Obiettivo riscatto in casa Chelsea. Dopo la deludente stagione conclusasi con il fallimento del mandato Mourinho e i mesi da traghettatore di Guus Hiddink, la società con a capo il presidente Roman Abramovich ha deciso di ripartire, come è oramai risaputo, da Antonio Conte. Sebbene il prossimo allenatore sia impegnato in questi giorni nella preparazione dell'Europeo sulla panchina dell'Italia, l'ex allenatore della Juventus sta pianificando con la società le prime mosse di mercato, nell'intento di rafforzare la rosa dei blues che nella prossima stagione, senza l'assillo delle coppe europee, cerca di tornare in vetta alla Premier League

Si parte dalla difesa, reparto da ringiovanire e rimpolpare con innesti futuribili e di assoluto valore. Motivo per il quale Conte guarda alla Serie A come terra di conquista ed acquisti. Due gli obiettivi su tutti: Kalidou Koulibaly del Napoli ed Antonio Rudiger della Roma. Trattative diverse, entrambe difficili per motivazioni differenti. Se il franco-senegalese di Sarri ha stupito tutti per straripanza fisica e continuità di prestazioni, e sembrerebbe essere la prima scelta per la difesa, da fronteggiare ci sarebbe una richiesta non da poco di De Laurentiis. Per lasciar partire il difensore ex Genk, il patron azzurro chiede la stessa cifra con la quale il Manchester City ha ingaggiato la scorsa stagione Mangala dal Porto: non meno di 40 milioni. Il Chelsea vacilla, anche se la disponibilità economica c'è, ma aspetta l'evolversi della situazione in casa Roma per sferrare l'attacco. 

Molto più bassa, infatti, la richiesta deli capitolini per il centrale tedesco ex Stoccarda. In questo caso, però, i blues sono in attesa di conoscere le decisioni della dirigenza della squadra capitolina, che potrebbe e dovrebbe sacrificare una sola pedina tra Manolas (interessa al Manchester United e a Mourinho) e proprio Rudiger. Nel caso in cui i giallorossi decidessero di fare cassa cedendo il greco ad una cifra sicuramente maggiore rispetto a quella del teutonico, il Chelsea dovrebbe ripiegare sul napoletano accettando un esborso maggiore, oppure virare sulle alternative che di certo non mancano.

La necessità, quella di Conte, è di ripartire dall'assetto difensivo perduto nella stagione appena conclusasi, che ha fatto registrare il record negativo di gol subiti: invertire la rotta difensivamente, per un allenatore che ha fatto alla Juve della solidità della retroguardia un dogma, è impresa ardua, certo, ma tutt'altro impossibile, a prescindere dai protagonisti.