Altra amichevole, altra vittoria, altre convinzioni(?). La Francia asfalta la Scozia a sei giorni esatti dall'esordio a Euro 2016, chiudendo con il risultato di 3-0 un impegno non estremamente allenante né tantomeno significativo sotto il profilo del risultato, ma importante per il CT Didier Deschamps, il quale chiude con tante conferme, anche se forse non era necessario un test contro la squadra di Strachan per capire che la rosa fosse all'altezza della situazione. Con il miglior Giroud in più: la sua doppietta potrebbe spazzare via diverse critiche, comunque sterili. L'allenatore sceglie anche dal primo minuto Kanté come vertice basso del centrocampo, consegnando a Pogba le chiavi dell'impostazione di gioco, complice il forfait di Diarra per la competizione. Sulle ali Payet e Coman, mentre in difesa la coppia Rami-Koscielny viene confermata e probabilmente sarà quella titolare nelle gare ufficiali.
L'indicazione che l'ex mediano trae dalle prime battute è la pericolosità dei suoi sulle palle inattive: tre scucchiaiate di Payet generano ottime occasioni, tra le quali spicca un tentativo di Giroud in allungo neutralizzato da Marshall al 6'. Neanche due minuti tondi e l'attaccante dell'Arsenal si prende la rivincita in grande stile, tagliando sul primo palo e insaccando col tacco un cross basso rasoterra di Sagna. Non paga dell'1-0, la Francia continua a portarsi in avanti sfruttando la fisicità del centrocampo e soprattutto la buona vena degli esterni offensivi, Coman in particolare al quarto d'ora prova un buon destro da fuori a conclusione di un'azione personale, trovando i guantoni del portiere scozzese che tiene la palla in due tempi.
La Scozia prova timidamente ad alzare il proprio baricentro e a portare pericoli dalle parti di Lloris, che continua però a dormire sonni piuttosto tranquilli, al contrario del collega avversario di serata, non aiutato nemmeno dalla sua difesa: un errore marchiano di Greer, distratto in fase di protezione della palla, permette infatti a Giroud di depositare in rete al 35' la doppietta in tap-in. Il festival Bleus continua anche al 40' con Koscielny, che conferma la tendenza e finalizza un piazzato: il capitano dell'Arsenal viene abbandonato sul secondo palo e, dopo una deviazione sul primo palo propiziata da Evra, insacca il corner battuto da Payet. Il terzino bianconero propizia anche qualche brivido, rimanendo a terra dolorante a pochi minuti dalla fine del primo tempo, accusando però solo una semplice botta.
Con le certezze acquisite nei primi 45 minuti da Coman e Payet, Deschamps per la ripresa cambia le ali optando per Griezmann e Martial, ma ottenendo comunque lo stesso risultato: il primo funge da (quasi) assist-man pescando Rami in mezzo all'area da corner, il secondo in velocità tiene in balia la difesa avversaria e chiama Marshall a un paio di miracoli. Anche un Pogba in versione ispiratore prova a iscriversi al tabellino dei marcatori, possibilità negatagli solamente da un palo colpito in pieno al 64' su punizione. Nella mezz'ora finale succede però ben poco, oltre alla classica girandola di cambi (in campo anche Gignac, Cabaye e Digne) si vede qualche conclusione velleitaria e poco di davvero pericoloso. L'ultimo brivido è affidato a Griezmann, una conclusione che sfiora solo la porta. La partita "vera" dura di fatto un tempo, e la vince la Francia, che ora si sente ancora più forte, anche con più tifo dalla propria.