Manchester United - Aston Villa 1-0, ore 16.00, Old Trafford.
Arbitro: Anthony Taylor.
Ammoniti: Richardson (A).
Marcatori: Rashford 32' (M).
Torna a vincere il Manchester United di Van Gaal e di Rashford. Nel giorno del rientro in campo di Wayne Rooney, è proprio il giovanissimo talento 18enne a regalare tre punti preziosi ai Red Devils, di nuovo in corsa per il quarto posto che vale l'accesso ai preliminari di Champions League. Resa definitiva per l'Aston Villa che con l'ennesimo ko di questa stagione abbandona la Premier League e retrocede in Championship.
Nel Manchester United fresco di passaggio del turno in FA Cup, torna dal 1' minuto capitan Rooney. A far spazio a 'Wazza' è Martial al quale viene concesso un turno di riposo. In avanti, l'unica punta è ancora Rashford, reduce da un gol bellissimo a Boylen Ground.
Nell'Aston Villa ormai prossimo alla retrocessione in Championship, Eric Blak sceglie un 4-5-1 molto coperto a centrocampo e sugli esterni. In avanti, l'unico riferimento offensivo è Jordan Ayew.
Manchester United: (4-2-3-1): De Gea; Valencia, Smalling, Blind, Rojo; Schneiderlin, Fellaini; Mata (Fosu-Mensah 90'), Rooney (Lingard 67'), Memphis; Rashford (Martial 76'). All. Louis Van Gaal.
Aston Villa: (4-5-1): Guzan; Hutton, Clark, Lescott, Cissokho; Westwood, Gana, Bacuna, Sinclair, Richardson (Gestede 82'); Ayew. All. Eric Blak.
Dopo la caduta di White Hart Lane e la risalita di Upton Park, il Manchester United prova a partire aggressivo per mettere subito alle corde i Villans. Dopo una prima chance per Jordan Ayew infatti, la pressione dello United inizia a farsi sentire, con gli uomini di Van Gaal, spesso pericolosi da situazione di palla inattiva. Sono infatti i tanti corner Red Devils a creare i primi fastidi alla difesa dei Villans, perdonata in diverse occasioni, prima da Depay, poi da Fellaini, ed infine da Mata.
Al minuto 32' però, lo scricchiolante castello difensivo dell'Aston Villa, cade ai piedi di un 18enne terribile: Marcus Rashford. Il giovane inglese si fa trovare pronto a colpire sull'assist al bacio di Valencia, a sua volta servito da un lancio meraviglioso di Rooney. Guzan intercetta, ma non evita il settimo gol in stagione del giovane talento Red Devils. In avvio di ripresa, lo United continua ad attaccare alla ricerca del gol sicurezza; la difesa dell'Aston Villa resta in sofferenza, ma le conclusioni di marca Red Devils, seppur pericolose non impegnano mai Guzan. Nel finale, Old Trafford regala una doppia standong ovation, prima a Rooney, poi a Rashford. Anche i Villans provano a giocarsi i cambi con l'ingresso di Gestede che scuote subito il legno. Alla fine però non c'è più tempo e il risultato non cambia: lo United vince grazie al 18enne dei miracoli; l'Aston Villa è ufficialmente retrocesso in Championship.
Newcastle - Swansea 3-0, ore 16.00, St. James Park.
Arbitro: Lee Mason.
Ammoniti: Mbemba, Anita (N), Fer (S).
Marcatori: Lascelles 40', Sissoko 82', Townsend 89' (N).
Torna a ruggire il Newcastle di Rafa Benitez. Il tecnico spagnolo centra un successo vitale al St. James Park contro lo Swnasea di Guidolin. Match senza storia a St. James, con i padroni di casa che hanno dominato nei 90' minuti sia per mole di gioco, sia per occasioni da rete. I gol sono arrivati con Lascelles, Sissoko e Townsend. Ora, l MgPies tornano a sperare, mentre lo Swansea è già salvo.
Match delicatissimo per il Newcastle di Benitez che scende in campo con il solito 4-2-3-1. Dopo la bella prova di sabato scorso, viene confermato Townsend, mentre Cissé scalza Mitrovic al comando dell'attacco MgPies.
Situazione più tranquilla in casa Swansea City, con Guidolin che vuole blindare la salvezza già dal match di oggi. Nel 4-4-2 dell'italiano, c'è spazio anche per un altro azzurro come Alberto Paloschi, schierato nel duo d'attacco insieme ad André Ayew.
Newcastle: (4-2-3-1): Darlow; Anita, Lascelles, Mbemba, Dummett; Tiote (Shelvey 66'), Colback, Townsend, Wijnaldum (A.Perez 73'), Sissoko; Cisse (Mitrovic 80'). All. Rafa Benitez.
