Era il match più affascinante della trentatreesima giornata di Premier League, e l'ultimo derby a disputarsi a Upton Park non ha tradito le attese. Tra West Ham e Arsenal finisce infatti 3-3, con i Gunners avanti 2-0 (reti di Ozil e Sanchez) fino agli ultimi minuti del primo tempo, poi ribaltati da una tripletta di Andy Carroll, e infine capaci di trarre almeno un punto grazie a un gol di Koscielny da una giornata che sembrava volgere al peggio. Gli uomini di Wenger dovranno fare mea culpa per aver rimesso in partita i rivali quando il match era tutto dalla loro parte, mentre gli Hammers ringraziano un Carroll devastante in area di rigore. Con questo risultato l'Arsenal rimane terzo in classifica a 59 punti, mentre il West Ham è sesto a quota 52.
Per l'ultima gita a Boylen Gronund Arsene Wenger ripropone lo stesso undici che ha vinto le ultime due partite di campionato. Gabriel è dunque confermato al fianco di Koscielny, Elneny e Coquelin formano la diga di centrocampo, Sanchez, Ozil e Iwobi si schierano dietro Welbeck. Slaven Bilic risponde invece con un cervellotico 3-4-2-1, che prevede Tomkins, Reid e Ogbonna in difesa, Antonio e Cresswell sugli esterni, Noble e Kouyatè in mediana, Payet e Lanzini a supportare Carroll. In avvio i padroni di casa sfondano due volte sull'out di sinistra, con Cresswell che arriva facilmente al cross: in entrambi i casi è l'argentino Lanzini a chiudere l'azione, prima sfiorando il palo, poi insaccando di testa alle spalle di Ospina. Il suo gol regolare (c'è Bellerin a tenerlo in gioco) è però annullato dall'assistente dell'arbitro Pawson, e pochi minuti dopo - siamo al 17' - l'Arsenal passa in vantaggio con Ozil, ben servito da Iwobi dopo una percussione centrale di Koscielny. Il tedesco piazza di sinistro un pallone all'angolino, con Adriàn incolpevole. Il vantaggio tranquillizza i Gunners, che fanno girare bene il pallone da destra e sinistra, hanno un'altra occasione con Sanchez, che però calcia debolmente da fuori area, e gestiscono le sfuriate del West Ham, alimentate da uno strepitoso Payet. Una successiva ingenuità difensiva di Tomkins consente ad Alexis Sanchez di raddoppiare (38' minuto), ancora su assist di Iwobi, per un gol molto simile a quello di Ozil. Quando le due squadre sembrano avviarsi negli spogliatoi sul punteggio di 0-2, ecco le due fiammate di Andy Carroll: l'attaccante inglese incorna di testa al 44' su cross di Cresswell, poi segna in semirovesciata sugli sviluppi di un calcio d'angolo per il delirio dei suoi tifosi. In mezzo, un'occasione per Nacho Monreal, che impegna Adriàn di sinistro.
Dopo l'intervallo l'Arsenal torna in campo ancora sotto choc per la rimonta subita. Payet segna a gioco fermo per fallo di Carroll su Koscielny, con Emenike subentrato a Tomkins e il West Ham tornato a un più razionale 4-4-2. Pochi minuti più tardi, Antonio si beve Monreal sulla destra, crossa in mezzo dove sbuca il testone del solito Carroll che, anche grazie a una deviazione di Gabriel, fa 3-2 per i padroni di casa. I Gunners sono alle corde, travolti dall'uragano Carroll e dalle accelerazioni di Payet. Wenger si gioca il tutto per tutto inserendo Ramsey per Coquelin e Giroud per Elneny. La mossa dà i suoi frutti perchè dopo venti minuti di sbandamento prolungato l'Arsenal torna a farsi pericoloso, prima con Monreal (salvataggio sulla linea di Lanzini) e poi proprio con il neo entrato gallese. Al 70', sugli sviluppi di un corner, la palla arriva a centro area a Koscielny, che da bomber consumato fulmina Adriàn per il 3-3. Ma le emozioni non sono finite, con le due squadre che si allungano alla ricerca del risultato pieno. Payet semina il panico nella difesa dei Gunners, costringendo Ospina a un paio di parate difficili, mentre dall'altra parte prima Sanchez, poi il subentrato Walcott (fuori uno spento Welbeck) non riescono a calciare verso la porta da posizione favorevole. Finisce con gli ospiti in forcing alla ricerca di un quarto gol che però non arriva, e con Wenger disperato davanti alla sua panchina. L'Arsenal spreca così una buona occasione per accorciare su Leicester e Tottenham, in attesa dei risultati delle due squadre di Manchester.