Pazzesca partita al King Power Stadium: finisce due a due tra il Leicester e West Ham, con i padroni di casa, che vanno in vantaggio all'inizio, con Vardy. Nel secondo tempo, si ribaltano le gerarchie: Vardy si fa espellere e gli Hammers rimontano in zona Cesarini, ipotecando i tre punti. Al novantacinquesimo, Ulloa evita la sconfitta con un preciso calcio di rigore, salvando il Leicester. Con quattro partite da giocare, le Foxes sono a otto punti sul Tottenham, ma gli Spurs devono ancora disputare la sfida di domani contro lo Stoke City, mentre i ragazzi di Bilic ottengono il quarto pari consecutivo, restando a tre punti dal Manchester United, in quinta piazza.
Ranieri resta fedele ai suoi fondamenti: 4-4-2, con Vardy, affiancato dal nipponico Okazaki, mentre Mahrez e Albrighton vengono schierati come esterni bassi. In cabina di regia, l'onnipresente Drinkwater, coadiuvato dal metronomo Kantè, mentre Morgan e Huth blindano l'area di Schmeichel, con Simpson e Fuchs terzini.
Bilic modifica il modulo iniziale rispetto al pari con l'Arsenal, optando per un 4-3-3, con Ogbonna e Reid centrali, sulle fasce Antonio e Cresswell, davanti a Adrian tra i pali. Kouyatè al centro della mediana, supportato dall'ex Sampdoria, Obiang e Noble, mentre Payet e Moses affiancano Emenike, terminale offensivo.
Pronti, partenza e via: il West Ham fa tremare i presenti al King Power Stadium, con un clamoroso doppio palo di Kouyatè, Schmeichel abilissimo nel deviare il suo colpo di testa, destinandolo al palo. Il Leicester ringrazia e inizia ad attaccare con il piglio giusto, con Huth e Drinkwater pericolosi dalle parti di Adrian. Al diciottesimo minuto, si sblocca il risultato: Kantè conduce il contropiede e allarga su Vardy a sinistra, la punta inglese insacca sul palo esterno e porta il Leicester in vantaggio. Forti del gol di Vardy, i padroni di casa abbassano il baricentro, contenendo le scorribande degli Hammers, che cercano il gol per riaprire i conti, il giro palla degli ospiti è velleitario e la truppa di Ranieri resiste fino allo scadere dei quarantacinque minuti, andando in spogliatoio sull'uno a zero.
Al ritorno in campo, gli ospiti riprendono a macinare gioco, cercando il varco giusto per colpire il Leicester, con Carroll pericolosissimo di testa. Al cinquantacinquesimo, Vardy combina la frittata: prima si divora un gol, mancando l'appoggio a rete a due passi dalla porta sguarnita, ben innescato da Okazaki, poi si fa espellere per una doppia ammonizione, per una simulazione in area, lasciando in dieci i ragazzi di Ranieri. Con l'espulsione di Vardy, il Leicester sta subendo un vero e proprio assedio dagli Hammers, perennemente presenti dalle parti di Schmeichel: Reid va vicino al pari con un tocco di tacco, con la palla che si spegne sul fondo, mentre Payet spara altissimo una buona punizione dai venticinque metri, con poco più di dieci minuti da giocare. All'ottantatreesimo minuto, l'assedio ospite porta i frutti sperati: sugli sviluppi di un corner, Morgan trattiene Reid ed è rigore per gli Hammers. Carrol dal dischetto spiazza completamente il numero uno dei padroni di casa, ristabilendo la situazione di parità. Gli ultimi minuti sono pura follia: all'86, Cresswell firma un eurogoal da fuori area, completando la rimonta degli Hammers. Proprio quando gli ospiti vedono i tre punti avvicinarsi, Schlupp entra in area e viene fermato fallosamente da Carroll, Moss indica il dischetto, è rigore. Ulloa, al novantacinquesimo, infila Adrian e il King Power Stadium va in visibilio. Finisce due a due, al termine di una partita pazza, il Leicester è a +8 temporaneo sul Tottenham, che giocherò domani contro lo Stoke City.