Swansea: (4-4-2): Fabianski; Rangel, Fernandez, Williams, Taylor; Fer (Barrow 57'), Cork, Sigurdsson, Montero; Ayew (Gomis 71'), Paloschi (Routledge 84'). All. Francesco Guidolin.
Al St. James Park, il Newcastle di Benitez scatta dai blocchi di partenza con grande ferocia ed aggressività. I MgPies procudono subito alcune chance per passare in vantaggio costringendo lo Swansea a compiere una partita prettamente difensiva. Dopo le occasioni iniziali, anche nella fase cnetrale di tempo, sono i padroni di casa a spingere sull'acceleratore, prima con Colback, poi con lo scatenato Townsend. Alla fine però, il gol arriva da chi meno ti aspetti: Townsend disegna la parabola da calcio d'angolo, e Jamaal Lascelles, lasciato colpevolmente solo dalla difesa gallese, non ha problemi a depositare in rete l'1-0.
In avvio di ripresa in match si fa più combattuto con lo Swansea che inizia a controbattere le azioni dei padroni di casa; Rangel e Paloschi non centrano la porta, mentre le conclusioni di Williams e André Ayew vengono bloccate da Darlow. Si resta sul risultato di 1-0 fino all'ultimo quarto di gara quando il Newcastle legittima la superiotà e le occasioni avute in tutto l'arco del match. L'ingresso di Mitrovic da la scossa all'attacco dei pardoni di casa che, dagli spunti del serbo trovano prima il gol del 2-0 firmato da Sissoko. Poi, il gol del definitivo 3-0 con l'ennesimo cioccolatino firmato Townsend. Il Newcastle ritrova la speranza salvezza. Lo Swansea, sembra già lontano con la mente.
West Bromwich Albion - Watford 0-1, ore 16.00, The Hawthorns.
Arbitro: Micheal Oliver
Ammoniti: Britos, Gomes, Deeney (W).
Marcatori: Watson 27' (W).
Match pieno di colpi di scena ed emozioni quello di Hawthorns tra West Bromwich Albion e Watford. Alla fine, l'hanno spuntata gli ospoti, in fesa grazie al gol di Watson al 27' del primo tempo. Il vero protagonista del match però, è stato senza dubbio Gomes, il portiere dei gialloneri, capace di neutralizzare ben due calci di rigore a Berahino.
Stesso discorso anche per il West Brom di Pulis, a caccia della salvezza aritmetica già nel match di oggi. I padroni di casa, si schierano con il 4-3-3 comandato dal tridente muscoli e fantasia, con Sessegnon, Rondon e Berahino.
Anche il Watford di Flores è a caccia di una salvezza anticipata. Per questo, la squadra dei Pozzo scende in campo con il 4-4-2 caratterizzato dalla presenza di Jurado a centrocampo, e dal duo d'attacco formato da Ighalo e Deeney.
West Bromwich Albion: (4-3-3): Foster; Chester (McManaman 68'), Dawson, Evans, McAuley; McClean, Yacob (Gardner 75'), Fletcher; Sessegnon, Rondon (Anichebe 68'), Berahino. All. Tony Pulis.
Watford: (4-4-2): Gomes; Nyom, Britos, Prödl, Ake; Guedioura (Mario Suarez 66'), Capoue, Watson, Jurado (Behrami 91'); Deeney, Ighalo. All. Sanchez Flores.
Al The Hawthorns, in un match tra squadre quasi salve aritmeticamente, nella prima mezz'ora regna l'equilibrio con entrambe le compagini attente a difendre il risultato di parità. A spezzare l'inerzia però, ci pensa il Watford, a segno proprio nel momento di maggior difficoltà: a sbloccare il match è Watson, abile nel trovare il pertugio giusto sul corner battuto in modo efficace da Guedioura. Il vantaggio ospite, da la carica al West Brom di Pulis, pericolosissimo nella parte conclusiva del primo tempo, prima con Berahino, poi con Sessegnon. In avvio di ripresa, il West Brom continua a spingere in avanti, fino al minuto 67' quando Gomes stende Berahino in area di rigore. Il penalty battuto dallo stesso inglese però, trova la grande risposta del brasiliano che a 3 minuti dalla fine si ripete, bloccando il secondo rigore di giornata allo stesso Berahino. La sfortuna e Gomes impongono la sconfitta interna al West Brom che può comunque sorridere per i 40 punti già raggiunti. 40, ora sono anche i punti di un Watford ormai al sicuro.