Il Belgio come l'Italia, anche la squadra di Wilmots prosegue nel suo lavoro per preparare al meglio l'esordio contro gli Azzurri. Nel ritiro di Bordeaux il CT deve scegliere con quale modulo affrontare l'Italia nella prima ad Euro 2016, tenendo conto di alcuni importanti elementi tattici.
Su tutti l'assenza in difesa di Kompany, elemento fondamentale non solo per la fase difensiva, ma proprio come leader generale di una Nazionale ricca di talento, ma di talento giovane e quindi soggetto ad alti e bassi come è normale che sia. Senza il centrale del City la difesa del Belgio ha fatto vedere di andare in sofferenza quando la squadra gioca con il 4-2-3-1, modulo di riferimento che prevede l'utilizzo in contemporanea di Hazard, De Bruyne, Mertens e Lukaku. Un quartetto potenzialmente terribile in fase offensiva, ma che a volte si dimentica di dare una mano alla squadra in fase difensiva, lasciando così il centrocampo troppo scoperto. I soli Witsel e Nainggolan non bastano per coprire tutti gli spazi che si possono creare. Ecco perchè, nonostante non sia la prima scelta, contro l'Italia potrebbe trovare una maglia da titolare Fellaini, reduce da una stagione difficile al Manchester United.
Con lui si cambia modulo. Sacrificato Mertens, pronto però ad uscire dalla panchina insieme a Carrasco dell'Atletico Madrid, spazio ad un 4-3-3 in cui Fellaini può contribuire con fisicità, centimetri e soprattutto esperienza, quella che un po' è sembrata mancare a questa squadra due anni fa in Brasile. Con questo sistema di gioco il campo verrebbe in teoria coperto meglio e le catene degli esterni potrebbero creare la superiorità numerica contro la difesa italiana e provare così ad attirare fuori posizione i centrali di Conte. Ad un certo punto si è parlato di 3-5-2 anche per il Belgio, ma i giocatori hanno fatto capire di non digerire questa ipotesi. Avanti tutta sul 4-3-3 quindi in vista dell'Italia, con un Fellaini in più e un Mertens in meno. Almeno dal primo minuto.