretare chi delle due avesse dovuto partecipare a Euro 2012. Nell'andata del delicatissimo play off, alla Turk Telekom Arena (Ali Sami Yen) di Istanbul, la Croazia vendicò nel migliore dei modi la cocente delusione maturata tre anni prima; i gol di Olic, Mandzukic e Corluka chiusero i giochi con 90' d'anticipo mandando la Croazia in Polonia ed Ucraina.
Oggi, una nuova pagina di questa sfida infinita fatta di sorpassi, vendette, rimonte ed errori sta per essere scritta. Le Parc attende che venga svelata la sceneggiatura del nuovo capitolo della Saga: palla al nuovo cast di attori.