Gigi Buffon elenca gli ingredienti giusti per la prossima rassegna continentale. In un'intervista all'Equipe, il n.1 azzurro conferma le sensazioni della vigilia. Italia di sudore e fatica, in trincea per respingere il fuoco nemico. Piovono critiche copiose, sulle scelte di Conte, sulle qualità del gruppo, difficile affrontare con serenità l'avvicinamento all'Europeo. Buffon non cade però nella trappola della polemica, esiste una sola carta per mettere al muro gli scettici, dimostrare sul campo di avere valori importanti, fin dall'esordio. 

“Conta solo la volontà di superarci perché i tifosi siano fieri di noi, della nostra energia e spero anche dei nostri risultati”

“La volontà di fare bene non cambia e sappiamo già che non avremo possibilità di sbagliare, fin da subito. E in un certo senso preferisco sia così perché ti devi subito mettere l'elmetto e partire all'assalto”.

L'Italia non rientra nel gruppo delle logiche favorite. Guida la Francia - talento infinito e il supporto del pubblico di casa - a rimorchio Germania e Spagna, con il Belgio - sulla strada degli azzurri già nel girone - a incalzare le potenze del vecchio continente. Come spiega Buffon, non dover rispettare attese di primo piano, può giovare a un organico in divenire, ancora alla ricerca della giusta coesistenza.

“Siamo tra i principali outsider, mentre in prima linea ci sono Germania, Francia, Spagna e Belgio per quello che ha dimostrato negli ultimi mesi. Ma l'Italia ha mezzi e mentalità per mischiare le carte”

Il passato sorride a Conte e alla nostra Nazionale. Non sempre partire con i favori del pronostico porta a buoni risultati. Il portiere della Juventus snocciola due aneddoti significativi. 

“Da quando sono in Nazionale, ricordo solo due volte in cui eravamo inseriti tra i favoriti: al Mondiale 2002 e all'Europeo 2004 e non si può dire che la cosa ci sia stata favorevole. Non mi faccio nessun problema a lasciare che siano gli altri a vestire i panni dei favoriti”.

Chiusura sul futuro in azzurro. Non c'è traccia di ritiro nelle parole di Buffon, l'idea è di proseguire, per stracciare pagine di storia e colorare ulteriormente il libro dei record. L'obiettivo, oggi lontano, porta in Russia, Mondiale del 2018, guanti alla mano, Buffon sogna di difendere ancora una volta la porta italiana. 

“O smetto o non mi convocano più. Non pensavo di poter essere così agile e decisivo a 38 anni, e ho voglia di continuare fino ai 40, fino al Mondiale in Russia. Sarebbe il sesto. Penso di potercela fare, sarebbe un bel record”.

Fonte Gds