La sentenza di assoluzione di ieri gli ha tolto dalle spalle un brutto pensiero che in qualche modo lo aveva accompagnato negli ultimi anni. Adesso Antonio Conte può dedicarsi anima e corpo all'Italia e all'Europeo in Francia del prossimo Giugno. Il CT azzurro ha parlato in conferenza stampa nel giorno del raduno per la prima parte del ritiro.

Idee chiare sul lavoro che si dovrà fare in questi giorni con l'Italia"Mi aspetto di costruire una squadra, una squadra con intensità, che corra... Queste sono le due soluzioni oggi a tanti inconvenienti che ci sono stati." Tanto spazio poi per commentare le sue scelte, tra presenti ed esclusi: "Nascono dal campionato, dall'esigenza di vedere da vicino alcuni giocatori. E' normale che debba fare delle scelte, magari qualcuno può non essere d'accordo... Io scelgo in maniera serena ed obiettiva avendo come scopo l'obiettivo di avere una rosa di 23 giocatori, i migliori a disposizione. E' inevitabile che chi è arrivato qui è perché li abbiamo seguiti nelle partite, ci siamo informati... Abbiamo tenuto un contatto diretto. Mi sono portato dei grossi dubbi, voglio dissiparli in virtù di quello che il mio occhio ha visto nell'ultimo periodo e delle informazioni che abbiamo. questo gruppo sarà comparato a quello successivo, io i 23 li sceglierò dopo la Scozia. Non è che chi non è qui per impegni ufficiali è sicuro di venire..."

Antonio Conte al lavoro sul campo, repubblica.it

I problemi, come assenze, non mancano, ma Conte non sembra troppo preoccupato: "Emergenza? Dovrebbe preoccupare un po' a tutti. Ci sono delle difficoltà, forse è meglio saperlo perché quando uno conosce un problema lo affronta in maniera più diretta. A me non importa come si parte, importa come si arriva. E' inevitabile che i loro infortuni (Marchisio e Verratti n.d.r.) abbiano complicato i nostri piani, avevamo trovato delle soluzioni che potevano tornarci molto utili. Scombussolano i piani, anche dal punto di vista tattico. Ripartiamo da alcune certezze, come la difesa della Juventus. Da lì poi saliremo." 

Infine Conte ci tiene a far sapere il proprio pensiero sull'assoluzione di Cremona: "Sicuramente è arrivata una buona notizia, l'assoluzione è un'ottima notizia per me. Se mi chiedete se è una vicenda con lieto fine, ho difficoltà a rispondere di sì. Non sarà mai a lieto fine, un'assoluzione non ti fa dimenticare i quattro anni passati, la perquisizione a casa alle 5 di mattina, le televisioni sotto casa... I titoli sui giornali, le trasmissioni, i giustizialisti. Sono situazioni che hanno fatto male a me e alla mia famiglia, sono situazioni indelebili che hanno tracciato un solco e resteranno indelebili nella mia vita. L'unica cosa che ho temuto è non far mai il processo, invece l'abbiamo fatto perché volevo avere un giudizio. Ho evitato scelte di comodo che mi avrebbero portato alla prescrizione...""