Non c'è due, senza tre. La speranza, quella di Unai Emery allenatore del Siviglia bi-campione in carica dell'Europa League, è quella di tornare, prepotentemente, in finale per il terzo anno di seguito per difendere il titolo conquistato contro il Dnipro nella passata stagione. Obiettivo tutt'altro che facile da raggiungere, soprattutto perché al cospetto degli andalusi ci sarà lo Shakhtar Donestk di Mircea Lucescu, avversaria di primissimo livello. Massima attenzione, quindi, per l'andata che si gioca in terra ucraina.
"Siamo felici di portare il nome del Siviglia in giro per il mondo. Loro sono una squadra abituata a vincere, per questo credo che le possibilità di vittoria siano al 50%. Sicuramente la sfida non si deciderà domani. Vedo i miei con grande voglia, sicuramente faremo il massimo per fare qualcosa di storico": queste le parole di orgoglio dell'allenatore degli spagnoli, che giocheranno domani per due risultati su tre.
Spalla dell'allenatore in conferenza stampa l'ucraino Konoplyanka, che torna in patria dopo il trasferimento estivo dal Dnipro agli iberici: "E' un piacere essere in Ucraina, domani sarà una bellissima partita. Lo Shakhtar si merita di essere qua e noi dovremo lavorare da squadra se vogliamo avere la meglio".
Oltre alle parole dell'ala ucraina, anche quelle di Iborra, colonna portante degli spagnoli, che teme gli avversari ma è ben consapevole della forza della sua squadra: "Non faremo calcoli, dovremo solo giocare a calcio. Siamo una squadra ambiziosa che vuol vincere e segnare più gol possibili. Rispettiamo lo Shakhtar, sappiamo che sono una squadra forte ma abbiamo fiducia e vogliamo arrivare in finale".